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giovedì 19 giugno 2014

RENZI (PD) , TAGLIA I FONDI PER LE ENERGIE RINNOVABILI , SEMPRE PEGGIO

EPPURE C'E' CHI SCEGLIE LE SUE COMODE POLTRONE.....
QUANDO TUTTO E TUTTI NEL PD SONO CONTRO LA TUTELA AMBIENTALE !!!!
UN ANTICO DETTO DICE:
"se entri in una stalla profumato , quando esci puzzi anche tu...."

Romanelli Mauro 17 giu 18:46

COMUNICATO STAMPA, firenze 17 Giugno 2014
Renzi taglia le energie rinnovabili?
Romanelli (SEL): “Assurdo pensare di trovare risorse per le Pmi con tagli retroattivi nel settore delle energie pulite”. “Il Governo mette a rischio oltre 10mila posti di lavoro e il futuro energetico del paese”.

“L’annuncio del Premier Renzi di tagliare del 10% le bollette energetiche delle Piccole e Medie Imprese mediaticamente non può che sembrare una buona notizia, ed è certamente un'ottima intenzione, ma se questo avvenisse riducendo gli incentivi al fotovoltaico garantiti dai vari Conto Energia, in misura del 20% con un’estensione della durata dell'incentivo stesso da cinque a sette anni, sarebbe gravissimo e probabilmente incostituzionale” – dichiara Mauro Romanelli Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà.

“Una norma retroattiva rispetto a contratti da anni in essere innanzitutto allontanerebbe i nuovi investitori, impossibilitati a fidarsi di uno Stato che modifica per legge i contratti ventennali stipulati con decine di migliaia di soggetti che hanno installato impianti fotovoltaici. E come non vedere poi il paradosso di un Governo che da un lato intende appianare i debiti delle pubbliche amministrazioni e dall'altro rinvierebbe di anni i pagamenti a migliaia di soggetti che forniscono energia fotovoltaica”.

“D’altra parte è chiaro, da molte dichiarazioni, come nel Governo stia vincendo la lobby del fossile, del petrolio e del carbone, i cui corposissimi incentivi non vengono in alcun modo messi in discussione, dimenticando volutamente che il fotovoltaico ha contribuito in Italia a realizzare gli obiettivi di Kyoto, evitando i costi che si sarebbero dovuti pagare in caso contrario, ha ridotto i rischi climatici legati al surriscaldamento globale, contribuendo a calmierare il costo all'ingrosso dell'energia elettrica, con beneficio indiretto anche sulle bollette per gli utenti finali, a differenza di chi racconta che gli incentivi hanno fatto salire le bollette”.

“Serve quindi una forte presa di coscienza da parte di tutti per contrastare questa ennesima svolta oscurantista, certi che la transizione dalla dipendenza dai combustibili fossili non può che passare dallo sviluppo di politiche sull’efficienza energetica e sulle energie pulite, che sono tra l'altro gli unici settori che negli ultimi anni hanno dimostrato di saper creare lavoro in questo Paese" - conclude Romanelli.

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