Simonini:
problematiche mai risolte e in peggioramento nel recapito della posta nei Comuni montani.
Ci risiamo, e come sempre a pagare sono i cittadini delle zone periferiche, famiglie residenti in montagna e soprattutto anziani con poca dimestichezza con le nuove tecnologie, abituati a pagare le proprie scadenze con i classici bollettini arrivati per corrispondenza postale.
Un servizio, quello dei portalettere che sembra non trovare stabilità e regolarità nella consegna.
Sono ormai lontani i tempi del postino a consegna giornaliera ha dichiarato Simone Simonini "referente Provinciale di CAMBIAMO!", impegnato per la causa da anni, anche con visite a sorpresa al centro smistamento postale di Coreglia Antelminelli.
Da anni subiamo questo impoverimento del servizio nei Comuni più piccoli, con la consegna che risulta non più a giorni alterni, bensì a settimane o mesi alternati.
Al riacutizzarsi delle protesta, il servizio sembra di nuovo funzionare, per poi tornare ai ritmi classici e difficoltosi di sempre.
Le bollette, arrivano se non già scadute a ridosso della scadenza stessa, con l'utente che spesso si trova a scartare un vero e proprio pacco di posta, con molte consegne effettuate ai recapiti sbagliati.
Insomma non è capibile come non si possa stabilizzare e meglio controllare un servizio di fondamentale importanza per il nostro territorio e per tutto il paese.
Un servizio che gli utenti pagano discretamente (vedi spedizioni veloci o raccomandate), senza che poi vi sia la garanzia certa della consegna.
L'auspicio ha concluso Simonini, è che poste intervenga in maniera definitiva per garantire almeno il minimo e regolare servizio, con la speranza che i Sindaci del territorio intervengano con forza per chiedere atti concreti per sopperire a questa fondamentale mancanza.
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