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lunedì 4 giugno 2018

SIMONINI (LEGA), MOLAZZANA COMUNE ABBANDONATO A SE STESSO, INCURIA REGNA SOVRANA.


Molazzana: Comune abbandonato a se stesso l'incuria vige sovrana.

  La denuncia pubblica arriva forte e si fa sentire, -il consigliere Comunale e Provinciale Simone Simonini- non ci sta e rilancia lo scontro con l'amministrazione del Comune di Molazzana.
Non è possibile una gestione così approssimativa del bene pubblico -dichiara il Consigliere Simonini- per troppo tempo anche se non ne condividevo le idee e il modus operandi ho rispettato questa amministrazione, in particolare il Sindaco, ma adesso è giunto il momento di sottolinearne tutte le falde.

  Il momento ha un importanza doppia: sia Politico Nazionale ma soprattutto Politico Amministrativo, poiché l'anno venturo si andrà al rinnovo, e la cittadinanza residente non può permettersi di essere di nuovo amministrata da lor signori.

  Un fallimento amministrativo a tutto tondo -prosegue il Consigliere- senza salvare nessuno nemmeno chi pur scontento ha continuato a portare alta la bandiera dell'approssimazione.
L'esasperazione dei cittadini è forte e figuriamoci se dopo vari solleciti per la mancata consegna delle lettere postali, il problema Comunale sia stato risolto momentaneamente grazie all'impegno del consigliere di Minoranza Simonini, non dalla Giunta Comunale.

  Non si capisce perché Molazzana, un Comune economicamente stabile, che quindi non necessita dei salvatori della patria pronti a fondere tutto, o meglio prendere per i fondelli la cittadinanza garantendosi estensioni di governabilità grazie all'azzeramento dei mandati (vedi piccoli comuni), con spiccioli a pioggia al seguito, non è in grado di gestire la ordinaria pulizia delle frazioni.
Poiché l'incuria regna sovrana, e i cittadini sono sempre più esasperati non capendo come viene gestito l' abc elementare del comune di pianificazione lavori.

  Grazie alla spending Review e blocco del personale subiamo un organico su strada sottodimensionato, ma ciò non giustifica la mal gestione del piano prioritario di lavori da eseguire.
Purtroppo, con amaro in bocca, non si è voluto portare avanti le proposte di decoro del sottoscritto, "dal baratto amministrativo, al coinvolgimento dei giovani con le politiche giovanili", ma si è voluto puntare con lavori socialmente utili dei richiedenti asilo residenti nel nostro comune, che purtroppo non hanno portato alcun beneficio, anzi non vengono più svolti.

  La cartina tornasole per l'amministrazione uscente non sarà il nuovo programma ma bensì i risultati ottenuti in precedenza.

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