Studio osservazionale a tutto il personale della Fondazione “Monasterio” di Massa e Pisa contro il Covid 19 con test sofisticatissimi. Inizia il consulto specialistico. Donato un uovo di 30 kg ai piccoli degenti.
Da alcuni giorni è iniziato con gran successo di partecipazione all’Ospedale del cuore di Massa il meglio noto Opa e a “San Cataldo”a Pisa strutture gestire dalla Fondazione “Monasterio” lo screening sierologico del personale metodo importantissimo per la lotta contro il coronavirus il meglio noto Covid 19 . Si tratta di un vero e proprio studio osservazionale con utilizzo combinato di test immunologici e molecolari necessari, appunto, per lo screening di Covid-19 tra gli operatori sanitari (Immunovid). “L’esecuzione test - come informa il nuovo Direttore Generale dottor Marco Torre - riprenderanno stamani martedì 14 e domani mercoledì 15 aprile in questo modo proseguirà l'attività di sorveglianza sanitaria e portare avanti lo studio Immunovid. In particolare a partire da stamani martedì 14 daremo anche l'opportunità, per chi lo vorrà, di testare il proprio stato sierologico con due diversi kit rapidi ed anche con un test sierologico favorendo la validazione e il confronto fra le diverse metodiche: ricordo, in merito, che il consenso sarà richiesto solo per i nuovi partecipanti allo screening. Il personale, per evitare affollamenti – precisa ancora il dottor Torre - dovrà fare riferimento ai propri responsabili per la tempistica di esecuzione dei test, che si svolgeranno come segue: sede di Massa: esecuzione del prelievo presso gli ambulatori al piano terra secondo le indicazioni che verranno fornite in sede. Sede di Pisa: esecuzione del prelievo e raccolta dei dati anamnestici nella stanza preparazione degli ambulatori al piano terra.” Torre precisa che “ lo screening verrà esteso nei giorni a seguire, anche al personale in smart-working che verrà avvisato direttamente dal proprio Responsabile.” Il Direttore generale della Fondazione “Monasterio” aggiune “voglio sottolineare come l’attuazione delle misure di contenimento fino ad oggi assicurata da ognuno è stata sicuramente efficace ed occorre continuare a mantenere alto il livello di attenzione. “ Il Direttore generale annuncia inoltre che: “ dalla prossima settimana lavoreremo anche per ripartire gradualmente ed in sicurezza con le attività che sono comunque andate avanti anche se in modo più contenuto. Si darà, inoltre, avvio all'attività di consulto specialistico a distanza già sperimentata questa settimana con riscontri molto positivi da parte dei pazienti contattati: questa attività ci consentirà di riavvicinarci ai nostri pazienti e, probabilmente, di essere il modello di riferimento, per l’ambito della Cardiologia, a livello regionale.”
Il Responsabile della Fondazione “Monasterio” conclude dicendo: “chiudo con il piacere di condividere fra tutti noi, purtroppo solo in versione digitale, un bellissimo uovo di Pasqua di ben 30 kg che ieri è stato portato in dono ai nostri piccoli pazienti della Degenza Pediatrica Questo dolce riconoscimento si aggiunge ad alcune donazioni ricevute tra le quali spicca per entità ed importanza, quella avuta dalla Fondazione Pisa.Anche in questa particolare situazione la solidarietà e l’apprezzamento per il nostro operato si fa sentire, riempiendoci di gioia! A voi e ai vostri cari ed a tutti i i migliori auguri per una Serena Pasqua.”. I che consiste questo studio? Lo studio (sperimentatore principale: Claudio Passino, Divisione Cardiologia e Medicina Cardiovascolare della Fondazione di Pisa) fanno rilevare gli esperti “si pone di descrivere la siero prevalenza per IgG e IgM anti-SARS-CoV-2 nel personale della Fondazione Toscana “Gabriele Monasterio” e della Fondazione “Stella Maris” e integrare questa informazione nell’azione di sorveglianza epidemiologica in atto in relazione all’attuale emergenza sanitaria di COVID-19. “ Queste le caratteristiche . “Si tratta di uno studio osservazionale – precisano sempre gli esperti - monocentrico che non prevede la somministrazione di farmaci ma soltanto l’esecuzione di uno screening settimanale con prelievo di goccia di sangue periferico e successivo test rapido per anticorpi anti-SARS-CoV-2. Ad un sottogruppo potrebbe essere chiesto di sottoporsi anche ad un prelievo ematico di una provetta (5 cc) per dosaggio delle IgM ed IgG su siero utilizzando un test di laboratorio. . Lo studio potrebbe prevedere l’esecuzione di un tampone naso-faringeo per l’individuazione del patogeno virale con tecnica .” Dunque un grande lavori di grande spessore!
Nelle foto: l’uovo di 30 kg, il dottor Marco Torre , una visione dell’ospedale del Cuore di Massa
Fondazione “G.Monasterio” Massa e Pisa
da Alberto Ruffini.
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