Lucca, 23 giugno – La fresca nomina
nel Cda di Geal di Alessandro Carfì, amministratore delegato
dimissionario di Publicque dopo la voragine nel Lungarno Torrigiani,
fa discutere non poco. E' Fabio Barsanti di Sovranità il primo a
chiedere chiarimenti a Comune e Geal.
“La nomina di Carfì come semplice
consigliere nel Cda Geal – dichiara Barsanti – non ci è molto
chiara. Non per le modalità, legittime in quanto proveniente dalla
componente privata di Geal (nella fattispecie da Crea, di proprietà
di Acea, il grosso gruppo romano con partecipazioni anche in
Publiacqua), bensì per lo scopo e il senso. A cosa punta Acea?
Quali sono i suoi obiettivi? Sta forse mettendo gli occhi sull'acqua
lucchese, per metterci un domani direttamente le mani?”
“Al di là del brutto messaggio
dato da un colosso dell'acqua come Acea – continua la nota – che
ricicla un amministratore indicato come principale responsabile della
falla di gestione fiorentina che ha causato la vergogna della
voragine sui lungarni, non capiamo la necessità di inserire, come
semplice consigliere, quindi senza incarichi direttivi o
deleghe, l'ex amministratore delegato di Publiacqua. Ci chiediamo: vi è qualcosa dietro?”
“Crediamo
che Tambellini, in veste di
Sindaco, e Sensi, rinominato alla guida di Geal – conclude Fabio
Barsanti – debbano fornire delle spiegazioni ai lucchesi. Se anche
loro non fossero al corrente di quelle che sono le motivazioni che
hanno spinto Acea a piazzare nella nostra città Carfì, tuttavia
riteniamo che loro compito sia quello di informarsi quanto prima con i
mezzi a disposizione,
e tranquillizzare i cittadini circa le sorti della loro acqua, visto
che i precedenti di questa amministrazione su gas e trasporto
pubblico non rappresentano certo una garanzia di tutela ed
indipendenza del patrimonio pubblico lucchese.”
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