I medici del 118 “testa d’ariete” nella lotta contro il coronavirus sono tutelati abbastanza? L’Ugl sanità scrive alla direttrice generale Asl Nord Ovest Toscana e vuole risposte.
I medici del 118 sono la ” testa d’ariete” nella lotta contro il coronavirus, sono tutelati in modo appropriato?
Così scrive La Segreteria Provinciale UGL Sanità Massa Carrara alla Dott.ssa Maria Letizia Casani Direttore Generale Asl Nord Ovest:
”Pregiatissima dottoressa come Lei sa sono diversi i medici del servizio 118 di Massa non dipendenti, quindi esclusi dalle minime tutele. Eppure, se non andiamo errati, gli stessi rappresentano anche in occasione di questa gravissima epidemia, la “testa d’ariete” nella tutela sia della collettività che dell’ammalato. In Toscana la situazione è grave: 5775 persone in isolamento, di cui 139 positive nella nostra Asl. E i dati sono in costante crescita Dal 1° febbraio a oggi, rileva sempre la Regione , sono in tutto 3165 i tamponi eseguiti nei tre laboratori di virologia e microbiologia delle tre aziende ospedaliero universitarie della Toscana: Careggi, Pisa, Siena.”
L'Ugl rincara: “ non si capisce, infatti, come mai si parli ora di assunzioni nel settore della sanità, e soprattutto nel settore emergenza, e si lascino in pratica “al palo" questi qualificati professionisti. Potrebbero essere una risorsa importante, specie nei Pronto Soccorso, ma quando si parla di una loro assunzione il discorso sembra essere messo in disparte dalla Regione. “
L’Ugl ricorda che: “siamo una organizzazione sindacale che riconosce primaria la centralità della persona che lavora. La UGL è una associazione unitaria di carattere confederale che, perseguendo scopi di natura generale, riconosce la peculiarità di ciascuna categoria e territorio. E’ tra i sindacati maggiormente rappresentativi in Italia. Associa lavoratori e pensionati, senza distinzioni di sesso e di razza, tutelandone i diritti nel mondo del lavoro. L’UGL, nel riconoscere la centralità e la dignità della persona, individua nelle forme e negli strumenti di una moderna socialità collettiva una delle fondamentali conquiste del sindacato. Proprio per questo le chiediamo: nel caso questi lavoratori venissero posti in quarantena, verrebbero retribuiti come un dipendente asl oppure sarebbero abbandonati a loro stessi, senza retribuzione come nel caso dell'assenza per malattia?Pur impegnati oggi in prima linea restano senza tutele, non avendo diritto al TFR e a nessuna pensione ad eccezione di quella Enpam.”
Per questo L’Ugl chiede alla direttrice Asl Nord Ovest: “ perché la Asl per quanto di sua competenza tramite la Regione non provvede a assumere questi professionisti per inserirli nei pronto soccorso? perché non li tutela in caso di quarantena e malattia, incidente o altro? A queste semplici domande attendiamo risposta.”
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