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giovedì 30 giugno 2016

Calo di turismo a Lucca. Barsanti (Sovranità): notevoli le responsabilità delle amministrazioni e della politica.

Lucca, 29 giugno – A Lucca si è registrato quest'anno un calo consistente delle presenze turistiche, tanto da far classificare questa stagione come una delle peggiori. Secondo Fabio Barsanti, di Sovranità, vi sono responsabilità politiche e amministrative dietro questo disastro.

“Il calo drastico del turismo nella nostra città, ad eccezione di quello 'mordi e fuggi' – dichiara Barsanti – è un dato preoccupante per il prestigio, per l'economia e per l'occupazione del territorio. Sono dati che, tuttavia, non sorprendono, perchè la risposta e la visione di insieme delle nostre amministrazioni non sono mai state all'altezza di una gestione efficiente del fenomeno. La vicenda di Itinera, la chiusura per molto tempo dell'ufficio accoglienza di Porta San donato e la totale mancanza di programmazione e coordinamento tra le realtà locali non ne sono che la dimostrazione.”
“A Lucca scontiamo la mancata valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e storico – continua la nota – che spetterebbe alle amministrazioni. L'offerta culturale è scarsa perchè non promossa, e quella che c'è non è sufficientemente valorizzata, tranne poche eccezioni; i Comuni della provincia non sono coordinati adeguatamente, e il modo più semplice per trattenere i turisti e farli pernottare qua non può che essere quello di dotare l'accoglienza turistica di un sistema organico ed efficiente che guidi gli ospiti nell'immenso patrimonio che abbiamo a Lucca e nella Piana, senza scomodare tra l'altro Mediavalle e Versilia.”
“Se a tutto questo aggiungiamo il caos delle strutture ricettive 'fai da te' in quanto non regolate – conclude Fabio Barsanti – e le conseguenze disastrose dell'immigrazione incontrollata come il diffondersi della meningite, il calo della sicurezza e il degrado del centro storico, capiamo come per risollevare il turismo a Lucca servano volontà, visione politico-strategica e creatività, evidentemente assenti. Una classe dirigente che lascia in semi-abbandono un gioiello come l'acquedotto del Nottolini, che tiene aperto poche ore al giorno il museo su Barsanti e Matteucci e che crea il coprifuoco serale nel centro storico, solo per fare alcuni esempi, è una classe dirigente inadeguata a risollevare le sorti turistiche della città.”

 Fabio Barsanti Coordinatore Regionale di Sovranità

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