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LETTORI SINGOLI

domenica 27 settembre 2015

RACCOLTA FIRME REFERENDUM ‎ ABROGATIVO L.R.T. 28/15 NELLA MONTAGNA PISTOIESE ERRORI,NEGLIGENZE... O SABOTAGGI? Appennino Pistoiese di Marco Poli



In questi giorni sono preso da impegni e non posso stare dietro al Blog,ne approfitto per chiedere scusa ad Andreotti Roberto ed ai miei lettori.Abbiate pazienza un altra settimana e dovrei rientrare nei ranghi.
Nei miei impegni però ho voluto prendere una pausa(che ripagherò sicuramente con qualche ora di sonno perso)per raccontarvi qualcosa a mio dire di molto grave che stà accadendo nella montagna pistoiese.
Da settembre anche nei nostri comuni sono disponibili i moduli per firmare per chiedere il referendum abrogativo della legge regionale 28/15.Cosa che è molto ostacolata da Rossi e c. che stanno rapidamente studiando contromosse in regione per rendere vano il referendum.
Iniziamo da quello di cui sono stato testimone e protagonista,avvenuto venerdì scorso,il 25 settembre per intenderci.
Il giorno prima mi era stato chiesto se potevo aiutare a recuperare i moduli per la raccolta firme degli 8 referendum di POSSIBILE.Nonostante appartenga ad un altra idea politica,ho accettato di buon grado,perchè a prescindere che comunque personalmente condivido i temi proposti e li ho firmati,una mano non si nega nessuno e rispetto le idee di tutti.Senza contare che districarsi nel comune di San Marcello,per quanto minuscolo rispetto alle grandi città,può essere ostico per chi non ci si sa muovere.Un perfetto esempio di burocrazia ostacolativa se mi permettete il termine.
Comunque non so se sia perchè”le buone azioni vengono premiate”o se perché il comune di San Marcello abbia un karma negativo,sta di fatto che è un bene che abbia accettato.
Una volta arrivato lì insieme alla persona arrivata da Pistoia incaricata di ritirare le firme di POSSIBILE,la responsabile dell'anagrafe che doveva autentificare le firme,ci dà i moduli sbagliati,quelli del referendum del C.R.E.S.T.
A quel punto fò notare che non sono quelli e che questi debbono tornare al protocollo perché la gente ha tempo per firmare fino a fine ottobre.Ricevo una risposta seccata che lei ormai le aveva chiusi e che comunque non le avevano fatto sapere in che data scadevano.
A quel punto siccome aveva autentificato i moduli sbagliati e non quelli di POSSIBILE,con la persona venuta da Pistoia usciamo e andiamo a prendere un caffè per aspettare che la responsabile autentichi quelli giusti.
La prima cosa che fò una volta usciti è attaccarmi al telefono per avvertire della situazione.Ma sia Flavio Ceccarelli segretario del C.R.E.S.T. che Emiliano Bracali presidente dell'associazione Zeno Colò e colui che ha materialmente protocollato una lettera dove si indicava chiaramente la data di scadenza dei referendum(protocollo n. 11332 del 9 sett. 2015)erano impegnati.
Mezz'ora dopo,molte telefonate fatte(esaurendo il credito tra le altre cose)e preso un caffè rientriamo e la responsabile questa volta si rivela accomodante, anche se dice di non aver mai ricevuto la lettere protocollata sopra menzionata e mi dice che rimetterà i moduli di là,aggiungendo però che tanto noi facciamo i banchini per raccogliere le firme.No so quanta pazienza mi c'è voluta per non arrabbiarmi,comunque le ho risposto gentilmente dicendogli che a lei non deve interessare se noi facciamo i banchini e che i moduli devono stare al protocollo fino a fine ottobre per chiunque voglia firmare e non abbia tempo di venire ai banchini.
Ora se un errore ci può stare,anche se a mio dire questo è PARECCHIO GRAVE,il comportamento supponente prima e di leggerezza dopo,non possono non farmi pensare male,ovvero che sia stato fatto apposta,ma questa è una mia personale opinione e non supportata da alcuna prova.Certo è che se non si fosse verificata questa coincidenza astrale di avere aiutato a riprendere i moduli di POSSIBILE forse avremmo saputo(sia io sia il C.R.E.S.T.) che erano stati tolti i moduli quando era troppo tardi.
Altra nota finale MOLTO GRAVE,anche se scontata per chi conosce il soggetto,è quando avveniva tutto questo era presente all'anagrafe il sindaco Silvia Cormio,che sicuramente non può non aver sentito cosa stava succedendo.
A volte non so se quella donna sia più sfortunata,arrogante o incapace,di certo se fosse stata furba,almeno per salvare le apparenze si sarebbe alazata a chiedere cosa stava succedendo,invece neanche quello.
Giorgio Fabbri
E se al comune di San Marcello levavano le firme per sbaglio(???)al comune di Abetone correvano il rischio di non arrivarci.Infatti il consigliere Giorgio Fabbri che si dichiarava d'accordo al referendum e che aveva dato disponibilità a portare al comune di cui è consigliere,al 18 settembre non le aveva ancora portate.Sono state depositate al comune di Abetone da Flavio Ceccarelli solo il mercoledì successivo(il 23 settembre);complimenti ancora al consigliere che ha fatto perdere due settimane al referendum,forse non poteva perdere una giornata di lavoro.Conoscendo non l'ha fatto con cattiveria,ma per negligenza e comunque non è una scusante di una cosa MOLTO GRAVE anch'essa.
Insomma c'è da dire che tra errori e negligenze il referendum del C.R.E.S.T. incontra molti ostacoli e devo dire che impossibile non pensare male.Io non posso fare a meno di pensare male e credere ad un opera di sabotaggio,magari voluta proprio dal Partito Democristiano e da Rossi.Sarà l'ennesimo volo pindarico di un polemizzatore quale mi bollano?sarò un gufo?questo non stà a me dirlo e lascio i lettori liberi di farsi il proprio pensiero,valutando i fatti che ho riportato.Questi son veri e ognuno la pensi come vuole.

Distinti saluti





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