Fusioni di buchi neri che emettono onde gravitazionali. Un processo assai complesso che solo i più potenti supercomputer sono in grado di ricostruire. Ma forse c'è una via per semplificare, e di molto, i calcoli che descrivono questo poderoso fenomeno. La proposta arriva da uno studio condotto da Marina Martínez e Roberto Emparan dell'Università di Barcellona, che hanno affrontato in un articolo pubblicato su Classical and Quantum Gravity il caso di fusione tra un buco nero massiccio con uno di massa assai più piccola. In particolare gli scienziati si sono concentrati su ciò che accade durante il processo ai rispettivi orizzonti degli eventi, le regioni di spazio attorno ai buchi neri entro le quali nessun evento che accade può influenzare un osservatore esterno.
Durante il processo di fusione, anche gli orizzonti degli eventi dei singoli buchi neri vengono a fondersi. Le equazioni utilizzate dai ricercatori per risolvere questo problema sono ovviamente quelle mutuate dalla relativ... (
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