Il prato della Tinaia e il controviale adiacente occupato da automezzi , gazebo, tende da campeggio e altro per qualche manifestazione di turno. Il giardino della Catena ridotto a Luna Park dall'edizione di quest'anno del Festival dell'Unità; il tratto di Viale Lincoln e relativo controviale fra Piazza Vittorio Veneto e il Ponte della Tramvia occupato interamente dagli stand del Festival dell'Unità. Insomma l'ennesima offesa e l'ennesimo stupro perpetrati contro un bene culturale e ambientale dichiarato dallo stato italiano monumento nazionale di particolare pregio.
Che questo avvenga con l'autorizzazione dei "vandali in casa " che amministrano la città da Palazzo Vecchio non ci stupisce ormai più. Quello che invece ci stupisce e ci fa indignare è che tutto questo possa avvenire con l'avallo, il consenso o il silenzio della Soprintendenza dei beni Culturali di Firenze che è l'istituto periferico dello stato preposto alla "TUTELA" dei beni culturali della città.
QUESTO OPERATO DELLA SOPRINTENDENZA DI FIRENZE E DEI SUOI FUNZIONARI PAGATI DALLO STATO PER ASSOLVERE AL COMPITO DELLA TUTELA DEL PATRIMONIO DEL TERRITORIO DI LORO COMPETENZA CI INDIGNA PER IL PRESENTE E CI PREOCCUPA PER IL FUTURO. PERTANTO CREDIAMO CHE DEBBA ESSERE DISCUSSO CON URGENZA PRESSO TUTTE LE AUTORITA' POLITICHE, AMMINISTRATIVE E GIUDIZIARIE COMPETENTI.
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