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venerdì 24 luglio 2015

MANIFESTAZIONE SOVRANITA' LUCCA di Alessandro Benvenuti. (clicca qui).

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Giovedì 23 luglio alle ore 21.30 in Piazza S.Frediano a Lucca, si è tenuta una manifestazione organizzata da "Sovranità Lucca" concretizzatasi in un presidio informativo durato circa 2 ore sul tema delle Politiche sull'Immigrazione.

Non sono stati registrati disordini, bensì il tutto si è svolto in maniera corretta e molto partecipata, tant'è che al Presidio sono intervenute circa 200 persone armate di striscioni e bandiere.

Lo Slogan "Prima gli Italiani" è di per sé esplicativo.

Ma come affermato dallo stesso Fabio Barsanti – coordinatore di "Sovranità Lucca" - non si tratta affatto di razzismo, bensì di buonsenso e giustizia sociale.

Alla base di tutto ci sono dati allarmanti:

a) 4 milioni di italiani vivono sotto la soglia di povertà (ben 4 milioni!!!)

b) 8 milioni di italiani vivono in condizioni di povertà relativa

c) da anni imperversa una crisi economica che ha fatto crollare verticalmente i posti di lavoro, portando la disoccupazione a livelli mai raggiunti dal dopoguerra

d) il 43% dei giovani è senza lavoro e sono costretti a migrare per andare a fare i lavapiatti o i camerieri in varie parti del mondo (anche i laureati) e al contempo rigare dritto (In Australia, in Inghilterra o altrove non se lo sogna nessuno di fare come fanno i "nostri" immigrati, a cui non basta quello che viene elargito loro, pretendono pure wireless, tv in camera, solo certi alimenti perché altri non li digeriscono, 1500 € al mese e altre amenità….se lo facessero i nostri ragazzi sarebbero sicuramente oggetto di ben altri trattamenti da parte delle autorità locali).

In un contesto del genere non è possibile proseguire sulla strada dell'Accoglienza, e ricordo – prosege Barsanti - che il popolo italiano non ha mai risposto "assente" in passato quando chiamato ad aiutare persone in difficoltà, ma adesso i flussi immigratori hanno raggiunto un livello tale da non poter essere più né tecnicamente nè socialmente assorbito.

Ed è normale che si registrino situazioni di forte tensione sociale, destinate a crescere esponenzialmente sia per la quantità di immigrati che entrano nel nostro Paese unitamente alla discriminazione nel trattamento mediante assegnazione di benefit e privilegi prevaricando gli italiani che ne avrebbero parimenti bisogno; il tutto in nome dell'aiuto e l'accoglienza che si deve dare ai cosiddetti "profughi di guerra"; anche se poi moltissimi di questi provengono da Paesi in cui la guerra non c'è, semplicemente condizioni di vita molto difficili...ma allora perché calssificarli profughi? Forse forse per attingere a quella parte della nostra normativa che consente di creare flussi di denaro pubblico onde svilupparci un business sopra?  Chissà?...

Non si può proseguire – continua Barsanti – nel privilegiare queste persone mediante l'assegnazione di case popolari (più privilegi di vario tipo) andando in barba alle liste d'attesa, fornire loro vitto e alloggio – anche presso agriturismi e altre strutture ricettive - più 2,50€ di "pocket money" al giorno ….e i 12 milioni di italiani che sono in difficoltà? Niente?

Quindi ripete Barsanti, non si tratta nella maniera pià assoluta di razzismo, bensì di Giustizia Sociale e buon senso e dissentiamo da questa gestione delle politiche abitative, dei servizi e del sociale a cui viene negata la precedenza agli italiani, per amore della nostra città e per il futuro dei nostri figli.

Se si prosegue su questa via, il governo e le istituzioni si rendono responsabili di aver creato le condizioni di un disordine sociale che diventerà sempre crescente e trasversale nel Paese, come ne sono esempio i recenti fatti di Roma e Treviso, il tutto condito da un degrado progressivo delle condizioni di Pubblica Sicurezza.

Ma il fenomeno è sotto accusa di strumentalizzazione anche a causa di 3 fattori di business che – conclude Barsanti - sono:

1) Le Mafie che lucrano sulla manodopera a bassissimo costo, approfittando di gente in difficoltà

2) Le Multinazionali e i grandi gruppi industriali che ne traggono giovamento per abbassare sempre di più le pretese salariali e mandare progressivamente al macero i diritti acquisiti dai lavoratori italiani

3) I palazzinari, le Coop Rosse e gli agriturismi che stanno compensando i mancati introiti, derivanti dagli effetti della crisi economica, affiliandosi alla filiera dell'"Accoglienza". Soldi sicuri e rendimenti ottimi. Persone che comunque Barsanti e i manifestanti presenti non hanno esitato a definire Traditori della Patria.

Come dargli torto?

Alessandro Benvenuti
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