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sabato 17 marzo 2018

CITTADINI AREA FIORENTINA: quo usque tandem amministratori toscani ?


CITTADINI AREA FIORENTINA
QUO USQUE TANDEM AMMINISTRATORI TOSCANI ?
 
 L'ARRESTO DI ASTALDI E IL SILENZIO

SULLA TAV
 
 Fino a quando Sindaco Nardella, Presidente del Consiglio Regionale Giani e Presidente della Regione Rossi potrete ignorare quanto è da anni di dominio pubblico, cioè che la realizzazione del sottoattraversamento AV di Firenze e della stazione Foster, è diventato impossibile, dannoso ed inutilmente oneroso per tutti?
 Fino a quando potrete rinviare la cancellazione di un'opera in luogo della quale è  urgente un vaglio attento delle alternative, assumendovi la responsabilità per esservi infilati in un incredibile pasticcio economico e giudiziario ?
 Soprattutto ora che Duccio Astaldi, Presidente della società Condotte, subentrata a Nodavia nell'esecuzione dell'opera con una manovra che non era sfuggita all'attenzione di Raffaele Cantone, è stato arrestato per sospette tangenti legate all'esecuzione dell'autostrada Siracusa-Gela ?
 Soprattutto dopo che la stessa società in grave difficoltà economica aveva presentato richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Roma.
 Soprattutto nel momento in cui il Tribunale di Messina ha chiesto di indagare su tutti gli appalti in esecuzione della stessa società, tra cui la TAV fiorentina ?
Soprattutto mentre dalle indagini sulla principale impresa di costruzioni italiana, secondo le preoccupanti parole del GIP di Messina, emerge "una spregiudicatezza criminale non comune, un radicato disprezzo per il rispetto della legge e un'organizzazione a delinquere che ha inevitabili proiezioni"
 Fino a quando amministratori toscani potrete continuare a ripararvi dietro l'alibi dei contratti firmati e delle penali per perseguire un obbiettivo, quello del Passante AV, che lo stesso Sindaco Nardella a suo tempo ha definito "un incomprensibile spreco di denaro pubblico"  e che crea solo disfunzioni e danni al sistema dei trasporti fiorentino.
 Fino a quando continuerete con le favole di un inesistente people mover, di un inverosimile hub treno/gomma e di un fantomatico secondo scavalco pur di convincere le riluttanti Ferrovie a proseguire con un'opera dalla quale si sono già parzialmente sfilate confermando S.M. Novella con transito in superficie come stazione delle frecce rosse AV a Firenze.?
 
 Intanto in attesa di risposta vi invitiamo a leggere l'articolo di Franca Selvatici su La Repubblica del 15 marzo che ricostruisce esemplarmente la vicenda.
 
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2018-03-15,                                                          FRANCA SELVATICI  LA REPUBBLICA
 

Arresto Astaldi, il gip: "Verificate tutti gli

appalti di Condotte"

Il capo della società che sta realizzando la Tav a Firenze è accusato in Sicilia di aver pagato mazzette camuffate da consulenze
L'arresto in Sicilia per corruzione di Duccio Astaldi, presidente di Condotte, ha suscitato molte preoccupazioni sulla possibilità di ripresa dei lavori per la realizzazione del tunnel dell'Alta velocità ferroviaria a Firenze. Ma l'inchiesta della procura di Messina sull'appalto di tre lotti dell'autostrada Siracusa Gela suscita preoccupazioni anche più gravi sugli effetti del sistema corruttivo sulla qualità delle opere. Dalle indagini «emerge una spregiudicatezza criminale non comune, un radicato disprezzo per il rispetto della legge e una organizzazione a delinquere che ha inevitabili proiezioni». Lo scrive il gip di Messina Salvatore Mastroeni, che perciò sollecita «una verifica, almeno di massima, su numero e tipi di appalti gestiti dai soggetti autori dei reati in corso di accertamento in un solo appalto » , quello siciliano.
Astaldi è accusato con altri di aver stanziato un milione e 650 mila euro, ricavati dagli anticipi di denaro pubblico per i lavori autostradali, per subappaltare servizi di consulenza legale e contabile alla società Pachira Partners di Milano. Società che per l'accusa è stata l'intermediaria e il paravento per il passaggio di tangenti, camuffate da consulenze, in particolare in favore dell'avvocato Antonino Gazzarra, vicepresidente dell'ente appaltante Consorzio Autostrade Siciliane. In una delle conversazioni intercettate un ingegnere di Condotte si preoccupa: «Si prendono i soldi! So soltanto che è un metodo d'azzardo. Se si viene a scoprire...». Il suo interlocutore, uno dei legali di Condotte, commenta: «Per fortuna nascondono, stai a sentirmi, l'hanno sempre fatto».
« L'hanno sempre fatto » . E' questo che suscita allarme anche per la qualità delle opere. Scrive il gip di Messina: « Tutto grave, come si analizzerà, ma una delle cose che più colpisce è la creazione di un fondo, con i soldi pubblici degli appalti, per consulenze e contatti, una riserva per tangenti e per corrompere funzionari alla luce del sole e, ancor di più, che tale fondo sia stato autorizzato dall'amministrazione pubblica come un subappalto, con un tasso di illegalità neanche facilmente immaginabile».
E aggiunge: «Alterare gare d'appalto è minare la sopravvivenza delle imprese oneste. Inserire fondi milionari per la corruzione è sottrarre il medesimo denaro alle opere e ai cittadini... Sono soldi sottratti ai lavori, sono rischio di uso di materiali scarsi e depotenziati, di controlli superficiali o di favori, di limitazioni nella realizzazione delle opere».
Il gip si preoccupa in particolare per la Sicilia, dove lungo le autostrade ci sono state frane e sono crollati ponti e viadotti. Ma la situazione non è molto più tranquilla in Toscana. Pochi giorni fa ha ceduto una piazzola della superstrada E 45, sui cui lavori gravano numerose accuse di tangenti, e sotto l'asfalto sono emersi rifiuti speciali. I predecessori di Condotte a Firenze risparmiavano sui materiali antincendio dei conci di sostegno del tunnel Tav, sulle palificazioni, sullo smaltimento dei fanghi provenienti dagli scavi. Lo ha documentato l'inchiesta della procura di Firenze, del Ros Carabinieri e della Forestale. L'avvento di Condotte avrebbe dovuto segnare una svolta anche in termini di qualità dei lavori. L'inchiesta siciliana solleva però più di un dubbio.
E' la ragione per cui il giudice di Messina invita a svolgere una verifica su tutti gli appalti dell'azienda, per «impedire che il denaro pubblico si disperda anche in tangenti e, correlativamente, per assicurare che i lavori siano realizzati correttamente, senza che... cadano viadotti dopo l'inaugurazione, che si usi materiale depotenziato, che si costruiscano al risparmio e senza controlli opere pericolose per la vita degli utenti».
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 Questo blog ha dedicato da sempre un'attenzione costante al tema del Nodo ferroviario di Firenze. Solo negli ultimi tre anni sul tema sono comparsi una trentina di articoli.
 
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