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lunedì 26 agosto 2019

LEGA, BALDINI E PACCHINI: CASSESE FACCIA COME SALVINI, ESCA DALLE AULE DEGLI ATENEI E DELLA CONSULTA E VADA NELLE PERIFERIE DEGRADATE AD ASCOLTARE IL POPOLO VERO, NON QUELLO STAMPATO AD INCHIOSTRO SULLE COPIE DELLA COSTITUZIONE.

LEGA, BALDINI E PACCHINI

Al Premio Viareggio Repaci - ospiti, fra gli altri, Walter Veltroni ed Eugenio Scalfari - non poteva non mancare la solita critica a Matteo Salvini della sinistra ricca ed illuminata dei salotti buoni, al solito sprezzante ed infastidita verso ogni intervento o ragionamento che abbia come punto di riferimento il Popolo Italiano.
E l'attacco al nostro Segretario Federale, durissimo ed inaccettabile, viene da Sabino Cassese - uno dei soliti nomi della nomenclatura della solita "intellighenzia" cara alla sinistra colta e buona per ogni incarico e nomina che non debba passare per il vaglio elettorale - che come si legge dalla stampa lo definisce addirittura un eversivo facendo riferimento al recente intervento del leader della Lega alla Versiliana.
Così intervengono Maria Domenica Pacchini e Massimiliano Baldini, rispettivamente Commissario e Capogruppo della Lega a Viareggio.
A Sabino Cassese vorremmo suggerire di uscire, almeno qualche volta, dagli Atenei Universitari, dalle aule di "broccato" della Consulta o della Suprema Corte, dalle stanze affrescate dei Ministeri, dei grandi Enti Nazionali di Stato e dei rinomati ed infallibili Dipartimenti Scientifici per andare a visitare le periferie, i mercati, i sobborghi disagiati e degradati delle città ascoltando cosa ha da dire il Popolo Italiano, quello vero, non quello stampato a inchiostro sulle copie delle Costituzioni e dei Codici Civili, quello che soffre per i suoi diritti violati, quello che lavora ma non arriva alla fine del mese e vuole andare a votare perchè crede in Matteo Salvini che nelle piazze e nelle strade è presente tutti i giorni da anni ad ascoltare ed a capire la vita di tutti i giorni degli Italiani.
Lo faccia Prof. Cassese, "per una volta metta da parte la crema e scelga di masticare le gallette", abbandoni il linguaggio cattedratico e provi a parlare i dialetti, ci uscirà magari un pò più sgualcito nel vestito, un pò più sudato e scomposto, ma sicuramente migliore e più aderente alla realtà dei cittadini, delle famiglie e delle imprese di oggi !
L'Italia, gli Italiani non hanno bisogno di altri Governi illuminati alla Monti, quelli eterodiretti da Bruxelles, lontani mille miglia dai panettieri e dai fruttivendoli agli angoli delle vie. Già viste quelle ricette, già bocciate dalla storia e dalle urne.
E' l'ora che al Popolo Italiano sia permesso di scegliere compiutamente a chi affidare il suo governo, si chiama democrazia.
Quanto al Premio Repaci - concludono i due rappresentanti della Lega di Viareggio - dispiace che una tradizione così importante venga al solito sfruttata dalla grancassa della propaganda PD e succedanei vari per tentare di carpire qualche voto perchè a Viareggio come in Toscana sanno bene di essere ormai ai titoli di coda !

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