Abbiamo sempre sostenuto che le responsabilità di carattere politico/gestionali e quindi personali avrebbero dovuto avere particolare attenzione da parte di coloro che ritengono di amministrare la Giustizia in nome del popolo ; non traiamo particolari auspici , nel prosieguo di questa vicenda che ha privato la Montagna di benefici inimmaginabili, da questa sentenza che se da un lato ridimensiona le responsabilità di un singolo, dall'altra lascia libero spazio alla immaginazione delle responsabilità politico/gestionali di personaggi che nella Comunità Montana e con la stessa , hanno politicamente operato e sostanzialmente tratto, quanto meno, vantaggi politici e di immagine.
In buona sostanza riteniamo che la Legge non sia uguale per tutti e confermiamo il nostro impegno civile affinchè , se possibile, ci possano essere sempre meno Comunità Montane e sempre più Comunità di persone civili che si adoperano per il bene comune e non per i propri e personali interessi politici.
Continueremo civilmente a vigilare.
Graziella Cimeli
Portavoce del Comitato Recupero Ammanco
in Comunità Montana
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