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BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

domenica 16 agosto 2015

Per Festeggiare il Ferragosto.......una leggenda del Boccaccio. Di Francesco Colucci.

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Durante la Peste Nera che colpì Firenze si narra che fra le "novelle" scartate dal Decameron, vi fosse anche un racconto sulla dichiarazione di morte di una persona.

Nel Medioevo, quando una persona moriva, per certificarne la morte veniva chiamato il medico, il quale, per verificare se non fosse un caso di morte apparente, infliggeva un forte dolore al corpo del deceduto. 

Per questo il medico era solito dare un morso all'alluce del piede destro.

Fu così che il popolo nomò, chi esercitava questa professione, "Beccamorto".

Questo mestiere di "Beccamorto" assai lucroso, veniva tramandato dal padre al figlio maschio.
Verso la fine del medioevo un fatto imprevedibile cambiò il futuro dei beccamorti.
Uno dei beccamorti più famosi non riuscì a concepire un figlio maschio, ebbe solo una figlia femmina.
Il beccamorto, per evitare l'estinzione del mestiere alla sua casata, domandò alla chiesa la dispensa per poter tramandare la professione alla propria figlia, la quale, dopo aver ricevuto la benedizione, iniziò il suo lavoro di beccamorto.
La figlia fece onore alla sua professione ma un giorno il caso volle fosse chiamata per certificare la morte di un uomo, a cui un carro aveva tranciato entrambe le gambe. 

La ragazza dapprima rimase indecisa su dove infliggere il morso..... ma... alla fine.....prese una decisione . ....

Fu cosi che nacquero: "Le pompe funebri".......


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