La nuova Amministrazione del Comune di Molazzana non ha iniziato la sua attività sotto buoni auspici, perché, dopo il suo insediamento, i nuovi consiglieri si sono trovati ad approvare il rendiconto di gestione a saldo negativo di 40.611,42 euro che, l'Amministrazione uscente non aveva approvato.
Come è stato evidenziato nella seduta del 27 giugno scorso, dal Gruppo di minoranza, l'Amministrazione ricorre ogni anno in misura maggiore alle anticipazioni di cassa: nel 2016, 935.305,65 euro; nel 2017, 910.149,85 euro; nel 2018, 1.012.411,27 euro.
Ciò significa che le casse sono vuote e anche per la gestione ordinaria il Comune deve ricorrere a prestiti.
Questo modo di amministrare espone a preoccupanti rischi la finanza dell'Ente in particolare quando, come è accaduto nell'anno passato, 82.655,07 euro non sono stati rimborsati. Il debito contratto con le banche, unito al saldo negativo, espone i nuovi consiglieri all'eventualità di dover rispondere contabilmente di una situazione che non è stata da loro determinata.
Il gruppo di minoranza ha segnalato, senza successo, questa situazione alla prefettura di Lucca in data 13 giugno 2019 ma si è potuto tutelare soltanto ricorrendo al voto contrario.
Ciò significa che le casse sono vuote e anche per la gestione ordinaria il Comune deve ricorrere a prestiti.
Questo modo di amministrare espone a preoccupanti rischi la finanza dell'Ente in particolare quando, come è accaduto nell'anno passato, 82.655,07 euro non sono stati rimborsati. Il debito contratto con le banche, unito al saldo negativo, espone i nuovi consiglieri all'eventualità di dover rispondere contabilmente di una situazione che non è stata da loro determinata.
Il gruppo di minoranza ha segnalato, senza successo, questa situazione alla prefettura di Lucca in data 13 giugno 2019 ma si è potuto tutelare soltanto ricorrendo al voto contrario.
In carico all'Amministrazione ci sono anche le rate di 33 mutui che ammontano a 1.904.016,05 euro che la impegneranno fino al 2036. Tra questi mutui ci sono anche alcuni macchinari che giacciono inerti e non più utilizzabili, ma pesano ancora sulle casse dell'Ente. Noi temiamo che per un Comune come il nostro, la situazione diventi insostenibile e siano i cittadini a doverne far le spese, più di quanto stiano già facendo. Già ora, tra i vari balzelli imposti alla popolazione, risulta particolarmente odiosa l'addizionale comunale applicata anche alle pensioni più modeste, soprattutto se consideriamo che, nell'ultimo consiglio, è stato aumentato perfino l'onorario dei Revisore dei conti e che, tra gli impiegati comunali, ce ne sono tre che godono di incarichi dirigenziali. Eppure gli impegni del Comune non sono molti, gran parte dei servizi sono delegati all'Unione dei Comuni o a società esterne e in molti casi è il volontariato che, ammirevolmente, fa fronte all'inefficienza dell'Ente.
Abbiamo avuto l'impressione che gran parte dei consiglieri non si rendano conto fino in fondo della reale situazione e continuano a sostenere cose senza fondamento. Un esempio? Per tutta la campagna elettorale si è cercato di presentare l'immagine di un comune ricco con grandi disponibilità e in grado di affrontare opere anche impegnative, quali il restauro della chiesa antica di Sassi, ma la verità e che al momento quel progetto non è ancora stato finanziato e non c'è certezza che lo sia in futuro.
Siamo consapevoli che nei piccoli comuni, soprattutto in quelli montani, le risorse scarseggiano, ma almeno sarebbe opportuno evitare spese superflue e sarebbe auspicabile che in un comune così piccolo, dove tutti prima o poi dobbiamo guardarci in faccia, ci fosse almeno un po' di onestà intellettuale.
Distinti saluti I Consiglieri Comunali "Prima Molazzana"
Armando Pasquinelli - Melania Ferrari – Morena Micchi
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