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mercoledì 2 dicembre 2015

Barsanti (Sovranità): l'essere esempio di CasaPound

LUCCA

Riceviamo e diffondiamo il comunicato di Fabio Barsanti responsabile di Sovranità - Lucca.


Barsanti (Sovranità): l'essere esempio di CasaPound e l'uso spudorato della menzogna dell'estrema sinistra. Due modi differenti di fare politica.
Lucca, 01 dicembre – Politica nei quartieri, sostegno agli italiani in difficoltà e cultura da una parte; lontananza dai problemi reali della gente, uso spudorato della menzogna e tentativi di alzare la tensione dall'altra. A Lucca stiamo assistendo a diversi modi di fare politica, soprattutto a livello giovanile, ma attenzione a errate contrapposizioni.
“Di fronte ad una politica lontana dalla gente e all'immobilismo dei politici di professione – afferma Fabio Barsanti, responsabile di Sovranità – nella nostra città si sta affermando un'altra Politica, fatta di esempio e azioni concrete: quella dei militanti di CasaPound. Questa associazione ha all'attivo raccolte alimentari, presenza nei quartieri, azioni concrete, conferenze, presentazioni di libri e molto altro; il tutto inserito in una struttura che agisce alla luce del giorno e con persone che ci mettono la faccia. E' la politica dell'essere esempio, disinteressata e inserita in una determinata visione del mondo.”
“Nella nostra città, tuttavia – continua Barsanti - vi è anche una parte politica che non è capace di portare avanti le proprie idee senza alzare ciclicamente la tensione o senza fare uso sistematico della menzogna come strumento politico, come da migliore tradizione. Una parte che, per colmare il proprio vuoto e la distanza dai problemi reali della gente, ha bisogno di questo per affermarsi, o almeno tentare di farlo. Persone fuori dalla storia ma soprattutto dalla società, le quali hanno ottenuto spazi e visibilità, oltre che con la menzogna, solo grazie all'insediamento dell'amministrazione Tambellini, vera madre consolatrice di questi ragazzi viziati. Non spazi conquistati, ma 'regali' piovuti dall'alto e complicità. Sono, questi, gli stessi che tentano di alzare la tensione adesso, addossando le responsabilità ad altri.”
“Di episodi se ne contano ormai a decine, da ultimo quello del Vallisneri – continua la nota - dove i ragazzi del Blocco Studentesco stavano volantinando per fatti propri ed altri hanno tentato, invano, di impedirglielo. Un comportamento logico, per chi si pone come 'anti-' qualcosa e non è capace di affermare la propria idea se non nella negazione di quelle altrui. Un meccanismo oliato ogni qualvolta CasaPound prenda le prime pagine: dopo la ripulitura del Piscilla si sono inventati le scritte alla loro sede; dopo le ripetizioni gratuite del Blocco Studentesco si sono inventati un'aggressione e, adesso, dopo la visibilità mediatica dovuta alla presenza all'Arancio, tentano di oscurare la stessa con questo inesistente episodio del Vallisneri. Si chiama uso scientifico della menzogna, di tradizione comunista.”
“Ad evidenza di ciò, l'errore più grande che si possa fare – conclude Barsanti – è parlare di 'contrapposizione', come se CasaPound fosse speculare a dieci viziati anacronistici senza volto. La realtà delle cose è diversa: da una parte vi è l'interesse a cambiare le sorti e il futuro di questa città, dall'altra l'esclusiva volontà di impedire questo e, semmai, di anteporre gli interessi di minoranze avulse dal contesto sociale rispetto a quelli dei lucchesi. Siamo di fronte a uomini e valori diversi, su piani differenziati e non paragonabili.” 



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