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giovedì 16 settembre 2021

RESCETO (MS): LA CROCE BIANCA DEDICA UN'AMBULANZA AD ADOLFO ANGELI.


In piazza della Chiesa di Resceto. Cerimonia dei volontari Croce Bianca che dedicano un’ambulanza ad Adolfo Angeli e festeggiano la “Bianca” che in tre mesi ha effettuato oltre 2200 servizi.

Toccante cerimonia in piazza della Chiesa a Resceto frazione montana del Comune di Massa. 
I volontari del centenario Istituto di pubblica assistenza “Croce Bianca” di Massa coordinati dal loro presidente Nino Mignani hanno dedicato una moderna ambulanza ad Adolfo Angeli un volontario prematuramente scomparso alcune settimane fa. 
Dunque, come dicevamo, una piccola  ma significativa cerimonia alla presenza dei figli di Angeli: Riccardo e Luca e le loro compagne e con il ringraziamento della moglie Roberta che non ha partecipato perché colta da forte emozione. 

L’iniziativa è molto riuscita anche perchè ha rappresentato un momento di forte aggregazione di tutti i residenti di questa piccola frazione e grazie ai volontari e ai dipendenti della “Croce Bianca” che hanno reso questa giornata una bella giornata nel segno dell’affetto e della riconoscenza. Quanto la “Croce Bianca” sia radicata nella collettività lo si rileva  dal  report ufficiale che riassume i servizi effettuati dalla “Croce Bianca” nel secondo trimestre 2021 che va dal primo aprile al 30 giugno: sono stati  ben 2233 un verio e proprio record! Mignani in apertura della cerimonia ha ricordato che: “ad Angeli era stata dedicata anche una giornata di prevenzione, evento nazionale, nella cava della Ditta Bordigoni Gina/ F.lli Giorgini in Loc. Piastrone – Bacino di Gioia a Casette che, come riferito, ha registrato una grande partecipazione di cavatori, loro familiari e gente semplice con un pool di specialisti di alto spessore. 
Questo moderno mezzo va ad aumentare la “flotta” della benemerita istituzione in attività ininterrottamente dal 1898 composta da 5 ambulanze, 5 macchine, 4 Doblò attrezzati per handicap. 

( Il presidente Mignani ).

“I piccoli gesti- ha detto aggiunto il presidente Nino Mignani affiancato dal vice Giorgio Matellini - possono cambiare il mondo. Oggi in un momento di polemica con il lavoro che svolgono centinaia di associazioni nel settore sanitario, che sembra diventato un problema…intitolare un’ambulanza ad una persona come Adolfo Angeli…è voler ricordare come ci siano in Toscana e in Italia centinaia di migliaia di persone che scelgono durante o alla fine del lavoro di dedicare il proprio tempo libero agli altri.. ,un mondo in cui il denaro e il successo sono troppo spesso il metro con cui si giudicano le persone.. non è facile accettare che ci sia qualcuno che “ DONI” senza pensare ad un ritorno economico come ha fatto Adolfo Angeli prematuramente scomparso che alla fine della sua vita lavorativa come camionista in Cooperativa Gioia si divideva fra la famiglia , le sue amate Apuane e la Croce Bianca. In poco tempo era divenuto insostituibile !!

Le sue indubbie capacità di autista, forgiato a far scendere i blocchi al piano, lo avevano portato ad essere importante per la Croce Bianca ma non solo! il suo carattere forte e determinato e rigoroso prima con se stesso e poi con gli altri ... aveva fatto si che avesse stabilito un bellissimo rapporto con i dipendenti e i volontari. 

(a lato Adolfo Angeli).

Dunque intitolare ad Angeli un’ambulanza era il minimo che potessimo fare per ricordare un amico di cui tutti i giorni sentiamo la mancanza. Mi preme ricordare che Adolfo era anche un provetto alpinista ed un camminatore infaticabile che amava le Apuane e la sua Tambura e nel paese di Resceto si era fatto degli amici e con uno di questi: 
Lido Baldini e la sua famiglia aveva stabilito un rapporto molto solido così come aveva legato con un nostro simpatico volontario Domenico Gentile “Ciccio” che per noi rappresenta uno dei simboli del nostro impegno.. nel sociale.. essere una scuola ma soprattutto un rifugio per chi trova nella Croce Bianca una seconda famiglia ed un modo di esprimere le proprie qualità spesso ignorate. 

Domenico Gentile “Ciccio” ).

Dunque non a caso a scoprire la scritta “ Dedicata a Adolfo Angeli” sulla nuova Ambulanza sono stati Lido e Ciccio e il luogo per questa semplice cerimonia è stato Resceto scelto per il forte legame che Adolfo aveva con quel territorio .. Resceto che si trova sotto le cime delle Apuane e dove parte la Via Vandelli che porta ai piedi della Tambura. Grazie ai volontari e ai dipendenti che hanno reso questa giornata una bella giornata nel segno dell’affetto e della riconoscenza.” 

( Lido Baldini ).

Il presidente ha colto l’occasione per ricordare che: “lo scorso anno dove tutte le attività sanitarie salvo le urgenze erano state drasticamente ridotte dalle Asl, sono stati effettuati 2500 servizi di emergenza, 5544 di urgenza. Nonostante tutto abbiamo retto. Abbiamo 12 dipendenti di cui due impiegati; 10 autisti e molti volontari oltre ai 10 ragazzi del servizio civile. Invece lo scorso ano ed anche oggi sono aumentati in modo sensibile le richieste di servizi relativi alle attività che erano impedite dal dover essere confinati nelle proprie abitazioni. E’ aumentata dunque la richiesta di assistenza domiciliare, dalle medicine, alla spesa, al recapitare indumenti all’Ospedale locale. Siamo diventati per un certo verso una specie di call-center a cui arrivavano le richieste più diverse e abbiamo dovuto riorganizzare la nostra collaudata e consolidata attività del sociale per andare incontro alle richieste". 
Mignani aggiunge che stamani i volontari presenti sono: Calevro Lorenzo, Rizzo Pinna Alessio, Andreoni Emara, Minucci Federico, Marco Bernacca, Tirdea Giorgio, Piedimonte Domenico, Della Croce Leonardo, Cucurnia Salvatore, Cirene Ruggero, Toracca Nadia, Gentile Domenico, Boni Maurizio, Calevro Michele, Giovanni Crudeli, Paola Tommasi, Orlando Boni e Giulia Desolati.


Vogliamo ringraziare – ha concluso il presidente Mignani - il pastore Dario Fialdini per averci donato il formaggio per il buffet e l’accoglienza di Loris e Rosella che ci hanno rifocillato.”

Nelle foto: il compianto volontario Adolfo Angeli e momenti della cerimonia. 

Alberto Ruffini.

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