Di Chiara Grassini
Lo ha detto di nuovo con ironia:" Non cambiate canale perché si consumano le pile al telecomando e hanno un costo". Sono queste le parole con cui è iniziata l'intervista a cura di Claudio Sottili, domenica 11 agosto alla Versiliana di Marina di Pietrasanta. A parlare è Paolo Del Debbio, giornalista e conduttore di Dritto e Rovescio.
Si racconta ai microfoni "Incontri al Caffè" e lo fa partendo dal suo vissuto giovanile prima di arrivare al successo televisivo. Di umili origini, inizia a fare il macellaio e a consegnare il latte, poi vince un concorso all'università Cattolica di Milano nel 1977.
Entra in Fininvest in uno studio internazionale di filosofia ( Jacques Maritain). Qui si occupa di rassegne stampe dove riassume i principali fatti di cronaca.
Dal 1989 al 1993 diviene assistente di Fedele Confalonieri, un uomo colto e di grande equilibrio.
Alla domanda come si è avvicinato al mondo dei media, Paolo Del Debbio risponde tramite documentari, film e conferenze.
È nel 2001 che gli viene proposto un incarico televisivo. Inizialmente rifiuta, perché imbarazzato, poi accetta.
Il modo di parlare semplice, diretto ed esprimere liberamente ciò che pensa sono i pregi del noto conduttore.
Chi non possiede tali caratteristiche il telecomando é a portata di mano perché il pubblico non riesce a capire determinati temi se si affrontano con un linguaggio complesso.
E che dire della ricerca del lavoro? Semplice: sono stati risolti 57 casi di persone in difficoltà economica grazie soprattutto alla generosità dei telespettatori che contattano la redazione del programma per dare una mano a chi ne ha bisogno.
Come l' esempio della signora Corallina.
Nella parte conclusiva dell' incontro Sottili ha chiesto al giornalista se pensa di entrare in politica ma Del Debbio risponde: "Preferisco fare il mio lavoro. Non ci sono portato perché non so dove farla."
Entra in Fininvest in uno studio internazionale di filosofia ( Jacques Maritain). Qui si occupa di rassegne stampe dove riassume i principali fatti di cronaca.
Dal 1989 al 1993 diviene assistente di Fedele Confalonieri, un uomo colto e di grande equilibrio.
Alla domanda come si è avvicinato al mondo dei media, Paolo Del Debbio risponde tramite documentari, film e conferenze.
È nel 2001 che gli viene proposto un incarico televisivo. Inizialmente rifiuta, perché imbarazzato, poi accetta.
Il modo di parlare semplice, diretto ed esprimere liberamente ciò che pensa sono i pregi del noto conduttore.
Chi non possiede tali caratteristiche il telecomando é a portata di mano perché il pubblico non riesce a capire determinati temi se si affrontano con un linguaggio complesso.
E che dire della ricerca del lavoro? Semplice: sono stati risolti 57 casi di persone in difficoltà economica grazie soprattutto alla generosità dei telespettatori che contattano la redazione del programma per dare una mano a chi ne ha bisogno.
Come l' esempio della signora Corallina.
Nella parte conclusiva dell' incontro Sottili ha chiesto al giornalista se pensa di entrare in politica ma Del Debbio risponde: "Preferisco fare il mio lavoro. Non ci sono portato perché non so dove farla."
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