SIAMO IN RITARDO
Sempre
più spesso si assiste al “discutibilissimo” comportamento dei
servizi sociali, quello di allontanare i figli dai propri genitori
perché indigenti e non capaci di far fronte alle esigenze dei propri
figli. Come se questa situazione catastrofica fosse voluta da un
qualsiasi cittadino.
Chi
gestisce queste situazioni sono spesso donne sole, che non hanno
figli e forse mai sapranno cosa vuol dire essere mamma, altrimenti il
loro discutibile comportamento sarebbe più oculato.
Vedo
che ci sono agenzie di traffico di esseri umani ovvero, aiutano a chi
lo desidera ad adottare un figlio di un altro paese.
Anche
in Italia ci sono bambini orfani ed ansiosi di trovare una famiglia
ma, queste strutture si guardano bene a farli adottare, mancherebbe
loro la fonte di guadagno.
Non
si capisce perché agli immigrati, vengono dati loro circa 40/50 euro
al giorno circa 40x30=1200 euro al mese.
E
gli italiani? Dimenticati volutamente. Anche gli italiani che ormai
hanno perso lavoro e presto saranno sfrattati per l'impossibilità di
pagare un affitto, e in questo caso scatterà la trappola dei servizi
sociali.
Ecco
che ad eliminare queste crudeltà ci prova il M5S, arriva
dove per decenni nessun partito politico è arrivato a colmare
un'ingiustizia sociale.
Arriva
il REDDITO DI CITTADINANZA. Parte tutto da Livorno, il sindaco
Filippo Nogarin, si cimenta dove altri hanno avuto paura di
affacciarsi o paura di aver meno risorse economiche a disposizione, o
incapacità?
Eppure
il M5S ha solo adottato una direttiva della comunità europea,
che avevano pensato già nel lontano 1992 ad un reddito per dare dignità a chi
avesse perso il proprio lavoro.
Tutti
o quasi i paesi europei hanno fatta loro questa disposizione sono
solo tre le nazioni che non hanno adottato questa direttiva. Tra cui l'ITALIA . (Siamo
solo in tre tre somari e tre briganti solo in tre).
Il
grande Modugno aveva intuito da tempo chi avremmo avuto.
Il
reddito di cittadinanza così com'è strutturato oggi in via
sperimentale, guarda al sostegno sociale. L'esperimento
costerà 300mila euro ma è senz'altro una novità assoluta nel
panorama italiano: Livorno parte. Cioè un assegno per i nuclei
famigliari senza lavoro.
Non una cifra astronomica, ma un contributo comunale:
500 euro che
verranno consegnati in base ai parametri ISEE alle persone con più
di 35 anni che hanno perso l'occupazione. Rientrano nei parametri
coloro che nell'anno precedete alla richiesta, abbiano avuto un
introito da 0 a 5630 euro.Non esistono regalie, chi accede al reddito di cittadinanza locale deve fornire immediata disponibilità al lavoro; rendersi disponibile a svolgere lavori socialmente utili indicati dal Comune per almeno 4 ore settimanali; partecipare a progetti eventualmente gestiti dai comuni e utili alla collettività, da svolgere a Livorno o nei comuni più vicini che ne facciano richiesta, per non più di 8 ore settimanali. E' possibile rifiutarsi dall'accettare un lavoro per due volte, alla terza si perde sia il lavoro sia il reddito.
La partecipazione ai progetti è facoltativa per i disabili. Chi beneficia del reddito di cittadinanza locale deve garantire la frequenza della scuola dell’obbligo dei figli, qualora li abbia. Ovviamente, deve comunicare qualsiasi variazione della situazione reddituale, patrimoniale, lavorativa, familiare che comporti la perdita del diritto Il reddito di cittadinanza locale può essere revocato qualora il beneficiario non accetti una proposta di lavoro, di LSU o LPU. Se dovessero venir meno i requisiti grazie ai quali è stato ammesso al provvedimento. Se ha falsificato le carte per accedere al reddito di cittadinanza o per ottenere una migliore posizione in graduatoria e in ogni caso abbia rilasciato dichiarazioni mendaci e se svolge lavoro in nero (in tutti questi casi è tenuto a rimborsare quanto percepito).
Chiaramente come tutti i progetti iniziali potrà essere migliorato ed integrato. Aggiungerei che il redditi potrà essere richiesto da chi è residente da almeno tre anni nel comune, onde evitare spostamenti da altri comuni minori che ancora non abbiano adottato il reddito di cittadinanza.
Questo sarebbe facilmente sormontabile se dette azioni fossero intraprese su tutto il territorio nazionale.
Dubbio legittimo è da dove possono essere recepite le risorse. Diverse scuole di pensiero si sono affacciate, abbiamo già detto che è tutto in via sperimentale e tutti possono offrire il loro contributo alla risoluzione, basta la volontà e la caparbietà.
In ogni comune si potrebbe istituire un fondo aperto di solidarietà,; un fondo sociale legato al fondo del 5%°; istituire un fondo di solidarietà delle fondazioni,ed aiuti dei lavoratori anche con un euro a busta paga, entrerebbero nel fondo circa 20.000/100.000 euro, dipende dall'entità lavorativa di ogni comune. Come si può vedere c'è bisogno di volontà politica e certi scogli saranno facilmente sormontabili.
Cosa aspettiamo?..............forse dobbiamo prima sostituire la classe politica.
Fonti:
http://www.bin-italia.org/
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