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sabato 17 marzo 2018

On. ZUCCONI (FDI) , INTERVIENE SUL FUTURO DEL CAMPO DI MARTE A LUCCA.


Comunicato Stampa


Con oltre una decina di anni di ritardo, Asl, Comune e Regione convergono sull'analisi e le proposte che ho fatto anche nella recente campagna elettorale e finalmente cominciano quanto meno a ragionare delle prospettive di recupero e riuso del grande complesso dell'ex ospedale Campo di Marte, in gran parte abbandonato e in attesa di destinazione dopo la realizzazione dell'inadeguato e insufficiente San Luca.  Un concetto deve d'ora in poi essere chiaro: priorità assoluta devono avere le giuste e trascurate esigenze della collettività lucchese per un'assistenza sanitaria pubblica adeguata, e non le mire di business della speculazione privata.

   Batti e ribatti, Asl, Comune e Regione hanno dovuto riconoscere che non c'è alcun concreto progetto per il recupero della struttura, e che i circa 24 milioni di euro che la Regione avrebbe voluto recuperare dalla cessione dell'immobile sono una chimera.
 
   Visto che ora si torna a parlare di utilizzare almeno la metà del Campo di Marte per l'assistenza socio sanitaria, occorre che Asl,  Comune e Regione ripartano da un serio censimento delle esigenze in tutti i Comuni che fanno capo all'Asl della Lucchesia (Piana e Valle del Serchio comprese) per individuare i servizi che nell'area del vecchio ospedale possono e devono trovare collocazione. Torno quindi a ricordare  la innegabile necessità di strutture per la riabilitazione, per le cure dei post operati che vengono dimessi in quattro e quattr'otto dal S. Luca per liberare letti, per le terapie dei malati oncologici (terminali e non). Altrettanto urgenti sono centri per i malati di Alzheimer, di altre malattie croniche e invalidanti e con patologie della mente. Non possiamo più lasciare sole le famiglie, penalizzando in modo particolare quelle meno abbienti che non possono permettersi l'assistenza del privato.
 
   Spazio nel campo di Marte dovrebbero poi trovare  case famiglia dignitose, non solo per gli anziani, oltre alla sistemazione di un servizio di guardia medica potenziato (e in piena sicurezza per gli operatori), utile anche per evitare il ricorso improprio al pronto soccorso.  Il Campo di Marte deve davvero diventare la moderna cittadella della salute, tanto strombazzata per anni dall'allora assessore regionale alla sanità, Enrico Rossi. Vedremo se finalmente  si organizzerà un'assistenza sanitaria pubblica decente e dignitosa, che tolga dal dramma cittadini e famiglie.
Ma i tempi non sono da stringere soltanto per la cittadella della salute. Resta irrisolto infatti il problema del recupero della parte che la Regione intende mettere a frutto. In questo campo, non sono più rimandabili scelte urbanistiche chiare. Difficile trovare in questa fase storica partner privati per interventi basati su logiche di mercato più o meno speculative. Più utile sarebbe cominciare, dopo tanti ritardi, a verificare la disponibilità di enti che garantiscono servizi pubblici e di associazioni del volontariato a trasferire nell'area Campo di Marte le loro sedi e le loro attività.

Onorevole Riccardo Zucconi

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