DA FACEBOOK , VOLENTIERI RIPUBBLICO UN POST DI PAOLO VAIRA:
Oggi è un anno preciso da quando uno sciame sismico sotto le apuane ha scosso i comuni della Lunigiana nord orientale e dell'alta Garfagnana ., ed oggi non solo per ricordare , ma anche per ragionare sul futuro di un territorio segnato non solo da un evento sismico , il quale pero tuttavia ne ha messo ancora di più in luce la situazione critica sotto molti punti vista in primis quello demografico . Io ero a 4 km dall'epicentro , e per tutta l'estate ho vissuto con le persone della valle del Lucido quella sensazione strana , di impotenza ., ed ho visto ., e vedo quello che avviene su questo territorio , meraviglioso , ma che pare essere dimenticato da tutti , e spopolato della sua anima da politiche sociali completamente sbagliate , che hanno desertificato luoghi fino a 50 anni fà erano pieni di vita , rendendo semispettri borghi di rara bellezza , in un comprensorio naturale unico . Per fortuna qualcosa si muove in chiave di ricostruzione , e per fortuna si sta creando attorno alle Apuane ed il loro destino un interesse che fino ad oggi rimaneva nascosto anche per l'interesse della popolazione , la quale ha sempre accondisceso a scelte politiche , diciamo poco lungimiranti , per non usare altri termini . Oggi grazie al gruppo Salviamo le apuane e grazie alla collaborazione del comune di Casola si è dibattuto su molti punti atti al rilancio di un territorio unico ma che in questo momento rischia di finire sotto uno scacco pericoloso , visto che ora è in discussione il piano paesaggistico della regione Toscana , il quale dopo essere stato steso con ottimi criteri dal consigliere regionale Marson rischia sotto la pressione degli imprenditori e con l'accondiscendenza di un parco che non opera come dovrebbe , ovvero a tutela e lo sviluppo del territorio collaborando con la colletività che vive nelle aree interessate sostenendo le iniziative e lo sviluppo di attività reali sul territorio, ma che funge solo da intermediario tra amministrazioni asservite al denaro e chi sulle nostre montagne vede solo profitto . Un profitto però che se procederà di questo passo porterà al tracollo un ecosistema , e di conseguenza la vita in esso , il tutto nell'arco di una tentina di anni , vista la velocità con la quale si estrae oggi e le modalità , date che il nuovo bisness sia il carbonato di calcio (polvere di marmo ) con la quale si possono creare molti prodotti , i quali nessuno viene prodotto in loco , e mentre non si sviluppano piani rurali adeguati , le cave usano le strade della collettività rendendole inagibili inquinano i fiumi con la marmettola e gli oli lasciati a monte , mentre non si creano le condizioni per un turismo legato non solo alla montagna , ma anche alle medie valli dove sono presenti peculiarità dalle pievi ai castellari ai borghi , i quali dopo il sisma vivono una situazione rischiosa , e corriamo il rischio di perderle per sempre . In chiave di servizi , se come oggi si diceva venissero rese attive e funzionali ogni stazione ferroviaria rendendole punti di incontro e informazione , aree di sosta adeguate , ed una rete funzionale di chi ha attività sul territorio ci srebbero tutti gli elementi per rilanciare un territorio ricco di risorse , tutte naturali , ma tenuto in ombra da una politica che fino ad oggi ha spinto per uno sviluppo verso valle , (cementificando al massimo le piane , specialmente lato costa .) e dimenticandosi di lavorare per il cuore pulsante ., le Apuane . Siamo ad un bivio , ed oggi più che mai credo bisogni affrontare un tema cosi delicato ma sconosciuto a molti ......ora e sempre Salviamo le alpi apuane ., uniche meravigliose.
L'intento dell'articolo è lodevole, valido e attuale; allora, perchè pubblicizzarlo con un titolo estraneo ai contenuti?
RispondiEliminaPubblico , come ricevo.....
EliminaChiunque puo' inviarmi articoli, se in tema con le mie idee, li ripubblico integralmente....
Ed il titolo era in tema con la conferenza svolta, che parlava anche dello scempio ambientale delle apuane.
Comprendo che pero' l'articolo sia sembrato una divagazione........