''Se cambi canale si consumano le pile al telecomando. Ora devo fare un po' di fatturato''
- annunciava il lunedì sera a Quinta Colonna Paolo Del Debbio.
Da oggi non sentiremo più quel modo ironico di lanciare la pubblicità perché il programma ha chiuso definitivamente. Certo, la verità fa male. Parlare di povertà, di case popolari occupate abusivamente e di immigrazione o di vitalizi pure. Ma se tutto ciò da fastidio su che canale ci dovremmo sintonizzare? Su quelli della D' Urso dove gli ospiti litigano a causa del marito che tradisce la moglie? Quelli in cui due bambole come il Ken e la Barbie si riuniscono per la prima volta a Domenica Live? Ascoltare gli opinionisti che si improvvisano maestri ed esperti? Ci dobbiamo o assorbire tutto questo? No, grazie! Meglio consumare le pile e cambiare canale.A parlare alla Festa del Fatto Quotidiano 2018 non è la D' Urso ma Paolo Del Debbio. Affranto, dispiaciuto, giù di morale e sovappensiero ha spiegato i motivi della chiusura di Quinta Colonna.Come dichiarato già precedentemente, il giornalista sarebbe stato accusato di aver favorito la Lega di Salvini e non Forza Italia.Nel corso dell' intervista ha ribadito che il suo nome è stato accostato a una fase berlusconiana, poi grillina e renziana e infine leghista. La tesi è la stessa che riporta nel libro SONO POPULISTA E ME NE VANTO, in uscita con il Giornale nel 2015. Alle accuse infondate risponde che si tratta di un" eccesso di demenza" quello di favorire Lega-M5S.Il giornalista lucchese sottolinea che per condurre un programma come Quinta Colonna occorre fegato ma soprattutto preparazione. Purtroppo la superficialità e lo scarso studio sono all' ordine del giorno.Se mi chiedono qual è l' argomento da affrontare rispondo le pensioni. Chi mi pone la domanda continua a ripeterla inutilmente nonostante la risposta.L' intervista si sposta sulla RAI. Del Debbio sostiene che la tv di stato non cambierà e si sofferma sulla professionalità e sul valore internazionale dei tecnici, spesso invidiati all' estero.E il cambiamento dei vertici Rai? Grandi dichiarazioni ma poca indipendenza- dice con tono critico.Vedremo cosa succederà a settembre.Chiara Grassini
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