Venerdì
c'è stato il primo confronto,nel contesto delle primarie del PD di
San Marcello Piteglio, tra Luca Marmo e Silvia Cormio. Per una
cronaca dell'incontro consiglio la lettura dell'articolo della Voce
della montagna “Una
poltrona per due. Cormio-Marmo, in scena la prima sfida pubblica”
al link:
Consiglio
inoltre la lettura dell'articolo di Marco Ferrari su Linea Libera
“san
marcello. PRIMARIE PD E PRONTO SOCCORSO”
al link:
Nella
scena politica della montagna tengono banco le primarie del PD ,
perchè al momento tutto sembra tacere e non si vedono altre liste
all'orizzonte...o meglio non se ne vedono valide (non nominatemi
Carlo Vivarelli). Spero vivamente che dall'altra parte si organizzino
con una lista valida perchè non si può lasciare campo libero a chi
ha distrutto la montagna in questi anni.
Detto
questo ritengo che si sia arrivate alle primarie a San Marcello
Piteglio,non per spirito di democrazia,ma per una lotta tutta interna
nel PD montano. Lungi dal farmi gli affari interni loro, quelle che
andrò a dire sono mie personali opinioni, di cui posso liberamente
parlare perchè sancito dall'Art. 21 della costituzione.Bene
ricordarlo a chi vorrebbe togliere la parola a chi non la pensa in
maniera uguale.
Secondo
me nel PD montano c'è stata ( e c'è!) una bella discussione interna
e questo è evidente, altrimenti non si sarebbe arrivati alle
primarie e sarebbe stato imposto un candidato come successe già 5
anni fa con la Cormio. L'impressione che ne deriva all'esterno è che
si penda verso Marmo,che sicuramente è più educato e aperto al
dialogo della Cormio. Non che ci voglia tanto,in quanto le sclerate
(anche pubbliche) dell' ex-primo cittadino di San Marcello sono
leggendarie. Però questa andava “premiata” in qualche modo per
l'ottimo lavoro svolto (dal lato del Partito) sopratutto
sull'ospedale Pacini. Se uniamo a queste considerazioni il fatto che
nell'assemblea dell'altro giorno sia venuto fuori che non è stato
ancora deciso cosa ne sarà del perdente, se sarà comunque in giunta
o si ritirerà, ma ci si penserà “dopo” ne deduco che
probabilmente si spera in un risultato tipo referendum! Un 60 a 40
per Marmo contro la Cormio, un risultato netto a favore per
l'ex-sindaco di Piteglio per avere la scusa di levarsi l'altra
candidata dalle scatole. Comunque non piangete troppo, se queste mie
personali opinioni si avvereranno alla Cormio sarà comunque trovato
un posto da qualche parte.
Questo
mia idea, che ripeto è del tutto personale,spiegherebbe anche tutto
lo spiegamento di mezzi che sta mettendo il PD montano per queste
primarie,troppo a mio dire per una zona da sempre dimenticata dalla
maggioranza politica, se non per tagliare servizi.
Del
confronto di venerdì scorso vorrei solo fare poche considerazioni
personali. La Cormio conferma la sua arroganza, basti vedere il mini
dibattito sull'ospedale,ha si detto di si al fatto che accompagnerà
in regione le firme raccolte in questi giorni dai vari comitati per
il pronto soccorso, però ha anche detto alla persona che gliel'ha
chiesto che sull'ospedale la pensa diversamente! Tradotto è ancora
convinta che l'ospedale non sia depotenziato.Poi da molti suo
discorsi non ragiona ancora come comune unico,ma parla ancora se ci
fosse solo San Marcello,un grave errore che secondo me sarà punito
anche dagli elettori.
Marmo
invece non si sbilanciava mai più di tanto,ma credo che oltre alla
modestia,ci sia la consapevolezza che comunque non potrà mai andare
contro decisioni prese dal partito. Quindi per quanto lo possa
apprezzare, perchè comunque non si è mai negato al dialogo,abbia
sempre risposto alle domande scritte (anche se non sai mai state
quelle che volevo), che pur avendoci avuto dialoghi duri,ma non mi
hai tolto il saluto,la mia paura è che sarà sempre “incatenato”ai
voleri del partito.
In
definitiva, un confronto che lascia ben poche prospettive, anche
perchè aldilà dei candidati c'è alle spalle un Partito che fa
mettere le mani nei capelli ogni volta che fa qualcosa.
Continuo
a sperare che venga fuori una lista valida alternativa al PD, sennò
mi sa che faremo bene tutti a trasferirsi in città.
Distinti
saluti
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