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Come AMMP oltre ad occuparci dei mirtilli, siamo interessati(come da statuto)a tutti i problemi legati al territorio della montagna pistoiese.
Una delle problematiche che ci sono state segnalate recentemente , è quella riguardante le strade forestali.
Ormai più che di strade, dovremmo parlare di veri e propri fossi da quanto sono trascurate ,questo sta contribuendo ai danni da maltempo visti nelle scorse settimane.
Vero che in questi anni stiamo assistendo ad un cambiamento climatico ,ma tutte le frane e gli smottamenti che ci sono stati, sono dovuti anche all’incuria dovuta all’abbandono dei territori .La regione deve iniziare a fare interventi attivi su queste strade ,affinchè non diventino corsi d’acqua ,provocando danni ingenti.
Se questo non avverrà dovrebbero spiegare ai cittadini che senso ha disperdere soldi e tempo per una progettazione su come fare manutenzione della viabilità forestale e delle opere connesse.
Citiamo alcune cose menzionate dalla regione toscana : le strade forestali costituiscono infrastrutture indispensabili per poter esercitare in modo razionale e sostenibile la gestione del bosco :nei comprensori a marcata vocazione forestale dove la viabilità è carente e inadeguata, se non assente, vengono meno i presupposti per valorizzare le potenzialità dei boschi e aumentano i rischi di abbandono da parte della popolazione residente. Questa infatti rappresenta un presidio indispensabile per una maggiore tutela del territorio da danni di tipo idrogeologico ,da incendi ,fitopatie e da altri eventi che possono ridurre la multifunzionalità del bosco specie in aree più difficili come quelle collinari e montane . La presenza di una rete viaria razionale e efficiente ,compresa quella a servizio del bosco rappresenta quindi un elemento irrinunciabile per favorire lo svolgimento delle varie attività socio economiche e per garantire e migliorare i servizi alla popolazione di queste aree ecc ecc.
Questo è quello che si legge dalle relazioni e progettazioni della regione toscana. Non si vuole in alcun modo sminuire o denigrare questa istituzione,ma solo ricordare che se da un lato si parla in questo modo, poi ci si scontra con una realtà totalmente diversa : fatta di molti disagi e strade raccapriccianti agli occhi di chiunque ne percorra alcuni tratti. É oltremodo vero che come si chiede a chi opera nel bosco di essere rispettoso di tali strade ,questo non dovrebbe poi sottrarre chi deve visionare e intervenire affinchè queste opere non vengano meno. Per noi e per le generazioni future, visto che è un patrimonio di tutti che c’è stato tramandato .
Vogliamo ricordare anche che il territorio è lo specchio di una buona o cattiva gestione .Comprendiamo che questa non sia semplice e alquanto burocratica, però solo i cittadini più anziani hanno ricordi ormai sfocati di interventi concreti su tali strade. C’è chi dice che torniamo indietro alla legge Fanfani,chi non si ricorda nemmeno quella .Non si può nemmeno chiedere ai semplici privati di far manutenzione laddove a primo colpo d’occhio,guardando una cartina catastale,ci si rende conto che sarebbe impossibile unire i possessori di terreni lungo queste strade per intervenire a proprie spese.Quindi se ci sono da fare variazioni o modifiche di qualunque tipo sul regolamento regionale ne saremmo grati a nome di tutti coloro che ci hanno segnalato questi interventi da effettuare e vi possiamo assicurare che sono moltissimi.
Inoltre che è abbastanza difficile parlare di un progetto bosco,come avvenuto pochi giorni fa in consiglio comunale da San Marcello Piteglio, se non si ha piena gestione e consapevolezza del significato della parola bosco e annesse strade.
Come associazione ci attiveremo nelle prossime settimane ,affinchè la regione si attivi per sistemare le strade forestali ,per prevenire il dissesto idrogeologico derivato dall’incuria di queste.
Associazione Mirtilli Montagna Pistoiese
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