Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF | |
AIUTA A CAPIRE QUESTE STELLE MORIBONDE
Osservando la nebulosa planetaria NGC 6778 con il telescopio
da 10 metri GTC alle Canarie, un gruppo di ricercatori spagnoli
ha contribuito a svelare un vecchio enigma: come mai le abbondanze
chimiche nel gas delle nebulose planetarie risultano diverse a
seconda del tipo di linee spettrali preso in considerazione
| |
IL LAVORO SUL JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH
Un nuovo studio pone l'attenzione su alcune migliaia di recurring
slope lineae, strisce di sabbia bagnata che compaiono stagionalmente
su alcuni pendii della superficie di Marte, alla ricerca di possibili
conferme della presenza di acqua liquida sul Pianeta rosso
| |
UNO STUDIO TEORICO APPARSO SU MNRAS
CR7 è una galassia a circa 13 miliardi di anni luce da noi, e grazie
a uno studio teorico sviluppato da un team di ricercatori statunitensi
è stato possibile stabilire che la sua intensa emissione è probabilmente
dovuta a un buco nero primordiale al suo centro, formato per collasso
diretto. Il commento di Fabrizio Fiore dell'INAF
| |
UNA NUOVA IMMAGINE DAL TELESCOPIO HUBBLE
Il telescopio spaziale di ESA e NASA cattura la radiazione della stella di
neutroni al centro della nebulosa del Granchio e ci regala un primo piano
mozzafiato sulla regione più nascosta di questo oggetto celeste, generato
quasi mille anni fa da una esplosione di supernova
| |
LO STUDIO IN VISTA DELL'ARRIVO DI EXOMARS
Durante le tempeste nei deserti i grani di sabbia collidono tra di loro e
con la polvere presente sul suolo: così, i grani si scambiano carica elettrica
generando intensi campi elettrici quando interagiscono con l'atmosfera
terrestre. Ma qualcosa di simile accade anche su Marte. Ne abbiamo
parlato con Francesca Esposito, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di
Astrofisica (INAF) nonché PI dello strumento DREAMS su Schiaparelli,
il lander della missione spaziale che raggiungerà il Pianeta rosso ad ottobre
| |
L'IMMAGINE DIRETTA DI SPHERE AL VLT
A circa 320 anni luce dalla Terra si trova un pianeta di circa 16 milioni
di anni, uno dei più giovani esopianeti finora scoperti e uno degli
esopianeti più freddi e meno massicci di cui sia stata ottenuta un'immagine
diretta. Il commento di Silvano Desidera (INAF) alla scoperta
| |
LO STUDIO SU NATURE
Il satellite destinato ad osservare il cielo nei raggi X Hitomi, lanciato
dalla JAXA a febbraio scorso e andato distrutto dopo poco più di un
mese, è riuscito a raccogliere dati sull'ammasso di Perseo in grado di
cambiare drasticamente ciò che sappiamo sull'evoluzione delle galassie.
A quanto pare un ruolo fondamentale lo gioca il plasma caldo che le
circonda. Il commento di Luigi Piro dell'IAPS-INAF
| |
TOUR DEL MUSEO ASTRONOMICO DELL'INAF DI NAPOLI
Il MuSA-Museo degli Strumenti Astronomici dell'Osservatorio Astronomico
di Capodimonte ha realizzato un tour virtuale con la tecnologia Google
Street View per visitare e ammirare liberamente da remoto le sue
collezioni
| |
NUOVO METODO PER GENERARE UNIVERSI VIRTUALI
Se vogliamo dare una spinta alla ricerca in ambito di materia ed
energia oscura, c'è bisogno di ridurre il tempo di calcolo necessario
a sviluppare virtualmente nuovi e perfetti universi. Uno studio
anglo-spagnolo propone un approccio 25 volte più veloce dei
metodi attualmente a disposizione
| |
LI' POTREBBERO ESISTERE ALTRI MATTONI DELLA VITA
Non è detto che solo dove c'è acqua può esserci vita. Ne sono convinti
alcuni ricercatori i quali credono che la luna più grande di Saturno possa
ospitare molecole prebiotiche capaci di resistere alle temperature
estreme presenti su quel gelido mondo
| |
IL SUO NOME E' 324P/LA SAGRA
Asteroide sì, ma anche un po' cometa. A studiare meglio la natura
di questo particolare oggetto che orbita nel nostro Sistema solare
ci ha pensato il team di ricercatori guidato da David Jewitt dell'Università
della California, a Los Angeles grazie alle riprese del telescopio spaziale
di NASA ed ESA
| |
L'ALBA DELLE GALASSIE SUPER LUMINOSE
Confermata la scoperta della quinta galassia super luminosa primordiale,
risalente all'epoca della reionizzazione, quando la prima generazione di
stelle rendeva via via più trasparente l'universo, dando alla luce la
possibilità di propagarsi fino a noi. Emettevano talmente tanta radiazione
ultravioletta da riuscire a scavare una bolla di idrogeno ionizzato attorno a loro
| |
UNO STUDIO TRA LA FILOSOFIA E LA SCIENZA
Uno studio pubblicato di recente sulla rivista Astrobiology suggerisce che
la nostra definizione di abitabilità potrebbe non essere legata così a
doppio filo alla distanza del pianeta dalla propria stella. I dati raccolti
dagli strumenti di prossima generazione sui sistemi planetari in formazione
potrebbero fornirci una risposta. Con il commento di Giuseppe Piccioni (INAF)
| |
COINVOLTE LE PARABOLE INAF DI MEDICINA E NOTO
Anche la rete di radiotelescopi dell'European VLBI Network (EVN) ha
osservato le potenti emissioni radio del getto emesso dal colossale
buco nero denominato Swift J1644+57 che cinque anni fa era stato
colto nell'atto di fagocitare una stella avvicinatasi troppo ad esso. Il
commento di Steven Tingay (INAF)
|
Gli ultimi video e audio di MEDIA INAF | |
08.07.2016
| |
07.07.2016
| |
06.07.2016
| |
05.07.2016
| |
06.07.2016
| |
Inoltre, sempre su Media Inaf, puoi trovare: | |
E se hai uno smartphone o un iPad, non puoi non installare la app di Media Inaf.
È tutto, un saluto dalla redazione e buona lettura!
| |
La redazione di Media Inaf per CAPITAN FUTURO BLOG. |
Nessun commento:
Posta un commento