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LETTORI SINGOLI

lunedì 4 aprile 2016

FRANCESCO COLUCCI: Lucca, una Capitale: Il Sociale, rivoluzione di scelte e metodi.


Sociale, Scheda n. 12
 
Siamo arrivati all'ultima  Scheda del Progetto per Lucca, una Capitale, che i Riformisti offrono alla città come base di discussione per l'elezione di un nuovo Sindaco, che sappia arginare la deriva di inefficienza e decadenza in cui la sta facendo precipitare il Sindaco Tambellini.
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Lucca, una Capitale

IL SOCIALE

La spesa del Sociale è una delle maggiori spese che gravano sul bilancio del Comune di Lucca per molti milioni di euro con un risultato assistenziale molto scarso.
E' qui che dovremo operare, secondo i Riformisti di Lucca, un rivoluzione nelle forme e nei contenuti, ribaltando lo stesso concetto di assistenza fin qui seguito.
Nelle forme: graduale abolizione della struttura pubblica che organizza il Sociale scegliendo la privatizzazione con il coinvolgimento delle Parrocchie e anche le strutture religiose di altre confessioni purché esistenti e organizzate, inoltre Croce Verde, Rossa e Misericordia, Associazioni del Volontariato. Diminuendo nel tempo i molti dipendenti comunali che presidiano oggi questo settore, con una diminuzioni considerevole della spesa indiretta.
Riduzione delle strutture pubbliche per anziani, puntando a convincere le famiglie a farsi carico degli anziani familiari attraverso un "contributo di famiglia" in denaro da un lato e dall'altro mettendo a disposizione strumenti esterni di gestione del malato e/o dell'anziano, attraverso forme di Volontariato assistito e sostenuto dal Comune. Con il risultato di avere un Assistenza più familiare ed umana a costi più contenuto per la collettività.
Per favorire la crescita di questo tipo di assistenza familiare introduzione di un reddito minimo di cittadinanza a favore di anziani over 65, disoccupati oltre i 55 anni, malati cronici senza limite di età.
Questo per tutti i residenti nel Comune di Lucca.
Un discorso a parte va fatto per i Nomadi, già in parte affrontato nella Scheda n 5 parte seconda.
Nomadi non più nomadi cioè residenti in campi disastrosi al Cimitero, sul Serchio e in altre località del Comune.
Questi campi devono essere aboliti trovando per coloro che decidono di confermare la loro vocazione residenziale a Lucca delle soluzioni provvisorie prima, in una struttura di prefabbricati tipo terremotati dell'Aquila, per poi essere integrati nel tempo con i bandi delle case popolari.
Per questi Nomadi che scelgano la conferma della residenza scattano le stesse forme di assistenza previste i residenti lucchesi. Non altro. Tutto ma solo questo.
Per i Nomadi "nomadi" creazione di un piccolo camping di transito, lontano dal centro storico, in cui devono registrarsi all'arrivo, come avviene per ogni turista che risiede in Hotel, Affittacamere e Camping, con un costo di soggiorno minimo, ma effettivo per scoraggiare lunghe permanenze. Per questi nessun tipo di assistenza, se non quella di urgenza medica.
Migranti: la scelta di questa accoglienza è dello Stato ed è lo Stato che deve accollarsi l'onere senza alcun coinvolgimento del Comune. Ove venga concessa la condizione di rifugiato politico e risieda nel Comune spettano tutte le forme di assistenza comunale prevista per i residenti.
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Una volta presentato il Progetto completo i Riformisti lucchesi cercheranno le convergenze possibili con nuovo candidato Sindaco, senza steccati o preclusioni, che non siano quelli di un Programma coraggioso di  sviluppo per Lucca.
 
Tutte le 12 Schede del Progetto, Lucca una Capitale, fino ad oggi pubblicate si possono leggere, sul blog
 
www.luccaunacapitale.blogspot.com  
 
francesco colucci x riformisti italiani
 
 

Tutte le Schede in cui si articolerà il mio Progetto Lucca, una Capitale

 

       PUBBLICATE

1.            Come e Perché "Lucca: una Capitale" 

2.              Il Centro-storico motore della vita culturale, economica e sociale del Comune

3.              La riqualificazione dei paesi, delle frazioni e dei quartieri: esigenza primaria

4.              Lavoro e occupazione: impegno, fantasia e innovazione, per creare opportunità.

5.              Sicurezza, accattoni, clandestini, nomadi: leviamo la testa da sotto la sabbia

6.              Una politica dirompente per l'Ambiente e il Territorio

7.              Cultura: uscire dal "Club dei pochi" per aprire la città e stimolare le potenzialità presenti.

8.              Commercio e Turismo: fattori primari di sviluppo per la città

9.              Artigianato e P.M.I.: salvaguardare l'esistente ed incentivare nuove opportunità 

10.           Mobilità e Viabilità: basta con i tatticismi del passato, ora nuove scelte coraggiose.

11.           L'associazionismo: torni ad essere motore di sviluppo economico e sociale.

12.           Il Sociale: una rivoluzione di scelte e metodi                             

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