RICEVO E VOLENTIERI RIPUBBLICO:
Il progetto (sociale) della vergogna: l'autocostruzione assistita di Alisei Ong.
L'autocostruzione assistita in Italia.
Scrivo per farVi una segnalazione di un caso molto grave, una truffa ai danni di famiglie disagiate attraverso bandi pubblici di edilizia in autocostruzione assistita. La gravità sta nel fatto che, nonostante siano già circa 200 le famiglie senza casa e con debiti a 6 zeri, questi progetti potrebbero essere ancora in atto in Campania.
Con il termine autocostruzione nel campo dell'architettura si indicano le strategie per sostituire con operatori dilettanti le imprese che, in una struttura produttiva evoluta, si occupano normalmente della realizzazione dell’edificio per conto dei suoi futuri utenti. I futuri proprietari, cioè, non avendo la possibilità di accedere all'acquisto di una abitazione al normale costo di mercato, lavorano attivamente alla costruzione della propria casa, affiancati da personale specializzato, risparmiando in intesi sulla manodopera.
I progetti di autocostruzione assistita, comuni in Europa già negli anni '60, '70, vengono presentati come una soluzione concreta al disagio abitativo e alla mancanza di abitazione popolari sul nostro territorio nazionale, circa una decina di anni fa da una Ong milanese, Alisei Ong, la quale poteva all'epoca vantare una certa esperienza in questo ambito per avere realizzato nel 2001 un progetto di autocostruzione assistita in Bosnia, all'interno di un progetto finanziato dalla Commissione Europea (Echo):
http://ec.europa.eu/ enlargement/pdf/financial_ assistance/cards/cases/021_en.pdf
Nel 2002 nasce quindi il progetto "UN TETTO PER TUTTI", che nella sola regione Lombardia prevede la costruzione di 125 alloggi, nell'arco di 24 mesi circa. Contemporaneamente il progetto viene proposto in Umbria, dove nel corso dello stesso periodo si avviano 4 cantieri. Nonostante le cose non procedano proprio a gonfie vele (i cantieri che dovevano durare 18-24 mesi in realtà da subito denunciano gravi ritardi), Alisei riesce a convincere anche il Comune di Ravenna che il 19 giugno 2003 pubblica una indagine di mercato per realizzare progetti di edilizia popolare con le modalità sopra indicate, prima ancora che la Regione Emilia Romagna delinei le linee guida per progetti di questo genere. Il giorno successivo (20 giugno 2003) Alisei esprimeva già l'interesse ad essere selezionata dal Comune quale soggetto organizzatore e di supporto per il progetto. Emergono da un verbale della seduta regionale E/R, le seguenti parole dell\'Assessore alla Programmazione Territoriale, Politiche Abitative e Riqualificazione Urbana, Pier Antonio Rivola: "RIVOLA fa l'esempio del Comune di Ravenna, i cui funzionari telefonavano ogni giorno per sapere quando sarebbe uscito il bando perché avevano già una cooperativa pronta ed avevano già fatto degli incontri con le persone interessate." dal verbale della Seduta del 22 gennaio 2004.
http://bit.ly/1iyyfrW
Il risultato di questo progetto è disastroso. Su circa 15 cantieri avviati (un cantiere anche in Veneto, in provincia di Padova) solo 4 vengono terminati, ma con gravi ritardi e difetti strutturali, gli altri sono abbandonati da anni al grezzo. Nella sola Lombardia sono stati "buttati" 11,8 milioni di finanziamenti pubblici.
Nonostante tutto ciò nel 2009 in Campania si decide di proporre la stessa metodologia, nel Comune di Villaricca e di Piedimonte Matese. La regione mette a disposizione un finanziamento a fondo perduto di 850.000 €. Chi è il soggetto promotore e gestore? Alisei. I due cantieri hanno già subito diversi ritardi, blocchi, ripartenze, anche se quello di Villaricca sarebbe in fase di conclusione.
Questa l'interrogazione depositata in Senato l'8 ottobre 2013 su Alisei Ong, nella gestione dei progetti di autocostruzione, ma anche sui finanziamenti "distratti" per la gestione di progetti umanitari, a cui non è ancora stata data una risposta:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText? tipodoc=Sindisp&leg=17&id=719681
Il servizio andato in onda sul Tg3 Emilia Romagna il 20 novembre 2013 sulla vicenda del cantiere in autocostruzione di Filetto (RA):
http://bit.ly/193OBkO
Il 3 giugno scorso il Dipartimento della Cooperazione allo Sviluppo ha revocato l'idoneità alla Ong Alisei:
http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it/pdgcs/italiano/Partner/ONG/comunicazioni.html
Tuttavia se non ci sarà un'indagine approfondita il rischio è che il giochino delle scatole cinesi metta tutti al riparo e che altre famiglie vengano sfruttate come se nulla fosse mai successo.
Certi di aver ottenuto la Vostra attenzione, Vi ringrazio e porgo cordiali saluti.
Matteo Mattioli -
vice presidente cooperativa di autocostruttori Mani Unite di Ravenna.
Nessun commento:
Posta un commento