Sinceramente
a questo punto non so più cosa dire,il Partito Democratico ha
incasinato l'impensabile con le fusioni in in montagna .Prendere una
buona idea e renderla antidemocratica,facendo cascare le braccia
anche a chi(onestamente)la appoggiava non era facile ma ce l'hanno
fatta!
Allora
in questi ultimi giornate ci sono stati il consiglio comunale
all'Abetone,richiesto dalla minoranza per far sì che si rispettasse
l'esito referendario e la prima assemblea organizzata dal PD...
Pardon dai comuni,ma invitando solo esponenti del PD sulla fusione
San Marcello-Piteglio.
Ma
andiamo con ordine,giovedì 4
all'Abetone, hanno discusso non di un caso locale, ma di uno che a
breve potrebbe coinvolgere
molti altri casi similari ovunque.
Era
pertanto un caso dove si concentravano non solo le nostre ma le
aspettative di tanti altri. Basta vedere quanti sono gli scritti e i
comunicati di sindaci di tutte le regioni Italiane. Il caso fusione
Abetone Cutigliano è andato ben oltre i confini della Toscana.
Questi poveri "pellegrini e incapaci" dell'opposizione
dell'Abetone e chi l'ha guidati e consigliati dal piano, non credo
abbiano avuto la consapevolezza del sostegno che hanno ricevuto
ovunque.Quello
più forte e significativo, il comunicato congiunto di ANPCI con
l'Associazione Comuni Dimenticati. Tutti si aspettavano,
non tanto la rissa paventata dal”presidente
della Luna”Baldi
ma una presa di posizione ferma e intransigente da parte
dell'opposizione.
Questo
soprattutto
dopo le innumerevoli
dichiarazioni della
minoranza
che coinvolgevano
il sindaco
Danti
rappresentandolo
come uno che è disponibile a rimangiarsi tutto nel suo esclusivo
interesse,di avere i soldi dalla Regione per le sue attività e
che
lo rendono oltretutto in
un
forte conflitto di interessi.
L'opposizione
avrebbe dovuto chiedere le dimissioni del Danti, per creare un po di
caos, loro stessi dimettersi, ma
in ogni caso mai
votare insieme alla maggioranza un documento nel quale si da mandato
al sindaco di prendere delle iniziative - che non ha nessun interesse
a prendere perchè se voleva e gli
interessava
l'avrebbe già prese, poi... con quale risultato se la legge
regionale parla che il referendum è solo consultivo e non
impegnativo per la regione che ha l'ultima parola.
Adesso
parlano di ricorso al Tar del Lazio per tentare la non
costituzionalità della legge regionale, tutte palle, prima che
arrivi la sentenza, passano anni tra TAR e Consiglio di stato. Tutto
questo ha il sapore di un grande inicucio e di presa in giro dei
cittadini di Abetone, studiato e concordato tra la maggioranza e la
minoranza
nei giorni precedenti. Credo che si sia perso una grande occasione
per un confronto duro con
conseguente
votazione.
Il
risultato finale che all'Abetone hanno non solo una maggioranza,ma
anche
una opposizione che tradisce i cittadini senza se e senza ma.
E
se all'Abetone si è ormai consumato il delitto perfetto,tale solo
perché chi dovrebbe vigilare,guarda dall'altra parte in nome di
interessi personali,a San Marcello e Piteglio,ancora si ha da
operare.
Stamani
c'è stata la prima assemblea pubblica sulla fusione San
Marcello-Piteglio.Si sarebbe partiti bene visto che le
amministrazioni pubbliche avevano invitato solo consiglieri regionali
e parlamentari PD,l'unico ad arrivare puntuale è stato il
consigliere regionale Gabriele Bianchi del M5S invitato dal meetup
locale e se”chi ben comincia è a metà dell'opera”,il comune
unico del PD è già disgraziato in partenza...
Un
assemblea auto-celebrativa del PD,che dimostra che siamo già in
campagna elettorale,non a caso c'erano tutti i”big”del
partito.Persino l'altissimo Adamo Bugelli era presente di persona.
Penso
che i commenti di tutti i rappresentati del PD a partire dai
Sindaci,passando per i consiglieri regionali e finendo con i
parlamentari,siano stati imbarazzanti.
Visto
che il filmato sarà online quanto prima,non entrerò nei
dettagli,anche se il”presidente della Luna”Massimo Baldi penso
abbia raggiunto il suo top(negativo)in un discorso,evidentemente non
improvvisato,ma scritto,visto che stava leggendo e se quando ci pensa
sulle cose partorisce performance come quella vista,è bene che
improvvisi.
É
venuto fuori che la votazione del referendum San Marcello-Abetone
sarà valutata col metodo”cutiglionese”.Infatti secondo la
nuova”favola”inventata dal PD,dopo che due consigli comunali
hanno votato per fondersi,da quel momento i due comuni sono”corpo
unico”(?????)e quindi quando si và a vedere l'esito del
referendum,se non ha vinto il sì in entrambi i comuni,si tiene conto
del voto della maggioranza qualificata,ovvero superiore ai 2/3 dei
voti totali.A questo regolamento che di fatto toglie
l'autodeterminazione ai comuni,probabilmente manca ancora qualche
regola,che dovrebbe comunque trasformare il NO in Sì in ogni
caso.Anche perché all'indomani del referendum saranno i consigli
comunali a dover determinarne il senso e qui può succedere di tutto
quando il partito comanda.
Il
moto era di polemizzare poco sul metodo,ma concentrarsi sul portare a
casa il sì in entrambi i comuni in modo che il risultato fosse
inappellabile.Sinceramente ritengo che l'unica fusione utile per
TUTTA la montagna sia quella a 4,penso che voterò quella a 2 San
Marcello-Piteglio più per solidarietà verso Piteglio,comune
abbandonato
dagli altri comuni
e dalla politica che li guida, probabilmente perché considerato non
abbastanza “dotato”.Però
con tutto quello che è successo non so con che faccia dire alla
gente di votare,quando se gli inciuci che si sono consumati nel caso
di Abetone-Cutigliano,si consumeranno anche in questa votazione,il
loro voto non conterà nulla.
Dissacrare
uno strumento di democrazia come il
referendum,strumentalizzandolo,senza contare quello che ci costerà,è
un atto delinquenziale.Oltretutto sentirmi dire che fare la fusione”a
qualsiasi costo”perchè è un bene per la montagna,come ho sentito
oggi da alcune persone,di cui molte di esse si sciacquano la
bocca,con la parola democrazia mi ha fatto decisamente schifo.
Complimenti
al PD,primo per aver fatto diventare la montagna un caso nazionale
negativo,e poi per aver complicato e sporcato una cosa su cui una
volta tanto si poteva essere d'accordo.
Distinti
Saluti
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