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giovedì 6 aprile 2017

CASO BIBERON TRATTATI CON GAS CANCEROGENO, QUALI SI USANO NEGLI OSPEDALI DI LUCCA E PROVINCIA? PARDINI CHIEDE CHIARIMENTI:




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Gas cancerogeno sui biberon dell'ospedale, Fratelli d'Italia: «In Provincia di Lucca quali si usano?»

«A seguito del servizio di Report in merito all'utilizzo biberon sterilizzati con ossido di etilene, sostanza cancerogena la cui pericolosità è stata evidenziata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, Fratelli d'Italia chiede di sapere se negli ospedali della Provincia di Lucca siano utilizzati questi dispositivi medici e, in caso di risposta affermativa, di sospenderne immediatamente l'utilizzo a scopo precauzionale individuando dispositivi similari non sterilizzati con ossido di etilene».

«Il nostro consigliere regionale Giovanni Donzelli ha protocollato giusto ieri un'interrogazione in Consiglio Regionale in merito alla vicenda e all'uso di contenitori monouso e tettarelle sterilizzati con ossido di etilene negli ospedali toscani, e oggi ci è stato segnalato un presunto utilizzo di dispositivi medici simili anche nei nostri ospedali».
«Oltre un anno fa ricordiamo, la direzione prevenzione sanitaria del ministero della Salute aveva raccomandato di non utilizzarli se non in casi particolari e limitati (prematuri e terapia intensiva), ma alle Asl italiane sembra non essere arrivata tale comunicazione e nel frattempo sono stati aggiudicati appalti: ben sette milioni sarebbero i biberon e le tettarelle trattati con l'ossido di etilene utilizzati negli ospedali italiani; anche se in Europa già dal 2007 è vietato sterilizzare con questo gas i contenitori ad uso alimentare in Italia vengono fatti passare come dispositivi medici aggirando così la norma. A questo va aggiunto che mancano disposizioni nazionali più precise a differenza, per esempio, della Francia».


PUNTATA DI REPORT:

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