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BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

giovedì 31 marzo 2022

SERAVEZZA: Sabato 2 aprile, torna il Blue Day anche a Riomagno.


SERAVEZZA - Dopo due anni di arresto forzato causa Covid-19, torna anche a Riomagno il Blue Day, giornata internazionale per l'autismo. Il borgo del comune di Seravezza è da anni centro pulsante di attività culturali, eventi fotografici ed artistici che richiamano migliaia di visitatori.


Sabato 2 aprile è la giornata speciale dedicata alla sensibilizzazione sul tema dell'autismo e Riomagno si tinge di blu all'interno di una serie di iniziative in programma a Seravezza nel corso dell'intera giornata. Dalle 21 il campanile di San Giovanni, le vie del borgo ed anche la vicina cascata del fiume Serra diventeranno blu ed il colore sarà messo in risalto dal fatto che verrà spenta la pubblica illuminazione.

Come sempre all'evento è invitata l'Associazione Autismo Apuana Onlus che sarà presente con una rappresentanza anche di ragazzi con le loro famiglie i quali saranno accolti con una performance estemporanea a sorpresa preparata dagli abitanti di Riomagno. 
E c'è chi ha esaltato il parallelo tra l'effetto ottico dei luoghi così illuminati, che sembrano sospesi all'interno di una bolla blu, i quali evocano proprio il concetto di chi vive con una malattia che sembra creare una bolla, di isolamento ma anche di non comprensione, attorno a chi ne è affetto. 
Conoscere e capire l'autismo è il primo passo per "bucare" questa bolla ed eliminare barriere, distanze e preconcetti. 


Francesco Speroni.

LUCCA: Enrico Cesari lascia la LEGA. (Comunicato integrale).


Alla cortese attenzione.
- Segreteria Federale della Lega (Milano)
- Segreteria Nazionale della LEGA (Toscana - Firenze p.c. Commissario Nazionale Lolini)
- Segreteria Provinciale Lega di Lucca

LETTERA  DI  DIMISSIONI

Il sottoscritto Enrico Cesari militante della LEGA nella sezione di Lucca                     
rassegna le sue dimissioni dal movimento.

In un momento storico come questo, dopo il COVID19, pure la guerra, i cittadini hanno bisogno di risposte veloci, programmi innovativi ed invece ci troviamo a due mesi dalle elezioni comunali senza che ci sia uno straccio di programma. Naturalmente nessuna consultazione con la base su chi proporre (cosa che andava fatta mesi fa oramai).

Onestamente il problema è tutto il centrodestra sempre più una nuova Democrazia Cristiana dove prima di parlare e proporre bisogna sempre più accontentare troppa gente. Adesso il sistema si è incancrenito e non riesce più nemmeno l’ABC della politica. Cinque anni che propongo idee e di radicarsi sul territorio, parole al vento.

Due mesi passano veloci, Lucca meritava di meglio.
Sarà una brutta ‘musata’!
E non sarà certo fatta col mio nome!
  
Distinti Saluti
Enrico Cesari
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mercoledì 30 marzo 2022

MASSA-CARRARA: Tornano le uova di Pasqua AIL, qui trovate luoghi e date.


Dal primo al 3 aprile in tutta la provincia apuana tornano le uova pasquali dell’Ail per borse di studio anche per medici.

Dal primo al 3 aprile in tutta la provincia apuana tornano le uova pasquali dell’Ail  l’Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma ODV della sezione provinciale di Massa-Carrara,
“Da oltre 20 anni – dice il presidente della Sezione Provinciale di Massa-Carrara Dr. Ezio Szorenyi  peraltro noto nefrologo ed internista nonché tossicologo -   è impegnata da oltre vent'anni, nelle campagne nazionali: “Ogni malato di leucemia ha la sua  buona stella: Stelle di Natale”  e “Ogni uovo custodisce un sogno, aiutaci a realizzarlo: Uova di Pasqua”, per promuovere e sostenere la ricerca scientifica e nella realizzazione condivisa di progetti ed eventi al fine di sensibilizzare il territorio alla cultura della solidarietà, del volontariato e del “dono”.


Scegliendo un uovo ci si mette a fianco delle persone che combattono contro queste malattie e ai loro familiari per contribuire a vincere questa malattia:  una malattia non può e non deve interrompere una vita.  Dentro un Uovo di Pasqua AIL  - aggiunge il presidente - c’è molto di più di una semplice sorpresa, c’è il sostegno alla Ricerca e ad oltre 205 studi scientifici ogni anno, il finanziamento di borse studio per giovani ricercatori e di 115 Centri Ematologici in tutta Italia. 
Ci sono i sogni di migliaia di pazienti che tu puoi aiutarci a realizzare. 
Ma per salvare la Ricerca abbiamo bisogno del tuo aiuto: scegliendo le Uova di Pasqua AIL ci aiuterai a sostenere la ricerca scientifica e a portare aiuto a tanti pazienti che oggi, durante la pandemia, hanno ancora più bisogno di te. Se oggi il 70% dei malati affetti da un tumore del sangue guarisce o cronicizza la malattia, è grazie agli oltre 50 anni di lavoro di AIL e al tuo sostegno. 
Ma c’è ancora molto da fare per costruire il futuro dei pazienti e delle loro famiglie. 
Continua a stare al nostro fianco per poter dire insieme: #maipiùsognispezzati.

Il dr, Ezio Szorenyi illustra le attività finanziate dall’Ail apuana per il corrente anno e per il prossimo: “supporto collaborativo all’U.O. di Oncoematologia del NOA (Nuovo Ospedale Apuano) della provincia di Massa Carrara; sostegno alle case AIL  che ospitano i pazienti, e le loro famiglie, in cura presso gli stessi ospedali; assistenza sociale ed economica per la cura delle malattie ematologiche; supporto al Gruppo di Ricerca GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto) – Roma. Fondatore:  Prof. Franco Mandelli; borsa di studio “Marida Dazzi” a favore degli Istituti Scolastici della Scuola Secondaria di 2° grado della provincia; borsa di studio per personali specialistico a supporto del DH Onco-ematologico del Centro Polispecialistico Monterosso di Carrara; Integrazione attività di segreteria, con un operatore a tempo indeterminato, dipendente AIL, presso il front-office del DH Onco-ematologico del Centro Polispecialistico Monterosso di Carrara, con i seguenti compiti: accoglienza alle persone in terapia, registrazione appuntamenti e risposte telefoniche, predisposizione cartelle cliniche per visite; ma soprattutto: contratto a tempo determinato per medico ematologo presso il DH Onco-ematologico del Centro Polispecialistico Monterosso di Carrara, come prestazioni integrative e supporto psicologico su progetti mirati.” Ed ancora: “Il dono dell’amore, scultura per l’Ospedale delle Apuane concorso borsa di studio rivolto agli studenti del corso figurativo del Liceo Artistico “F. Palma” di Massa. 
Il tema  vuole essere promotore di sensibilizzazione verso le problematiche della donazione e di quegli atti amorevoli in condizioni di sofferenza causati da stati di malattia. 
Gli allievi individualmente o in gruppo, hanno realizzato  bozzetti, disegni progettuali e bozzetti tridimensionali. Nel mese di aprile/maggio 2022, verrà allestita una mostra degli elaborati, presso gli spazi individuati all'interno della struttura ospedaliera.  
Una commissione di esperti in materia, con il contributo del personale sanitario, dei pazienti del NOA e dei loro familiari, valuterà il  bozzetto più meritevole che verrà poi trasformato in un opera in marmo  da parte del laboratorio artistico del marmo  “Mosti Art Sculpture di Massa”. 
L'opera in marmo sarà poi collocata al NOA.”  Il presidente conclude  “una piccola parte dell'acquisto dell'uovo sarà devoluto all'assistenza dei pazienti ematologici ucraini, soprattutto bambini. 

per la manifestazione Nazionale “OGNI UOVO CUSTODISCE UN SOGNO, AIUTACI A REALIZZARLO: UOVA DI PASQUA 2022”, i nostri volontari saranno presenti nelle seguenti piazze della Provincia di Massa-Carrara: 
VIA PORTA FABBRICA – MASSA
Venerdì 1 – Sabato 2 – Domenica 3 Aprile  – tutto il giorno;
PARROCCHIA “SERVI DI MARIA” Via Zini – MARINA DI MASSA 
Domenica 3 Aprile – al mattino; 
PARROCCHIA “SACRA FAMIGLIA” Piazza Menconi – MARINA DI CARRARA:
Domenica 3 Aprile – al mattino; 
PARROCCHIA “SAN GIUSEPPE VECCHIO” Via Pisa – MARINA DI MASSA:
Domenica  3 Aprile  - al mattino; 
PIAZZA DELLA REPUBBLICA – PONTREMOLI: 
Sabato 2 e  Dicembre 3 Aprile –  tutto il giorno; 
PIAZZA ROMA – BAGNONE  
Sabato 2 e Domenica 3 Aprile – tutto il giorno; 
PIAZZA MEDICEA  – FIVIZZANO;  
Sabato 2 e Domenica 3 Aprile  – tutto il giorno; 
MERCATO SETTIMANALE PIAZZA BETTINO CRAXI  – AULLA  
Sabato 2 Aprile – al mattino. 

Dunque aiutateci ad aiutare, Grazie ancora”-

Nelle foto: un uovo custodisce un sogno; il dr Szorenyi al centro

Alberto Ruffini.

martedì 29 marzo 2022

I CRIO-VULCANI DI PLUTONE. by JHUAPL & SwRI - per INSA.

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Aggiornato il 30/03/2022

I CRIO-VULCANI DI PLUTONE

I giganteschi vulcani di ghiaccio di Plutone potrebbero essersi formati da molteplici eventi di eruzione.

Gli scienziati del team della missione New Horizons della NASA hanno determinato che più episodi di criovulcanismo potrebbero aver creato alcuni tipi di strutture di superficie su Plutone, dissimili da quelle che si vedono da altre parti nel sistema solare. 
Il materiale espulso da sotto la superficie di questo pianeta distante e ghiacciato potrebbe aver creato una regione di grandi cupole e alture fiancheggiate da colline, tumuli e depressioni. 

La superficie e le foschie atmosferiche di Plutone sono mostrate qui in scala di grigi, con un'interpretazione artistica di come i processi vulcanici passati potrebbero aver operato sovrapposta in blu. Credito: NASA/Laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University/SwRI/Isaac Herrera/Kelsi Singer ).

"Le particolari strutture che abbiamo studiato sono uniche per Plutone, almeno finora", ha affermato Kelsi Singer, vice scienziato del progetto New Horizons del Southwest Research Institute, Boulder, Colorado, e autore principale dell'articolo pubblicato su Nature Communications. "Invece dell'erosione o di altri processi geologici, l'attività criovulcanica sembra aver estruso grandi quantità di materiale sull'esterno di Plutone e fatto riemergere un'intera regione nell'emisfero che New Horizons ha visto da vicino".

Il team di Singer ha analizzato la geomorfologia e la composizione di un'area situata a sud-ovest del luminoso e ghiacciato "cuore" di Plutone, lo Sputnik Planitia. La regione criovulcanica contiene più grandi cupole, che vanno da 1 a 7 chilometri di altezza e da 30 a 100 o più chilometri di larghezza, che a volte si fondono per formare strutture più complesse (vedi sotto). Colline, tumuli e depressioni interconnessi irregolari, chiamati terreno collinare, coprono i lati e le sommità di molte delle strutture più grandi. Pochi o nessun cratere esistono in quest'area, indicando che è geologicamente giovane. 
Le strutture più grandi della regione rivaleggiano con il vulcano Mauna Loa alle Hawaii.


Anche con l'aggiunta di ammoniaca e altri componenti antigelo per abbassare la temperatura di fusione dei ghiacci d'acqua le temperature estremamente basse e le pressioni atmosferiche su Plutone congelano rapidamente l'acqua liquida sulla sua superficie.
Poiché si tratta di terreni geologici giovani, e per crearli erano necessarie grandi quantità di materiale, è possibile che la struttura interna di Plutone abbia mantenuto il suo calore in un passato relativamente recente, consentendo il deposito sulla superficie di materiali ricchi di acqua e ghiaccio. 
Flussi criovulcanici in grado di creare le grandi strutture potrebbero essersi verificati se il materiale avesse una consistenza simile a un dentifricio, si fosse comportato in qualche modo come i ghiacciai di ghiaccio solido scorrono sulla Terra o avesse un guscio o una calotta congelata con materiale che era ancora in grado di scorrere al di sotto.

Secondo il team, sono improbabili altri processi geologici considerati per creare le caratteristiche. 
Ad esempio, l'area presenta variazioni significative negli alti e bassi del terreno che non potrebbero essere state create dall'erosione. 
Il team di Singer, inoltre, non ha visto prove di un'estesa erosione glaciale o di sublimazione nel terreno collinare che circonda le strutture più grandi.
"Uno dei vantaggi dell'esplorazione di nuovi posti nel sistema solare è che troviamo cose che non ci aspettavamo", ha affermato Singer. "Questi giganteschi criovulcani dall'aspetto strano osservati da New Horizons sono un ottimo esempio di come stiamo ampliando la nostra conoscenza dei processi vulcanici e dell'attività geologica sui mondi ghiacciati".

Coleman Mons è stata la chiave per comprendere questa regione perché potrebbe essere una delle cupole vulcaniche formate più di recente. Ride Rupes è una delle scogliere più alte e lunghe di Plutone e indica che potrebbero esserci profonde faglie nell'area che potrebbero consentire alla criolava di risalire dal sottosuolo ).

Le immagini ottenute nel 2015 dalla navicella spaziale New Horizons hanno rivelato diverse caratteristiche geologiche che popolano Plutone, comprese montagne, valli, pianure e ghiacciai. 
Erano particolarmente intriganti perché ci si aspettava che le temperature gelide alla distanza di Plutone avrebbero prodotto un mondo ghiacciato e geologicamente inattivo.

"Questo lavoro appena pubblicato è davvero una pietra miliare, mostrando ancora una volta quanta personalità geologica abbia Plutone per un pianeta così piccolo e come sia stato incredibilmente attivo per lunghi periodi", ha affermato il ricercatore principale di New Horizons Alan Stern, del Southwest Research Institute. "Anche anni dopo il sorvolo, questi nuovi risultati di Singer e colleghi mostrano che c'è molto di più da imparare sulle meraviglie di Plutone di quanto immaginassimo prima che fosse esplorato da vicino".
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A cura di Andreotti Roberto.


giovedì 24 marzo 2022

VACCINI & COVID19, FRANCESCO SPERONI INTERVISTA IL Dr. RICCARDO IAPOCE

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"Il vaccino è sicuro e rappresenta l'arma fondamentale per sconfiggere il Covid 19"

Con la nuova tecnologia RNA gli scienziati sperano di poter finalmente arrivare anche ad un vaccino contro l'HIV. 
Tra coloro che non si vogliono vaccinare contro il Covid 19 ci sono posizioni e argomentazioni diverse: alcune possono apparire ragionevoli, mentre altre sembrano scaturire da oscuri teoremi fantascientifico-complottisti. 
Per Capitan Futuro, Francesco Speroni intervista il Dr. Riccardo Iapoce, infettivologo, nato ad Ancona nel 1960, attualmente direttore dell'Unità Ospedaliera Malattie Infettive dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cisanello (Pisa), una struttura che rappresenta un'eccellenza italiana nel campo della cura e della ricerca medica.
Il professor Iapoce ha sperimentato il Covid 19 sulla sua pelle, infettandosi nel marzo del 2020 mentre assisteva i primi pazienti colpiti dal virus. Si è curato nella stessa struttura dove lavora. Con lui cerchiamo di affrontare le obiezioni più usate non solo dai no-vax ma anche da coloro che non sono prevenuti nei confronti dei vaccini in generale, ma lo sono verso il vaccino anti Covid 19. 

Dottor Riccardo Iapoce, qual è la differenza più significativa tra i due anni di pandemia trascorsi, il 2020 ed il 2021?
Nel 2020 l’unico modo di contenere il contagio è stato quello dell’isolamento, nel 2021 si sono resi disponibili vaccini e terapie antivirali e ciò ha consentito di ridurre in parte le misure di isolamento e di ritornare ad una parvenza di vita normale. Nella fase attuale la situazione sta migliorando, ma dovremo fare i conti con il Covid 19 ancora a lungo. 

In questi anni, durante lo svolgimento del suo lavoro di specialista in malattie infettive, ha incontrato molti no-vax? 
Ho avuto più volte occasione di parlare con persone dubbiose, titubanti o contrarie al vaccino. Per alcune di esse, gli indecisi, le perplessità erano dovute ad una mancanza di informazione e il colloquio era importante per chiarire i dubbi. Per i contrari in modo assoluto e fideistico invece il tempo a loro dedicato è stato del tutto inutile: qualsiasi argomento razionale non è in grado di scalfire convinzioni irragionevoli, prive di basi scientifiche o addirittura relative a complotti internazionali o fantomatiche dittature sanitarie. Come la storia della Medicina ci insegna, una delle armi fondamentali per sconfiggere le infezioni endemiche gravi, è quella dei vaccini. È stato così per il Vaiolo, la Poliomielite, la Difterite. Per questo mi risulta difficilmente comprensibile questa diffidenza manifestata da una parte delle persone verso questa importante misura di prevenzione.

Cosa risponde a questa obiezione: "Ho fatto le prime due dosi, ma non farò la terza perché annichilisce il sistema immunitario e mi fa prendere il Covid 19 o altre malattie infettive" 
Gli attuali vaccini, per ovvi motivi, hanno avuto una procedura di sperimentazione accelerata e pertanto non abbiamo ancora dati certi sulla durata della loro efficacia e sulla tempistica delle dosi successive a quelle iniziali. Nei mesi scorsi si è visto che dopo le prime due dosi, nel tempo, il livello degli anticorpi neutralizzanti contro il virus si riduceva e ciò ha reso indicata la terza dose. Dalle valutazioni in corso sapremo se e quando sarà necessaria una eventuale dose successiva. Ciò non deve meravigliare: molti vaccini in uso da anni (ad esempio per tetano, meningite, poliomielite) necessitano di dosi successive di richiamo.

"Mi vaccinerei, ma ho saputo che tante persone sono state male o addirittura sono morte in conseguenza degli effetti collaterali del vaccino. Ho paura possa accadere anche a me"
I vaccini per il Covid 19 attualmente in uso in Italia (Pfizer e Moderna) sono vaccini molto sicuri, gli effetti collaterali più frequenti, che comunque non  si verificano nella maggior parte dei casi, sono gli stessi di altri vaccini come ad esempio quello antinfluenzale: indolenzimento nel punto di inoculo, febbricola, dolori muscolari, molto raramente reazioni allergiche trattabili. È vero che vi sono stati dei casi di morte correlati al vaccino: sono stati causati prevalentemente da trombosi che anno fatto seguito per lo più al vaccino Astra-Zeneca, che per tale motivo non viene più utilizzato. Complessivamente i decessi sono stati 22 su oltre 133 milioni di dosi di vaccino effettuate. Il rischio di morire a causa del virus è molto più elevato. In medicina come in altri contesti è inevitabile ragionare in termini di probabilità statistiche: anche l’aspirina, in decenni di utilizzo, ha raramente causato decessi  per emorragia gastrica, ma nessuno si sognerebbe di non utilizzarla più per tale motivo. 

"Non mi vaccino perché per farlo sono costretto a firmare un foglio nel quale dichiaro di assumermi tutta la responsabilità in caso di reazione avversa più o meno grave o fatale, a medio e lungo termine" 
Come per altre procedure mediche, prima del vaccino è prevista la firma di un consenso informato, in cui il soggetto dichiara di aver  fornito correttamente le informazioni mediche richieste e di accettare la somministrazione del vaccino. Non è una liberatoria che esonera il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) dalle responsabilità previste per legge.

"Non mi vaccino perché non so cosa mi iniettano nel corpo"
Quando i virus ci infettano, introducono nel nostro organismo il loro genoma completo, costituito da DNA o da RNA, che induce le nostre cellule a produrre le proteine necessarie alla loro replica. I vaccini ad RNA attualmente in uso contengono solo una piccola parte dell’RNA virale, in grado di fornirci l’informazione necessaria a riconoscere la proteina spike, ciò permette al nostro sistema immunitario di produrre in anticipo le difese necessarie a bloccare l’ingresso del virus nelle nostre cellule. 

"Non mi vaccino perché quello non è un vaccino ma un siero sperimentale ed io non sono disposto a fare da cavia"
Anche se i tempi di sperimentazione dei vaccini anti Covid 19 sono stati per ovvi motivi accelerati e tali vaccini sono stati i primi ad utilizzare la tecnologia dell’RNA, questa era in studio da tempo e si era già mostrata promettente. Gli studi effettuati prima dell’autorizzazione all’utilizzo dei vaccini anti Covid 19, hanno rispettato tutte le fasi previste per validarne la sicurezza e l’efficacia ed hanno coinvolto decine di migliaia di soggetti. Pertanto non si può considerare un trattamento "sperimentale".  A riprova della validità della tecnologia dei vaccini ad RNA, sono in corso studi con tale metodica per ottenere un vaccino efficace per il virus dell’AIDS, obbiettivo che non è stato ad oggi raggiunto con i vaccini tradizionali.

"Non mi vaccino perché i vaccinati si ammalano, finiscono intubati e muoiono lo stesso, quindi il vaccino non funziona"
Il vaccino fornisce un’ottima protezione, riducendo in modo sostanziale il rischio di polmonite grave e di morte. Un soggetto non vaccinato, a parità di altre condizioni, ha un rischio venti volte maggiore di morte, rispetto a un vaccinato. Purtroppo il vaccino non offre una protezione assoluta contro l’infezione, soprattutto per le nuove varianti, ma i soggetti vaccinati hanno comunque manifestazioni cliniche più lievi e di breve durata. Come per qualsiasi  trattamento medico l’efficacia non è assoluta: esistono anche casi di polmonite grave in vaccinati, ma questi sono molto più rari rispetto ai non vaccinati e solitamente riguardano pazienti con patologie che riducono la risposta al vaccino.

"Non mi vaccino perché mi ha molto insospettito il fatto che siano state proibite o comunque bistrattate le terapie domiciliari, somministrabili dai medici di base, o i trattamenti come quello con gli anticorpi monoclonali, i quali si sono rivelati efficaci specie se messi in pratica subito, ai primi sintomi del Coronavirus. Il sospetto è che si sia volutamente data la corsia preferenziale al vaccino per ragioni che non comprendo"
Alcuni farmaci che erano stati inizialmente utilizzati perché sembravano avere una qualche efficacia (Idrossiclorochina, Azitromicina, antivirali per l’HIV ed altri) in studi successivi sono risultati inutili ed in alcuni casi dannosi. L’infezione da Covid 19 ha una espressione clinica molto variabile: da casi lievi o asintomatici a forme gravi. A domicilio possono essere gestiti la maggior parte dei pazienti con manifestazioni lievi, per i quali è necessario solo un trattamento sintomatico. Nei casi di maggior gravità con polmonite invece è indispensabile il ricovero in ospedale. Alcuni pazienti con fattori di rischio per la progressione a forme gravi, possono ricevere gli anticorpi monoclonali o farmaci antivirali, che comunque richiedono una valutazione e somministrazione ospedaliera. Bisogna però considerare che i tempi di utilizzo di tali terapie sono molto stretti, che per quanto riguarda gli anticorpi monoclonali il numero di dosi disponibili è limitato e che i farmaci antivirali offrono una protezione aggiuntiva per casi fragili vaccinati, ma  non raggiungono comunque l’efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di morte. 

"Non mi vaccino perché secondo me il Covid 19 non è così letale. I morti ci sono certamente stati ma soprattutto tra persone molto avanti con l'età e/o affette da altre gravi patologie. Non sono mai state fatte autopsie e questo ha ingigantito a dismisura la paura verso una normale influenza"
È vero che i casi gravi e mortali sono più frequenti nelle fasce di età più avanzate, ma vi sono stati ricoveri in terapia intensiva e decessi anche in pazienti giovani e adulti. Ricordo il caso di un trentenne senza patologie croniche, morto a Pisa in terapia intensiva nel marzo del 2020. Per quanto riguarda le autopsie, non è vero che non siano state fatte: soprattutto durante la prima fase della pandemia sono state eseguite molte autopsie che ci hanno permesso di conoscere e studiare i meccanismi con i quali il virus danneggia sia i polmoni che altri organi. 

"Non mi vaccino perché il Covid 19 non è una reale emergenza medico-sanitaria, quanto piuttosto un'emergenza del Sistema Sanitario Nazionale, dissestato e privo di un adeguato potenziale d'accoglienza"
Negare che la pandemia sia stata una emergenza significa non avere la percezione della realtà. Il SSN, nonostante le croniche carenze ed anni di risorse limitate, anche grazie al sacrificio ed all’impegno di molti operatori, è riuscito a gestire la situazione. I risultati sono stati buoni, anche a confronto con altri paesi europei dotati di un servizio sanitario pubblico più finanziato e sono stati addirittura migliori rispetto a paesi con un sistema sanitario di tipo privato. In conclusione dobbiamo voler bene al Servizio Sanitario Nazionale.

"Non mi vaccino perché se quella fosse davvero la soluzione l'avrebbero resa obbligatoria sin da subito"
Personalmente penso che l’obbligo vaccinale sarebbe stata una misura adeguata al contesto. Le misure adottate hanno tenuto conto di aspetti politici.

"Non mi vaccino finché non saprò i dati reali del tasso di mortalità sulle persone infette da Covid 19"

Il tasso di mortalità risente del numero delle infezioni complessive  che viene documentato. Due anni fa le infezioni lievi erano sottostimate e la mortalità risultava più elevata. Oggi, con un elevato numero di tamponi effettuato la percentuale dei decessi sul totale è inferiore. Voglio però ricordare che in Italia in due anni vi sono stati oltre 140.000 morti per Covid. Se non è una emergenza sanitaria questa?


"Non mi vaccino perché i gli esperti e i virologi che parlano in Tv si contraddicono e litigano tra loro. Questo mi disorienta e non so più a chi dar ragione"

La quasi totalità degli “addetti ai lavori” intervistata in questi anni, ha avuto posizioni coerenti e condivise. Qualcuno può aver fatto affermazioni fuori dal coro, anche per volontà di protagonismo. Vi sono poi sedicenti esperti intervistati più per esigenze di spettacolo e per creare dibattito che per fare informazione.

"Non mi vaccino perché il mio medico mi ha consigliato di non farlo e di aspettare che escano nuovi vaccini più sicuri"

Questa è una nota dolente: alcuni medici hanno sconsigliato il vaccino a pazienti con patologie croniche. Non si sono voluti assumere la responsabilità di inverosimili e indefinite controindicazioni, esponendo i loro pazienti al rischio concreto e reale di infezione grave. Nella quasi totalità i motivi addotti per non vaccinarsi sono invece elementi di fragilità che rendono il vaccino ancora più utile. È probabile che in un futuro prossimo avremo vaccini migliori, ma i vaccini attuali sono già validi e sicuri e sono lo strumento fondamentale per ridurre la circolazione del virus, proteggerci dal  rischio di malattia grave e permetterci di ritornare alla precedente quotidianità. E devono essere utilizzati ora!

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Nel ringraziare il professor Riccardo Iapoce per il tempo che ci ha dedicato, voglio ricordare che ci sarebbe un'ultima obiezione mossa dal variegato mondo no-vax, questa:

"Non mi vaccino perché il Covid 19 è solo una copertura creata per nascondere il piano del Nuovo Ordine Mondale che consiste nell'eliminare oltre la metà della popolazione terrestre. Il Nuovo Ordine Mondiale ritiene che il nostro pianeta non possa permettersi 7 miliardi di bocche da sfamare - numero peraltro in costante crescita - per cui diventa necessario un "Grande Reset". Chi si fa iniettare quel siero è destinato ad ammalarsi e morire nel giro di pochi anni: la selezione avverrà in base al fatto che solo i più sani e i più geneticamente forti si salveranno. I sopravvissuti potranno ricostruire il mondo del futuro che sarà a loro disposizione come una nuova Terra Promessa. Covid 19 è la più terribile e colossale operazione di Eugenetica della storia dell'umanità. Tutto questo è vero perché l'ho letto su internet!".

È del tutto ovvio che un'obiezione del genere non possa essere seriamente sottoposta all'analisi di un infettivologo; forse una risposta potrebbe darcela uno scrittore di romanzi di fantascienza oppure, volendo proprio restare in campo medico, uno psichiatra.

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di Francesco Speroni.


mercoledì 23 marzo 2022

MASSA: La scuola SAN FILIPPO NERI ha commemorato MARIO LODI.


A cento anni dalla nascita di Mario Lodi che ha dedicato tutta la sua vita ai diritti dei bambini perché avessero la migliore scuola possibile

Grande evento effettuato  nell’ampio cortile della scuola Scuola “San Filippo Neri” di Massa i meglio noti Fratelli delle Scuole Cristiane  in onore di Mario Lodi, maestro, pedagogista e scrittore italiano che “ha dedicato tutta la sua vita ai diritti dei bambini perché avessero la migliore scuola possibile”,  (motivazione  del Premio Unicef ricevuto nel 2005). Oltre 150 tra alunne e  alunni di viale Chiesa questa volta hanno acceso telecamere e microfoni per osannare il maestro, protagonista della pedagogia italiana, a cento anni dalla sua nascita avvenuta a Piadena in provincia di Cremona il 17 febbraio 1922. Lo hanno celebrato  come un amico che ha contribuito fortemente a variare il clima impregnato di autoritarismo e di imparaticcio che dominava nella scuola italiana nel secondo dopoguerra. In genere, oggi, la scuola assicura ai piccoli un clima di dialogo, di partecipazione e la presenza di laboratori attivi e operativi. Chi attinge acqua da un pozzo non sempre pensa a chi l’ha scavato, il pozzo. È bene conoscere e apprezzare  chi nel passato ha spinto alunni e insegnanti a “diventare protagonisti attivi e non solo serbatoi passivi di nozioni astratte” riappropriandosi della metodologia con la quale sono cresciuti nei primi sei anni di vita.“
Il bambino impara giocando da quando nasce – scrive il maestro di Piadena. I suoi strumenti sono i sensi e la mente. Con i primi raccoglie i dati della realtà: i rumori, le forme, il tepore del seno materno, il sapore del latte, gli odori della casa, i colori, le voci. Con la mente confronta, riflette, ricorda. Il suo metodo è corretto perché raccoglie dati, li confronta, li seleziona, formula ipotesi, le verifica, ricava sintesi. Restituiamo ai bambini la possibilità e il piacere di scoprire – giocando – concetti scientifici e abilità tecniche...” come ampliamente illustrato in Cominciare dal bambino (1977) e Guida al mestiere di maestro (1982).I giovanissimi studenti della scuola  massese, meglio conosciuta dei Fratelli Cristiani, hanno apprezzato la lezione. Si sono cimentati nel rappresentare con entusiasmo e creatività alcuni dei capolavori composti dal maestro e dai suoi alunni di un tempo.
La classe Prima – tutor fratel Alberto Castellani – ha letto a tutti, con emozionante soddisfazione, La Nuvola (favola sull’avarizia umana tratta da Il principio di un mondo nuovo), dopo averla trascritta su un librone dalle pagine coloratissime poggiato su un vistoso leggio. La maestra Tiziana Tenace con la classe Seconda ha animato il capitolo dodicesimo intitolato La Guerra dell’opera più famosa di Mario Lodi, Cipì, romanzo educativo scritto insieme agli alunni, ormai un classico della letteratura per l’infanzia. Al termine della guerra, gli uccelli escono dai loro rifugi domandandosi chi avesse vinto. Nessuno,  è la risposta. E allora perché la fanno? 
È la domanda senza risposta che è risuonata nel cuore dei giovanissimi spettatori.
La Terza della maestra Rachele Fangano ha presentato Bandiera, un libro semplice ma accattivante che sa catturare l’interesse dei piccoli presentando con dolcezza e in un linguaggio poetico, la Natura.
È toccato alla classe Quarta della maestra Chiara Giuntoni cantando Nel blu dipinto di blu di Modugno, farsi un viaggio fantastico a bordo de La Mongolfiera, altro classico di Mario Lodi, sospinti dal desiderio di scoprire il mondo, animati da un forte senso di avventura e d’indipendenza dai genitori. La maestra Elisabetta Ferrante con gli alunni di Quinta ha trascritto in forma teatrale Il racconto La Vittoria Alata, tratto da Il principio di un mondo nuovo. “La Vittoria Alata attende ancora sulle alte cime la grande notizia che gli uomini hanno bandito le armi e scelto la pace. Quel giorno la Vittoria Alata tornerà fra gli uomini e farà festa perché la vittoria contro la guerra è l’unica vera vittoria...”, come ribadito dalla canzone Imagine, forse la canzone più conosciuta e amata di John Lennon, brano diventato nel tempo un vero e proprio inno di speranza, eseguito dalla classe insieme alla giovane platea.


Tutte le bambine e i bambini della scuola hanno aperto la manifestazione con la canzone Semina la pace del Gen Rosso, complesso vocale e strumentale scaturito dalla mente e dal cuore di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolarini; quindi è stata la volta di Paura dell’interrogazione?  di Carlo Maria Arosio con Chiara, Riccarda e tutti i bambini del Piccolo Coro Ambrogino d’Oro e in chiusura è stata eseguita Come i pesci gli elefanti e le tigri del Piccolo Coro dell'Antoniano, canzone scritta da Tommaso Paradiso, un inno all’operosità silenziosa – Andiamo avanti senza fare rumore dice tra l’altro il testo -  un omaggio a Mario Lodi, insegnante, ricercatore, “innovatore di un insegnamento per una scuola democratica, inclusiva, solidale”.
La coordinatrice didattica Elisa Calanchi, oltre ad elogiare  i docenti e gli alunni per il lavoro di ricerca svolto,  ha tenuto a sottolineare il segreto della bontà della proposta educativa del maestro Lodi: “Questi bambini non hanno un libro di testo. Hanno però un libro più interessante, più ampio, sempre vivo, in continua evoluzione. Ed è il libro del mondo che li circonda, la natura, il lavoro degli uomini, le loro famiglie, i compagni di classe. E poi la strada e tutto quello che vive concretamente intorno a loro”. È qui la novità dell’impostazione pedagogica alternativa alla scuola trasmissiva di nozioni e del libro di testo fine a se stesso: il testo libero prodotto dal bambino, il calcolo “vivente” perché legato alla realtà di tutti i giorni, le attività espressive (pittura, teatro, danza...), la ricerca sull’ambiente e sul territorio, l’interscambio tra classi, la stampa di un giornalino a scuola, la scrittura da parte dei piccoli di storie vere e fantastiche...Bruno Ciari, Santoni Rugiu, Piaget, Bruner, Vygotskij, Freneit... si conoscevano già, ma non è stato facile resistere alla portata educativa e didattica della proposta del “ maestro che sapeva parlare ai bambini”,  proposta caldeggiata da altri giganti del mondo della scuola dei piccoli, Gianni Rodari per esempio e don Milani, molto amico di Mario Lodi.  La Scuola ha tanto bisogno anche oggi di questi “Geppetto dell’educazione” che sappiano, mossi dalla passione e dall’amore per  le giovanissime generazioni, credere che nel cuore di ogni piccolo, esiste una potenziale ricchezza che non chiede altro di essere scoperta, fatta emergere, valorizzata. Occorre il coraggio di mettersi in discussione, come Mario Lodi: “Mi resi conto che ero incapace di fare il maestro perché ci avevano insegnato un sistema che non era adatto ai bambini. Non sapevamo allora che tutti i bambini del mondo, sin da quando sono piccolissimi, raccontano con i loro scarabocchi la loro vita e quello che scoprono del mondo. Non sapevamo che i bambini non sono vasi da riempire, ma vasi pieni da organizzare”.

Nelle foto alcuni momenti della manifestazione


da Alberto Ruffini .

lunedì 7 marzo 2022

MASSA: UN SUCCESSO L'EVENTO CONTRO LA VIOLENZA VERSO GLI OPERATORI SANITARI.


“Siamo una parte sensibile della spina dorsale della sanità contribuite ad aiutarci” 
Questo l’appello dalla giornata evento nazionale della Croce azzurra di Montignoso in occasione della giornata contro la violenza al personale sanitario e volontariato.


Un grande successo di pubblico e di consensi ha registrato la giornata evento nazionale “Rispetta e solidarizza con chi ti aiuta. Il nemico non è il medico o l’operatore socio sanitario ma il virus, la malattia” promosso dalla nuova Associazione di Pubblica Assistenza “Croce Azzurra”   Massa Montignoso che si è tenuta  nel salone dei Fratelli delle Scuole Cristiane a Massa. L’iniziativa è stata voluta  in occasione della giornata  nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari che, come è noto è stata fissata il 12 marzo di ogni anno  ed è  prevista dalla Legge 14 agosto 2020, n. 113 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie” e da una recente Circolare del Ministero della Sanità  e si celebra lo stesso giorno della Giornata europea promossa  dal Consiglio degli ordini dei medici europei (CEOM).Grazie ad Andrea Lazzoni patron di Antenna 3 è stata effettuata  la diretta tv  ed una mondovisione in streaming  peraltro molto seguita . 


I lavori sono stati aperti da Giovanni Salvatori vice presidente  e  responsabile organizzativo dell’Associazione. Salvatori dopo aver tracciato un excursus della Nuova Croce Azzurra in attività da solo due anni, tra l’altro, ha sottolineato che: “in soli due anni e oggi abbiamo 12 i mezzi in attività, per ora, registriamo oltre 30 volontari e i servizi eseguiti in convenzione con Asl e Regione oltre 4000 annui senza contare i moltissimi atti che ogni giorno effettuiamo. La nostra è una missione veramente sociale e ci dedichiamo solo a quella. Questa giornata per noi operatori volontari sottolineo volontari rappresenta un  momento molto importante e il folto gruppo oggi di operatori sanitari medici, infermieri, oss, specialisti giunti da ogni parte della Toscana, oltre a Medici di Medicina Generale ed operatori della sanità privata qui presente in questa sala dimostra quanto grande è l’affezione alla nostra Associazione.” Salvatori nella circostanza ha chiesto al Sindaco ed a gran parte della Giunta Presente all’assessore al sociale del Comune di Montignoso Dottoressa Giorgia Podestà, al rappresentante del Rotary Club Riviera Centenario Dr Leonardo Vinci Nicodemi ed altri “una sempre più grande attenzione per tutto il volontariato”. Ha ringraziato poi “per  l’adesione la Federazione apuana Volontari della Libertà ed il suo presidente Giancarlo Rivieri. Questa presenza – ha detto -  rappresenta per noi una volta di più un segno tangibile di garanzia per la riaffermazione sempre di più dell’importanza del valore della Democrazia e del pluralismo nel nostro Paese e non a caso la nostra provincia: Massa-Carrara per la difesa di questi valori è stata decorata, prima in Italia, di Medaglia d’oro al valor militare”. Un grazie all’Azienda sanitaria Nord Ovest presente sia come Direzione Generale che di Zona tramite il dr Rasetto: le Misericordie provinciali, regionali e Nazionale tramite il coordinatore provinciale Fausto Casotti, l’Ordine Nazionale dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri  intervenuto in collegamento da Roma con il dottor Roberto Monaco Segretario Nazionale di questo prestigioso Ordine che ha sostenuto l’evento . 


La Fimmg Federazione Medici Medicina Generale apuana con il suo segretario dr Fabio Rizzo, l’Ordine dei Farmacisti apuano presente con il presidente Gino Giarelli , del 118 con il dr Fabio Rota Conti, l’Associazione Farmacisti Volontari Protezione Civile  con la responsabile dr Enrica Bertini,  l’Ordine degli  Infermieri presente con il presidente dr Luca Fialdini seguito da un nutrito gruppo di infermieri, Alice Pistoia con il dr Gino Volpi, l’aeroporto di Luni con il Comandante Lorenzo Lepore, Ail con la dottoressa Della Seta. Un ringraziamento alla conduttrice Maria Rita Zorzi, a Daniele Terzoni per la grafica.Un grazie a Fratel Alberto  responsabile Comitato Gestione Scuola Fratelli Cristiani ed alla dott. Elisa Calanchi coordinatrice didattica della stessa scuola per la grande ospitalità ed organizzazione data”. Prima di iniziare il tenore Massimo Lucchetti ha intonato l’inno d'Italia. Subito dopo è seguito un minuto di raccoglimento in memoria di Fratel Gian Piero Salvai colonna storica e portante dei Fratelli in Italia e nella nostra città scomparso il giorno prima. Terminato l’intervento di Salvatori è seguito quello del Sindaco Francesco Persiani che ha portato il saluto della città e la vicinanza a questa Associazione ed a tutto il volontariato per ciò che fa; un grazie anche ha rivolto  a tutti gli operatori sanitari: medici, infermieri, oss ed altri per il loro prezioso lavoro spesso oggetto di ogni tipo di violenza”. 


Sono seguiti gli interventi della dott Sara Stocchi dell’Ordine dei Farmacisti su: “Farmacisti operatori in prima linea: i vari aspetti della violenza” molto seguito ed applaudito. 


Il Punto è stato fatto dal professor Dottor Ferruccio Bonino scienziato e studioso di fama internazionale:
Il  ringraziamento per il lavoro e sacrificio di chi ci ha permesso di sconfiggere la pandemia – ha detto Bonino -  riducendola a sostenibile endemia è unanime nelle manifestazioni retoriche contro la violenza verso gli operatori sanitari. Tutti sono d’accordo anche coloro che hanno commesso violenza (per lo più verbale e comunicativa) convinti di aver rivendicato torti ricevuti. Non si può perciò pensare di risolvere un problema con le stesse modalità che l’hanno determinato ovvero solamente reprimere e/o punire la violenza,  occorre riflettere sulle ragioni della violenza che può essere prevenuta solo con l’adeguata attenzione alle sue cause. Dati incontrovertibili dimostrano che le violenze che abbiamo subito prima a causa della pandemia e ora della guerra in Ucraina potevano essere evitate in quanto entrambe le catastrofi erano prevedibili. La prevedibilità è inversamente proporzionale alla competenza e solo i decisori che si dotano di adeguata competenza possono intraprendere tempestivamente misure preventive utili. Gli errori commessi ci insegnano che occorre insegnare e alimentare la cultura dell’attenzione ai bisogni altrui per prevenire gli eventi i cruenti nelle relazioni umane e sociali e della competente prevenzione degli eventi patogeni per una più adeguata cura della salute.  La miglior cura, quella giusta al momento giusto è la cura preventiva. Il valore imprescindibile per garantire tutto ciò e prendere ogni utile decisione è quello dell’Etica. Nell’area di Massa-Carrara la cultura continua dell’attenzione ai bisogni altrui basata sul valore dell’Etica è alimentata costantemente, trasmessa e insegnata partecipativamente ai giovani attraverso l’esemplare rete delle Organizzazioni del Volontariato. Tali organizzazioni hanno garantito durante la pandemia l’indispensabile assistenza socio-sanitaria che ha permesso di raggiungere capillarmente tutti i cittadini in isolamento rispondendo adeguatamente alle loro necessità alimentari, di cura e sostegno relazionale. Il sistema sanitario nazionale ha potuto sopportare l’impatto della pandemia rimediando alle carenze di previsione e prevenzione solo grazie all’intervento allenato e competente delle Organizzazioni di Volontariato. Tale efficace modello gestionale –ha concluso studioso-  e operativo va opportunamente considerato e valorizzato nell’ambito dell’aggiornamento dei Piani Pandemici e delle Emergenze Sociali.“ 


E’ stato poi consegnato un artistico diploma ad un medico di MMG, ad un ortopedico, pediatra, radiologo, cardiologo, neurologo, laboratorista, medico ospedaliero, del 118, endocrinologo, infettivologo ed altri oltre ad infermieri ospedalieri e non oss, farmacisti ed a vari operatori sanitari e socio sanitari e tutti hanno potuto dire la loro e questo li ha molto soddisfatti. L’organizzazione avrebbe voluto raggiungere più operatori ma li ha raggiunti con un grande grazie. Un saluto è stato porto anche da parte del presidente della ”Croce Bianca” Nino Mignani e della Croce Rossa. 


Questi alcuni dei premiati: Fratel Alberto Castellani responsabile Comitato Gestione  scuola Fratelli Cristiani Massa; Dott. Elisa Calanchi Coordinatrice didattica  Scuola Fratelli Cristiani Massa; Dott. Stefano Tatini Direttore Struttura Vascolare Ospedale “Palagi” ed altri di Firenze; una celebrità nel campo vascolare e soprattutto dell'infoedema ; Dott. Gino Volpi Neurologo Direttore Soc. Neurologia e Neurofisiopatologia Asl centro Ospedali di Pistoia e Pescia Presidente Associazione A.L.I.Ce. Pistoia . Da segnalare che la Neurologia diretta dal Dr Volpi ha ottenuto il Premio Diamante a da ESO European Stroke Organization Conference Angel Award, il programma che certifica la qualità nei diversi Stroke System ospedalieri dal punto di vista dell’assistenza ai pazienti con ictus cerebrale. Si tratta di un riconoscimento di carattere internazionale e a valenza europea per aver raggiunto notevoli progressi nel percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale; Dott . Fabio Rizzo Fimmg Massa; Enrica Bertini Farmacista, Dott, Claudio Rasetto, in rappresentanza Asl Nord Ovest; Dott. Gino Giarelli presidente Ordine Farmacisti Massa; Fausto Casotti per le Misericordie apuane e per quelle Regionali e Nazionali,  Prof. Dott. Giovanni Orlandi U.O. Neurologia
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa  Responsabile clinico Rete Ictus ; Dott. Sara Stocchi Farmacista; dott. Carlo Chemello Farmacista; Dott. Giuliana Francesca Andreani Medico ospedaliero, Internista, Endocrinologa, Pediatra; Dott. Dott. Giovanni Pesenti Barili Ortopedico; Dott. Osvaldo Bennati  Infermiere Pronto Soccorso NOA e Presidente Commissione Albo Infermieri Massa-Carrara; Comandante Lorenzo Lepore  Presidente aeroporto Luni; Lucia Dalle Saline Oss Ospedale Noa; Dott. Giuliana Opromolla per la Croce Rossa di Massa; Dott. Alfonso Del Freo Oncologo Medico ospedaliero; Dott. Ing. Francesco Faita Ingegnere Phd in dottorato biorobotica  Ricercatore Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR: dott.ssa Anna Fornari dirigente degli infermieri dell'Ospedale Apuane e la dott.ssa Barbara Medici coordinatore infermieristico del Pronto Soccorso, Dott. Ivana Maggi Medico Medicina Generale; Dott. Francesco Mandorli Volontario UNITALSI; Dott. Paolo Migliorini Ostetrico Ginecologo; Nino Mignani Presidente “Croce Bianca” Massa; Dott. Leonardo Vinci Nicodemi Oculista Clinica privata convenzionata “San Camillo” Vittoria Apuana in rappresentanza del Rotary Club Centenario Riviera Marina di Massa; Dott. Della Seta Oncologa in rappresentanza Ailm Massa Carrara; Dott. Maria Laura Valcelli medico 118;,
Giancarlo Rivieri Presidente F.I.V.L. Massa-Carrara; Ricci Giovanna  Ail Massa Carrara; Dott. Fabio Rota Conti Medico 118; Daniele Terzoni Ambientalista;
Dott. Mario Valli Chirurgo senologo; Stefania Salvatori. 
Questi i volontari presenti: Alessandro Ronconi; Bruni Ronconi; Gabriele Fiaschi; Paolo Rosi; Pier Giuseppe Berti; Emilio Valeri, Mary Barattini; Daniele Manfrini; Francesca Paolini, Andrea Berti; Irene Cioffi; Luca Tornari, Francesco De Angeli;  Daniele Manfrini, Tamara Rosi; Jacopo Guidi e ovviamente Giovanni Salvatori e Federico Berti. Gli altri erano operativi per i servizi programmati e gli attestati sono stati poi consegnati in sede.

E ovviamente al sindaco Francesco Persiani, al capo di gabinetto dott. Daniele Pepe al vicesindaco ed agli assessori presenti ed al Capitano di vascello Paolo Margadonna per la Capitaneria di Porto di Marina di Carrara.
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di  Alberto Ruffini.

giovedì 3 marzo 2022

Luca Fialdini - Ordine Infermieri: parteciperemo all’evento nazionale della Nuova Croce Azzurra a Massa, contro le violenze agli operatori sanitari.


Il pronto soccorso del NOA di Massa è bersaglio delle violenze inaccettabili contro il personale tutto. Decisa presa di posizione dell’’Ordine degli infermieri che partecipa all’evento nazionale della Nuova Croce Azzurra.

“Uno dei setting ospedalieri maggiormente coinvolti dalle violenze è il pronto soccorso, dove all’Ospedale Apuane di Massa si possono osservare ancora gli esiti di episodi pregressi – vetri rotti delle porte - e dove recentemente un cittadino ha preso a calci e pugni tre colleghe. Qui gli infermieri del triage sono in prima linea, accolgono i pazienti e assegnano all’utenza il codice di priorità. E’ un’attività essenziale per il funzionamento dei servizi di emergenza ma soprattutto per salvare vite umane. Qui i tempi, spesso lunghi, non sono dovuti però alla professionalità del triagista, ma all’organizzazione. Da anni proponiamo in Regione Toscana il modello del “see & treat”, ancora da consolidare nel nostro territorio provinciale.” Così scrive  il Consiglio Direttivo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Massa Carrara, presieduto dal dotto Luca Fialdini infermiere all’Opa insieme alla Commissione Albo  che in una nota dice che” aderisce con soddisfazione all’evento nazionale  promosso dall’Associazione Nuova Croce Azzurra Massa Montignoso  “Rispetta e solidarizza con chi ti aiuta. Il nemico non è il medico o l’operatore socio sanitario ma il virus, la malattia”.  L’evento  si terrà sabato 5 marzo con inizio alle 16,30 precise nel salone dei Fratelli delle Scuole Cristiane a Massa in viale Eugenio Chiesa 64 a fianco della chiesa della Misericordia e davanti a piazza Garibaldi.  Sempre nella nota “ l’ordine degli infermieri ricorda che  ogni anno circa 5 mila infermieri subiscono violenze fisiche o verbali: circa 13-14 al giorno. L’89,6% degli infermieri è stato vittima, secondo una ricerca condotta dall’Università di Tor Vergata di Roma, di violenza fisica/verbale/telefonica o di molestie sessuali da parte dell’utenza sui luoghi di lavoro. In base ai dati rilevati si può dire che praticamente circa 240mila infermieri su 270mila dipendenti durante la loro vita lavorativa hanno subito una qualche forma di violenza, sia pure solo una aggressione verbale. Di tutte le aggressioni (secondo l’Inail) il 46% sono a infermieri e il 6% a medici (gli infermieri sono i primi a intercettare i malati al triage, a domicilio ecc. e quindi quelli più soggetti). L’infermiere, come ogni professionista della salute, non è un bersaglio, non è un capro espiatorio, non è un contenitore inerme dove riversare rabbia, frustrazione e inefficienze del sistema. L’infermiere è un professionista alleato del cittadino e tutto il Servizio sanitario deve impegnarsi perché questa alleanza possa esprimersi al meglio, per aumentare sicurezza e fiducia. “  Il Consiglio dell’Ordine aggiunge : “anche rispetto all’assistenza domiciliare, altro terreno di rischio per la violenza sugli operatori, spesso modelli organizzativi sono decisi da pochi mentre il sistema di rischio clinico deve avere modalità diffuse, interconnesse e condivise da tutti. Solo l’impegno comune di tutti gli attori della sanità e col supporto dei rappresentanti dei cittadini e degli organi di informazione, può migliorare l’approccio al problema e assicurare un ambiente di lavoro sicuro. Tanto più che gli atti di violenza possono ripercuotersi negativamente anche sulla qualità dell’assistenza. Durante la pandemia i cittadini ci chiamavano eroi, ma siamo gli stessi professionisti che li hanno curati e continueranno a farlo in futuro. Occorre rispetto verso la nostra professione e verso tutti gli operatori della sanità. 
 “La giornata contro la violenza verso gli operatori sanitari celebra il ringraziamento per il lavoro e sacrificio di chi ci ha permesso di sconfiggere la pandemia riducendola a sostenibile endemia, controllabile con misure preventive simili a quelle che ci difendono efficacemente contro le infezioni influenzali stagionali.”  Così scrive il professor Dottor Ferruccio Bonino scienziato di fama internazionale per la scoperta dei virus epatici maggiori “B” e “C  presentando  l’evento nazionale “Rispetta e solidarizza con chi ti aiuta. “L’attualità dell’indicibile e scellerata guerra in Ucraina  -prosegue il professor Bonino - ci insegna  come non si possa mai abbassare la guardia contro le radici della violenza che meglio di ogni altro seppe definire il Mahatma Gandhi: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi. La giornata ci offre perciò un’opportunità di riflessione sugli errori che ci hanno impedito di prevedere e prepararci adeguatamente alle drammatiche esperienze della pandemia prima e della guerra ora. Dall’evidenza incontrovertibile che entrambe le catastrofi erano prevedibili deriva la considerazione e lezione che per garantire utili previsioni e prevenzioni in sanità come nella vita comunitaria occorrono decisori capaci di dotarsi di opportuna e  vera Competenza. Il primo valore imprescindibile per saper prendere decisioni competenti (tempestive ed efficaci) è quello dell’Etica senza la quale non esiste nulla come molto bene seppe esprimere algebricamente il grande matematico Al khwarizmi (da cui deriva il termine algoritmo). Alla domanda “il valore del essere umano cosi rispose: se ha Etica, allora il suo valore è 1; se in più è intelligente guadagna uno zero e il suo valore sarà 10; se è anche ricco aggiunge un altro zero e il suo valore sarà 100; se, oltre ciò, è una bella persona, aggiunge un altro zero e il suo valore sarà 1000.Però se perde l'uno che corrisponde all'Etica, perderà tutto il suo valore perché gli rimarranno solo gli zeri.” 
L’evento è aperto solo su rigoroso invito stante le norme anti covid e la necessità del distanziamento . E’ obbligatorio l’uso del green pass rafforzato. Sarà effettuata la misurazione della temperatura e la sanificazione delle mani. Il programma prevede, dopo l’intonazione dell’inno nazionale da parte del tenore Massimo Lucchetti, l’introduzione e spiegazione dell’evento da parte del responsabile organizzativo dell’Associazione che sottolineerà la solidarietà anche della nuova Croce Azzurra Massa Montignoso alla popolazione ucraina oggetto della folle guerra russa. Seguirà il collegamento con la Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri a Roma dove il Dottor Roberto Monaco segretario nazionale della Federazione porterà il saluto. Seguiranno gli interventi del professor dottor Ferruccio Bonino scienziato di fama internazionale per la scoperta dei virus epatici maggiori “B” e “C”  della dottoressa Sara Stocchi farmacista su:” Farmacisti operatori in prima linea: i vari aspetti della violenza”. Seguirà la consegna di un artistico attesto di solidarietà (creato come tutta la grafica e la direzione tv da Daniele Terzoni) e ringraziamento agli Ordini professionali, autorità presenti, associazioni patrocinanti. I lavori sono condotti da Maria Rita Zorzi. Subito dopo lo stesso attestato  sarà consegnato ad operatori sanitari, socio sanitari   figure  che hanno lottato sia ieri che oggi ed ancora  lottano contro il covid ma soprattutto ci garantiscono h 24 e per garantirci la tutela a 360 della salute sia nel territorio che in ospedale e ovviamente a  tutti i volontari che come gli altri ogni giorno per 365 giorni giorno e notte si adoprano per la collettività.

PATROCINATORI: Provincia di Massa-Carrara, Comuni di Massa e Montignoso. Ordine dei Medici, Chirurghi, Odontoiatri, Fimmg Federazione Medici Medicina Generale Farmacisti, Ordine delle Professioni Infermieristiche tutti di Massa Carrara; Rotary Club Marina di Massa Riviera Centenario. Ed ancora Ail, A.L.I.Ce. Pistoia; Associazione Farmacisti Volontari Protezione Civile, La Salle, Aero club Aeroporto Luni
      
Nella foto: il dottor Luca Fialdini;