Al giornalista Antonello Caporale che intervistandolo sul "Il Fatto Quotidiano" afferma che "Firenze non è più una città ma un luna park", Dario Nardella ha così risposto: " Vada a dirlo a chi campa di turismo, ai fiorentini che vivono affittando le case".
Come fosse un passante innervosito e non il Sindaco di Firenze che mette in vendita la città sul mercato immobiliare internazionale, contribuendo ad espellere residenti. Che si disfà del patrimonio residenziale pubblico e mette a rischio quello architettonico e culturale (con misure urbanistiche e con lo scempio dei pali tranviari). Che trasforma la città in un triviale set cinematografico dal 26 agosto al 22 settembre, paralizzandola più di quanto non avesse già fatto il suo Assessore alla "Mobilità". Un Sindaco che pensa di porre rimedio al carnevale incessante dell' over tourism con la deambulazione masticante o innaffiando i sacrati delle chiese.
Quanto ai fiorentini, e in particolare a quei forse 10.000 superstiti del Centro Storico, perché colpevolizzarli ? Che altro dovrebbero fare dopo che negli anni gli si è distrutta la città che conoscevano ? E visto che li si invita quotidianamente (con le buone o le cattive) a fuggirne ? Mentre lui di fronte a questa catastrofe, ridipinge le facciate dei ruderi, imbelletta le piazze, finanzia gli antifurto invece di provvedere seriamente alla pubblica sicurezza o quanto meno alla pubblica decenza ? Quanto ad altre sue più recenti dichiarazioni, pubblichiamo la reazione a caldo di una residente (resistente) del Centro storico:
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"Giù le mani dalla città". Così si è espresso Nardella a Roma a proposito dell'aeroporto e delle periferie fiorentine.*
I cittadini dovrebbero dirlo a lui: giù le mani dalle piazze cittadine e dagli interventi di carattere 'estetico' nella città. Ultimo disgraziato proposito quello di spendere 4,5 milioni di euro per il tetto e il restauro delle 'facciate' di S. Orsola, inutile spreco di denaro dal momento che l'ex monastero dovrebbe essere oggetto quanto prima di un progetto riqualificante dell'isolato.
Non dimentichiamo la limitrofa piazza del mercato occupata in buona parte da disastrosi cassonetti dove fa bella mostra un pezzo di tettoia del vecchio mercato rimontata lì per testimonianza storica e ora diventata copertura di una rastrelliera e di un ammasso di biciclette!
Si tralascia piazza del Carmine spacciata come 'modello' da copiare o la recente piazza dei Ciompi…. aspettando Piazza Indipendenza.
Risanare le strade e ripulirle da tutto quanto le degrada sembra forse al sindaco carente di visibilità o troppo poco 'estetico'?
* In occasione di un incontro tra ANCI e il premier Conte per discutere del ripristino dei finanziamenti alle periferie, tagliati dal decreto "mille proroghe".
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