Una
volta tanto vorrei parlare della fusione dei comuni,uscendo
dall'ottica dei partiti e comitati vari,che sono mossi principalmente
sa interessi privati.Vorrei fare un discorso sui vantaggi che ne
deriverebbero nell'ottica della nostra martoriata montagna.
La
fusione di Comuni ha ricevuto nuovi
impulsi
soprattutto nell'ultimo biennio, a cominciare dalle novità
introdotte dalla Spending Review del
Governo Monti (d.l. n. 95/2012 convertito con l. n. 135/2012) la
quale ha provveduto a determinare il contributo statale decennale
spettante al nuovo Comune sorto alla fusione.
Ulteriori
vantaggi sono stati introdotti dalla legislazione successiva e, in
particolare, dalla Legge di Stabilità 2012, dalla Legge di Stabilità
2014 e dalla Legge Delrio.
Analizziamo,
di seguito, i principali vantaggi che il quadro normativo statale
offre alle fusioni.
1.
Contributi statali per i dieci anni successivi alla fusione.
Al
fine di incentivare il processo di fusione, la legge riconosce,
accanto ai contributi regionali, anche contributi
statali per dieci anni successivi alla fusione,
commisurati a una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli Comuni
che si fondono (art. 15, comma 3, d.lgs. n. 267/2000).
A
decorrere dall'anno 2013, il
contributo straordinario ai Comuni che danno luogo alla fusione è
commisurato al 20% dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno
2010,
nel
limite degli stanziamenti finanziari previsti (art.
20, d.l. n. 95/2012).
La
quantificazione del contributo, che deriva dai fondi erariali
stanziati e dal numero degli enti che ogni anno ne hanno diritto, è
assicurata nel limite massimo dei richiamati fondi. Qualora il fondo
risultasse insufficiente alla copertura delle richieste pervenute, il
contributo è assegnato mediante riparto del fondo stesso, secondo il
criterio proporzionale.
Il
contributo è erogato a
decorrere dall’anno successivo alla decorrenza della fusione
prevista dal decreto regionale che istituisce il nuovo Comune (art.
12, comma 1, d.l. n. 16/2014).
Le
modalità e i termini per il riparto dei contributi spettanti ai
nuovi Comuni istituiti a seguito di fusione sono disciplinate dal
Decreto
del Ministro dell’Interno 11 giugno 2014.
Le
Regioni che
istituiscono un nuovo Comune devono
inviare copia della legge regionale istitutiva della
fusione al Ministero dell'Interno - Direzione Centrale della finanza
locale e alla mail entro
e non oltre il mese successivo al provvedimento regionale.
2.
Esenzione dall’applicazione disciplina del patto di stabilità.
La
Legge di Stabilità 2012 dispone che la
disciplina del patto di stabilità interno per
gli enti di nuova istituzione trovi
applicazione dal terzo anno successivo a quello della loro
costituzione (art.
31, comma 23, l. n. 183/2011; cfr. Circolare del Ministero
dell’Economia e delle Finanze del 7 febbraio 2013, n. 5).
3.
Destinazione di una quota del fondo di solidarietà comunale ai
Comuni istituiti mediante fusione.
Al
fine di incentivare il processo di riordino e semplificazione degli
enti territoriali, una
quota del fondo di solidarietà comunale non inferiore,
per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, a
30 milioni di euro è
destinata a Comuni istituiti a seguito di fusione (art. 1, co. 730,
l. n. 147/2013).
4.
Tributi e tariffe differenziate nei Municipi per il primo mandato.
Qualora
il Comune istituito a seguito di fusione preveda l'istituzione di
Municipi, i Comuni risultanti dalla fusione possono mantenere tributi
e tariffe differenziati per ciascuno dei territori degli enti
preesistenti alla fusione, non oltre l'ultimo esercizio finanziario
del primo mandato amministrativo del nuovo Comune (art.
1, co. 132, l. n. 56/2014).
Già
questi vantaggi che derivano dalla legge nazionali basterebbero a far
pendere a favore della fusione contributi statali ed esenzione del
patto di stabilità,non sono cose da poco specialmente per comuni
come i nostri che soffrono di anni di malagestione.
Ora
vediamo cosa dice la legge regionale 68/2011 al titolo IV capo I
art.64
Art.
64 - Contributi per fusioni e incorporazioni
1.
In caso di fusione o incorporazione di due o più comuni, al comune
risultant e dalla fusione o dall’incorporazione è concesso, a
decorrere dall’anno solare in cui è prevista l’elezione del
nuovo consiglio comunale, un contributo annuale, per cinque anni,
pari a euro 250.000,00 per ogni comune originario, e
comunque
non superiore a euro 1.000.000,00. (122 ) La legge regionale
che provvede alla fusione o all'incorporazione può stabilire un
contributo maggiore in presenza di almeno due parametri tra quelli di
seguito indicati:
a)
popolazione del comune risultante dalla fusione superiore a 10.000
abitanti, a condizione che almeno uno dei comuni interessati alla
fusione o incorporazione risulti già obbligato all'esercizio
associato delle funzioni fondame n tali;
b)
classe di virtuosità riconosciuta ad almeno un comune interessato
alla fusione o incorporazione ai sensi dell'articolo 20 del decreto
legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la
stabilizzazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dalla
legge 15 luglio 2011, n. 111; (10 8)
c)
almeno due comuni in situazione di disagio beneficiari del contributo
di cui all'articolo 82. (23)
1
bis. Ai fini del calcolo di cui al comma 1, non sono considerati i
comuni già beneficiari del contributo del presente articolo. (10
9)
1
ter. Per comune originario si intende il comune già costituito alla
data dell’entrata in vigore della presente legge. Sono pertanto
esclusi da questa definizione tutti i comuni istituiti
successivamente a tale data mediante fusione di comuni preesistenti.
(10 9)
1
quater . A decorrere dalle fusioni e dalle incorporazioni per le
quali il referendum si è svolto dopo il 30 giugno 2015, e fermo
restando quanto stabilito dal comma 2, i contributi di cui al comma
1:
a)
sono incrementati del 30 per cento se il comune risultante dalla
fusione o dall'incorporazione ha una popolazione superiore a 10.000
abitanti, ovvero la fusione o l’incorporazione è avvenuta
coinvolgendo almeno quattro comuni e, in entrambi i casi almeno uno
dei comuni originari era obbligato all'esercizio associato delle
funzioni fondamentali;
b)
sono incrementati del 60 per cento se il comune risultante dalla
fusione o dall'incorporazione ha una popolazione superiore a 15.000
abitanti, ovvero la fusione o l'incorporazione è avvenuta
coinvolgendo almeno quattro comuni, e in entrambi i casi almeno uno
dei comuni originari era obbligato all'esercizio associato delle
funzioni fondame n tali;
c)
in alternativa a quanto previsto dalle lettere a) e b), sono
raddoppiati se la fusione o l'incorporazione è avvenuta coinvolgendo
tutti i comuni di un ambito di dimensione adeguata di cui
all'allegato A. (164 )
1
quinque s . A decorrere dalle fusioni e dalle incorporazioni per le
quali il referendum si è svolto dopo il 30 giugno 2016 e, fermo
restando quanto stabilito al comma 2, i contributi di cui al comma 1
sono ridotti della metà, se il comune risultante dalla fusione o
dall'incorporazione non supera la popolazione che comporta l'esonero
dall'esercizio associato di funzioni fondame n tali. (16 4)
2.
(123 ) Se le risorse non sono sufficienti a garanti r e il
contributo di cui al comma 1, questo è ridotto proporzionalmente
Allora
se me deduce che nei comuni dove avviene la fusione si riceve
250.000€ annui per ogni comune che si fonde ,per cinque
anni.Facendo esempi concreti nel caso di una fusione a due,come
sarebbe San Marcello-Piteglio sarebbero 500.000€,mentre se si
fondessero i quattro comuni montani si arriverebbe al massimo
possibile ovvero un milione,tondo tondo,scusate se è poco.
CI
sarebbero poi i costi della razionalizzazione del personale,che
beninteso non può essere licenziato,ma reimpiegato in maniera più
funzionale.Si è stimato che nei
comuni istituiti a seguito di fusione, che abbiano un rapporto tra
spesa di personale e spesa corrente inferiore al 30 per cento, fermi
restando i limiti previsti dalla legislazione vigente e la
salvaguardia degli equilibri di bilancio, non si applicano, nei primi
cinque anni dalla fusione, i vincoli e le limitazioni relativi alle
facoltà assunzionali e ai rapporti di lavoro a tempo determinato.
Con
il decreto del Ministero dell’interno del 21 gennaio 2015, sono
state definite, a decorrere dall’anno 2014, le modalità ed i
termini per il riparto e l’attribuzione dei contributi spettanti ai
comuni istituiti dall’anno 2014 in conseguenza di procedure di
fusione di comuni o fusione per incorporazione. In particolare, ai
suddetti enti spetta, per un periodo di dieci anni, un contributo
straordinario pari al 20 per cento dei trasferimenti erariali
attribuiti ai medesimi enti per l’anno 2010. Tale contributo viene
erogato entro il limite degli stanziamenti finanziari previsti ed in
misura non superiore, per ciascuna fusione, a 1,5 milioni di euro. L’
ampliamento del numero di enti facenti parte di un comune costituito
mediante fusione comporta la rideterminazione del contributo
straordinario originariamente attribuito.
Gli
Amministratori diminuirebbero in quanto si avrebbe solo un sindaco e
solo una giunta comunale e si potrebbero fare politiche veramente
unitarie per il territorio,senza il litigare che esiste nell'unione.E
meno male che in teoria sono tutti dello stesso partito(il Danti
no,ma ha sempre stimato Renzi,quindi dimmi con chi vai e ti dirò chi
sei....),già si scannano così,figuriamoci se non lo erano.
Tutto
questo pone senz'altro la fusione ad un livello superiore all'unione
e nonostante sia appoggiata da partiti dubbi,come il PD che sono
motivati da interessi personali e che sono riusciti ad incasinare il
tutto.Le fusioni a due San Marcello-Piteglio e
Cutigliano-Abetone,sono frutto di accordi fatti durante le elezioni
regionali,a cui anche persone che come il Sindaco di Piteglio Marmo
hanno militato nel comitato per il comune a piegarsi alle decisioni
di pochi,per “disciplina di partito”.Non che dal Partito
Democratico mi aspettassi nulla di più,ormai rinnegare i propri
ideali e quello che si è promesso agli elettori è la normalità.
Invece
come c'è chi appoggia quel pastrocchio non elettivo,quale è
l'unione dei comuni,che esiste già e non funziona?Prima di tutto
ricordiamoci che l'unione è caldeggiata principalmente da Fratelli
d'Italia(a livello locale,il consigliere regionale spinge sulla
fusione a 4,quando si dice avere le idee chiare),Rifondazione
Comunista e Toscana Stato(che manco mi ricordavo che esistesse).Se ci
fate caso sono tutti partiti piccoli a livello nazionale,
microscopici a livello locale,spesso composti da un numero di persone
che si contano sulle dita di una mano.
Ora
procediamo sempre ad una mia personale ipotesi sul perchè questi
partiti sono favorevoli all'unione.
Allora
l’unione è un ENTE NON ELETTIVO formata da piccoli comuni che sono
costretti per legge ad unirsi,il cui presidente è a rotazione un
sindaco di questi.
Un piccolo partito forse con un colpo di fortuna potrebbe prendere un piccolo comune(col comune unico sarebbe quasi impossibile)quindi in questo caso per un anno si ritroverebbe a comandare l’intera montagna.Cioè un piccolo partito rappresentativo di una piccola parte della montagna comanderebbe tutto il territorio.Fantasia?complottismo?forse sì, a pensare male si fà peccato ma spesso ci si dà purtroppo.
Un piccolo partito forse con un colpo di fortuna potrebbe prendere un piccolo comune(col comune unico sarebbe quasi impossibile)quindi in questo caso per un anno si ritroverebbe a comandare l’intera montagna.Cioè un piccolo partito rappresentativo di una piccola parte della montagna comanderebbe tutto il territorio.Fantasia?complottismo?forse sì, a pensare male si fà peccato ma spesso ci si dà purtroppo.
Anche
perché altri vantaggi non ne vedo,e anche l'ipotesi che ho fatto non
comporterebbe nessun benessere per i cittadini.
Per
tutto questo che riassumo in poche parole: vantaggi
economici,risparmi, politiche unitarie ed elettività degli
amministratori politici,sono favorevoli alla fusione dei
comuni,meglio sarebbe un unico comune per tutta la montagna,ma in
mancanza di questo,sono favorevole anche a quella a due.
Certo
è che se avverrà una di queste fusioni,si riandrà al voto ed a
quel punto dovremo pensare bene a chi dare il voto.......nessuno dei
sopra citati naturalmente!
Distinti
Saluti
Nessun commento:
Posta un commento