Ormai ci siamo lasciati alle spalle la prima metà settembre,e siamo a 3 mesi dalla conferenza stampa, tenutasi a Prunetta per i nuovi limiti e divieti della SP633 . Nel dettaglio il limite di velocità a 30 Km/h e il divieto di transito ai ciclisti, posti per via della strada troppo danneggiata per consentire la sicurezza percorrendola.
A oggi,abbiamo il ripristino della percorribilità di circa un chilometro di strada (tratto la colonna-bivio delle ferriere) senza per altro lavori effettuati. Qualche buca tappata col catrame, a macchia di leopardo, senza un senso ben preciso.
A questo punto si può dire senza essere smentiti che siamo di fronte all’ennesimo annuncio mancato da parte della provincia e del suo presidente.
Nella conferenza stampa di giugno si parlo di diverse strade provinciale montane , che versano in condizioni pietose. Ma solo la SP633 si disse sarebbe stata riparata a breve, ipotizzando la data di conclusione dei lavori entro fine settembre. Cosa che avrebbe comportato la rimozione del limite di velocità e la riapertura ai ciclisti, sull’intero tratto stradale.
A tutt’oggi i lavori non sono stati iniziati, e non si vede neanche la luce in fondo al tunnel.
Saremmo anche stanchi di dare addosso alla provincia, a cui vorremmo dire “ben fatto “ a lavori ultimati. Ma davanti a delle strade ancora indecenti, a danni riportati da veicoli che le percorrono, non possiamo fare altro che biasimare la provincia e continuare a chiedere il rapido ripristino del manto stradale.
Marco Poli
Cambiamo con Toti montagna p.se
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