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martedì 5 giugno 2018

PIETRASANTA (LEGA) : IL PROBLEMA TALLIO VA AFFRONTATO E RISOLTO.‎

 

PIETRASANTA - Come Lega ci prendiamo un impegno: i cittadini di Valdicastello, per anni esposti al tallio, non saranno lasciati soli.

In questi anni a Valdicastello è successo di tutto!  Abbiamo  visto  il presidente di Gaia, Nicola Lattanzi, in causa con cinque cittadini di Valdicastello che chiedevano conto a Gaia dei danni alla salute. Ricordiamo le parole del suo perito, dr. Pietrini, che addirittura ha parlato di "presunta" presenza del tallio.

Sappiano i cittadini di Pietrasanta come il PD ha giocato nella vicenda del Tallio. 

Il Dr. Pietro Pietrini, biochimico e psichiatra, è dal Novembre 2015 direttore della lucchese IMT, l'università divenuta famosa per lo scandalo del ministro PD Madia.
Nel Febbraio 2015 Pietrini riceve da Gaia Spa, guidata all'epoca appunto da Nicola Lattanzi, una consulenza tecnica  di 10 mila euro lordi + altri 8 mila.
Arturo Lattanzi, il padre di Nicola, era presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: attraverso la collegata Fondazione lucchese per l'alta formazione e la ricerca, è uno dei principali finanziatori (circa due milioni e mezzo di euro all'anno) della scuola IMT Alti Studi Lucca, istituzione accademica pubblica, istituita nel 18 novembre 2005, per "l'analisi dei sistemi economici, sociali, tecnologici e culturali".
La fondazione ha anche ceduto in comodato gratuito, il complesso conventuale di San Francesco.
Ebbene, Nicola Lattanzi, coautore con Pietrini di alcune pubblicazioni in cui c'è un "raccordo tra Neuroscienze ed economia" (come prevede il bando), vince un posto a tempo pieno e indeterminato di professore universitario di economia aziendale proprio presso la scuola IMT Alti Studi Lucca, diretta da Pietrini.

Da Pietrasanta partirà un segnale deciso al governo perché finiscano queste situazioni incresciose.
Ci impegniamo a chiedere al Governo i fondi necessari di bonificare l'area della miniera di Valdicastello.

Come è possibile che la ASL si sia defilata in questo modo? Perché il direttore generale dell'epoca Brunero  Baldacchini non ha messo  a disposizione della popolazione esposta al tallio un semplice esame dei liquidi biologici (urine)? Non ci sarebbe voluto molto.
L'ha fatto la dottoressa Bramanti del CNR - che merita un premio - ma per mesi la popolazione è stata lasciata nella preoccupazione e senza nemmeno che potesse vedere se l'esposizione al tallio avesse determinato un danno.
Non è tollerabile quanto è avvenuto.

E non si continui a dire che non esisteva nessuna normativa prima del 2015.
La copiosa normativa italiana è ricapitolata nella "Relazione finale ed allegato tecnico del 30 Dicembre 2011 del Ministero della Salute - Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute", per non parlare della letteratura [si confrontino "Informazione di base sugli elementi identificati nell'acqua potabile‎ Laboratorio cantonale di Bellinzona (2005-2006)" e il rapporto ‎ "Formal Toxicity Summary for THALLIUM" di Tim Borges and Mary Lou Daugherty del Chemical Hazard Evaluation Group, Biomedical and Environmental Information Analysis Section, Health Sciences 
Research Division, Oak Ridge National Laboratory, Oak Ridge,  Tennessee, (Dicembre 1994).

La concentrazione di tallio nel ‎ cavolo a foglia nera nel 2015 a Valdicastello era del 4,37 mg/kg come hanno rilevato gli studi del Prof. Roberto Giannecchini (2015) "Realizzazione di uno studio multidisciplinare integrato geologico-ambientale nel bacino del Torrente Baccatoio nell'ambito delle attività ed interventi previsti per il superamento della contaminazione da tallio nell'acqua pubblica nel Comune di Pietrasanta e per la realizzazione della bonifica delle aree minerarie 'Buca della Vena' e 'Monte Arsiccio'", "Caratterizzazione dei corpi idrici e delle  matrici ambientali nel bacino del torrente Baccatoio, con particolare riferimento alla contaminazione da tallio".

Come è possibile che non si si sia  intervenuti a favore della popolazione,  che è stata esposta per anni alla intossicazione? Nell'unica causa intentata da cinque cittadini di Pietrasanta, i consulenti tecnici hanno glissato tranquillamente persino sugli allarmanti risultati relativi ad un giovane: "Il valore registrato è 0.3 mcg/g nei capelli pari a circa 300 ppb (i valori di riferimento nella popolazione non esposta indicati da ATDSR sono di 5-10 ppb). [omissis] Per quanto riguarda le urine, il campione disponibile aveva una  concentrazione di 1,216 mcg/g creatinina, pari a circa 10-20  mcg/L."‎.

Del resto sull'importanza di considerare la catena alimentare, anche il dr. Angotzi, ha suggerito di valutare una stima dell'esposizione a tallio da consumo alimentare di ortaggi e carni di animali da cortile, prodotti e allevati con uso dell'acqua dell'acquedotto o dei corsi d'acqua. Ma i consulenti tecnici (due farmacisti) non hanno fatto niente.

Ora bisogna voltare pagina. Chiediamo il voto per la Lega per avviare una profonda  bonifica!


Lega - Pietrasanta
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LEGA - SALVINI PREMIER
Sezione Versilia Medicea
Stazzema, Seravezza e Pietrasanta

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