Sembra che gli effetti collaterali del verdetto del TAR, abbiano creato una sorta di destabilizzazione in alcuni personaggi pubblici,come documentato dettagliatamente dalla Stampa i quali hanno probabilmete frainteso il senso di fedeltà verso colui che "li ha investiti di una determinata carica" con il principio di rispetto dell'epressione di volontà, che è sacrosanto diritto di tutti noi che ci rechiamo alle urne, in realzione alla gravità dei "pasticci" che ne hanno reso "nebulosa" la determinazione. Nella ferma convinzione che la Giustizia sia fondamentale e prioritaria rispetto "alle Poltrone", concordo sicuramente e pienamente, con la decisione di questi Direttori e Presidenti di dimettersi da prestigiose Fondazioni e Partecipate, ma non sono certo in sintonia con le ridondanti dichiarazioni di attacco alla Democrazia che hanno accompagnato queste dovute dimissioni, dissociandomi, anzi indignandomi per le offese indirizzate all'imparziale Collegio giudicante, ricordando inoltre che le Leggi che allungano le tempistiche dei ricorsi, come quella di riferimento al caso specifico, ancora risalente al 1960, non ha reso possibile ai Giudici la tempestiva verifica delle operazioni di voto prima del ballottaggio, cosa che avrebbe risparmiato alla Città questo anno "sub judice" e il nuovo commissariamento.
Maria D. Pacchini - Lega Nord
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