ulivi

ulivi
BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

martedì 3 gennaio 2017

E LA BEFANA RISPOSE...... Racconto di Chiara Franceschini.



E la Befana rispose!


Stamani ho dato il cosiddetto "Buongiorno" a Babbo Natale! Ho letto ciò che ha scritto su di me nell'ultimo monologo.
Gruuuuu  Ho le ovaie a mongolfiera, con i fili tutti ingarbugliati, da tanto che mi girano! Intanto, inizio nel sottolineare che ci sono befane e poi ci sono io l'unica, vera, inimitabile Befana, altresì detta   Befany per gli amici e Befy per quelli intimi! 
Vecchietta SI, ma fessa NO….Vi ricorda un recente referendum?
Ogni riferimento è puramente casuale!!  
Vi spiego meglio quale sia l'oggetto del contendere: vi pare possibile che mi abbia fatto fare le valige e sia scomparso nel nulla? Deve aver acceso la slitta con gli zecchini del gatto e della volpe…che se li prendo quei due li spelo e mi ci faccio le toppe alla sottana!
Dunque, vi dicevo, Babbo mi ha lasciata a scopa…non manca una RE, maliziosi , intendevo solo dire che mi ha mollata a piedi, con le scarpe rotte per dipiù. In genere viaggio sulla granata, lo sapete che mi piacciono le aste! Anche quelle di beneficenza, in fondo quando vado con il barbone (magari fosse un Borbone, non spalerei più carbone!) faccio un'opera pia! Tanto gentile e tanto onesta paro e invece….si ma da una tipa che porta via i bambini una settimana, che fa le calze a tutti, che liquida le feste, che vi aspettavate, caramelle??? Ho provato a seguire il puzzo di stallatio delle sue amiche cornute, le renne ovviamente, ma è scomparso. Non sarà mica corso dietro a qualche tenera preda? Ho capito: è andato con le tre civette sul comò dalla figlia del dottore! Ha tanto l'aspetto di un dolce vecchietto innocuo…invece di innocente non ha niente, nemmeno le mani. Questa ve la devo raccontare: la nostra prima volta! Non è che siamo esattamente due anime in un nocciolo, ma che volete, chi s'accontenta gode...si...ma...così cosi'…lasciamo stare…
Non so se vi ricordate che vi avevo già spiegato che tra di noi si contrappongono limitazioni fisiche non indifferenti: lui ha un pancione che per trovarseLO ha bisogno di telefonargli (il cellulare lo tiene lì a portata di mano), io ho una gobba che va da levante a ponente. Dicono che porti fortuna  però, evidentemente, non sessualmente parlando! Insomma lui mi adescò con la solita storia delle caramelle; mai accettare nulla da uno sconosciuto recita il proverbio. Peccato (peccato???) che lui sia l'uomo più conosciuto del mondo! Poi, una caramellina al rum, mi fa un baffo, che per altro porto orgogliosamente lunghi, questione di stile! Ovviamente se mi avesse offerto l'intera bottiglia, qualche dubbio mi sarebbe venuto. Tornando a Natale, non al periodo ma a Babbo intendo, come recita una vecchia canzone, "non c'è sesso senza amore". Beh io aspetto gli uomini al varco e se non sono sinceri zac, la dura Legge del taglione, rendo loro pan per carbone! Insomma aspetta te che aspetto io, Babbo Natale non veniva mai. Per ammazzare il tempo, m'ero messa lì, tra un "uhm" e un "ohm", a fare la calza. Intanto canticchiavo: "Vengo anch'io, No tu no. E perché? Perché boh!" Sballottata a quel modo non è che venga tanto bene…la calza, che avevate capito? Come vi dicevo, è la nostra prima (ed unica) volta, ma che gli vuoi andare a dire  non ci si conosce…bisogna un po' adeguarsi…prima di iniziare Babbo Natale si andò a rendere presentabile, come dice lui. Stava cantando sotto la doccia: "Alzati la gonna fammi vede…" Ed io ho pensato che fosse un messaggio subliminale (o esplicito?) diretto a me, quindi mi sono fatta trovare con la gonna a quel modo. Non l'avessi mai fatto! Sapete che sono un'accanita sostenitrice della libera crescita del pelo?! Natale ha esclamato: "Mi ritrovai per una selva oscura, che' la diritta via era smarrita." Alche'  gli feci presente che non ci volesse mica il navigatore, bastava andare tutto a dritto. Oh, mi si è andato ad infilare in un buco della calza?! OooooooMmmeddaviglioso! In quel momento, è successo tutto così alla svelta che non ho capito tutt'ora se lui è un tipo che ce l'ha a molla, a scatto o a vite! Che c'entra direte voi, infatti non c'è entrato! Ci riproviamo, respiro profondo, concentrazione: oh, l'ho dovuto fermare perché con, le mani screpolate dal freddo, o si metteva i guanti, rigorosamente bianchi, o mi avrebbe fatto lo scrub! Mettere un po' crema era chiedere troppo in dono?
Natale insistentemente sburionava, sburionava…che ad un certo punto  ho perso la pazienza fermandolo: "Ma che rumi lì sotto iolai? Chi ti credi di essere? Il Gatto, compare della Volpe, che scava alla ricerca di scellini? Avevo le ragnatele ma c'ha pensato lo spazzacamino, amico di Mary P. (maliziosi!!! Voi l'avete pensato, ma io mi sono astenuta dallo scriverlo!). Egli ha usato lo stantuffo, per il camino, naturalmente! Vedi Babbo Natale (in genere nell'intimità lo chiamo solo Natale altrimenti mi sa d'incesto) ho sia il buco che la tana, che ci vuoi fare il solco???" Quindi ho chiamato l'Uomo Nero, affinché spiegasse bene al nonnetto i miei gusti. In fondo quel moro l'ho tenuto in casa un anno intero! Per me è un record, perché si sa, normalmente la Befana li tiene solo una settimana. E' una specie di collezione, tipo quella che ho di calze. Con la differenza che io non sfilo: o faccio il filo a qualcuno o con il filo faccio dei gomitoli….o dei pompon. Però sapeste che pompon mi faccio qui da sola tutto l'inverno!? L'anno scorso è tornato l'Uomo Nero ed è stato dolcissimo. Vi ricordate che a qualcuno piace dolce, quel qualcuno ero io perché la lettera era la mia!!! Esattamente un anno fa, io ed il moro abbiamo fatto lunghe passeggiate nei boschi, stando attenti al lupo. Poi ci siamo strocippiati fino a consumarci la pelle (c'è una E) e quanto tempo siamo stati accoccolati a guardare il mare. Ho scoperto in lui un uomo nuovo: la passione stava diventando più un'ossessione, separandoci. Invece in questo modo ci siamo avvicinati ancora di più, tornando bambini. Abbiamo ritrovato il contatto: evviva l' andropausa!
Anche se con la memoria, ogni tanto, torno ai tempi andati, con Novecento...non ho fatto un errore di battitura! Non vi ricordate di Novecento? Quello si che aveva le mani da pianista! Che suonate!!! Peccato che io soffra il mal di mare, altro che mal d'Amore e farfalle nello stomaco! In più Novecento non voleva mai scendere a terra, neanche sulla scopa. Perciò finì in una settimana anche la storia con lui. Il termine della relazione col suonatore però mi intristì un pochino. Passavo del tempo giù al ruscello a rimuginare ed una volta mi sono seduta sulle sponde ed ho  pianto.  Perché ho capito che posso ancora  'fare dei passi folli', però non potrei più iniziare a essere di nuovo partecipe di ciò che accade nel mondo(*)". La frase che avete appena letto non  sono stata io ad averla ideata, non sono tanto profonda! Ma ne condivido appieno sia il pensiero  che il motore primo, come lo chiamava Aristotele, che lo ha generato.  In un mondo che: semina vento, pianta grane invece di grano (antico, mi raccomando!), gira per la grana, anche quando non ingrana, che se non infarini integrale ormai,  non IMBEFANI, parola di Befana! Bando alla filosofia, quella lasciamola alla Gazzella con le ali!  Comunque una cosa ve la voglio proprio rivelare: quando stavo immobile seduta giù al fiume ad osservare i topi di fogna e le nutrie di città, mi sono resa conto che amo solo i topi di campagna! Essi sono meravigliosi nell'umiltà che li contraddistingue. Il guaio è che se penso troppo ai topi e alle loro produttive mogli, mi vengono le caldane. Per farmele passare mi immergo in acqua fredda. Un giorno,  mentre mi trovavo ancora preda delle fantasie a pensare a Novecento, chi mi conosce sa che ne ho tanta…ero seduta sulle sponde  diquelcaspitadifiume di cui non ricordo mai il nome,  quando vidi gettare degli stracci logori sui cespugli. Notai un uomo: anche se in verità le pudende al freddo non è che facciano bella figura, l'ho riconosciuto ugualmente! Egli era con una tipa strana ma anche lui tanto normale non è… Che complottassero quei due non saprei, sentivo che parlavano di micci….Tore la sindrome del miccio non ce l'ha di certo! Come, non ve lo ricordate Tore il cacciatore? Il salvatore della nonnina e cappuccetto! Ma chi volete che ci creda alla favola in cui Tore si trovasse dalla vecchina, per casualità, proprio in camera??? Ah già ne ha i sentito i lamenti passando da fuori. Certo come no?! Col super udito, Tore il bionico, ha visto attraverso il muro, ha rischiato una denuncia di intrusione nella proprietà privata….
Con sprezzo del pericolo, Tore ha (nell'ordine):
1) accoltellato una specie protetta;
2) come da manuale sado-maso, ha squartato la bestia, lasciandole il ventre aperto, ancora viva (il Harakiry al lupo gli fa una mina):
3) ha porto il cavalleresco braccio alle due dolci donzelle…
Per poi lasciarle sole, sotto shock, oltretutto in precarie condizioni di salute. Ma a chi volete raccontarla??? Aaaaahhhh invece voi pensate che la ragazzina adeschi i cacciatori nel bosco, che l'insospettabile anziana li derubi di ogni bene, mobile ed immobile, ed  infine i cacciatori scappino in tele di braga. Ma voi un semplice triangolo non l'avete considerato eh?!? Forse avete ragione voi dato che Tore l'ho conosciuto mentre stava a mollo nel ruscello, con Coscialunga, la gatta morta con gli stivali. Dite che stava tramando per diventare Re dei Mulini? Ma che fantasia che avete! Allora continuate pure a credere nella Befana, che invece di spazzarci, con la scopa ci vola e porta dolcetti ai bimbi buoni e del carbone ai cattivi…Domanda: se non li assaggia come fa a conoscerne il sapore? E' vero: la Befana, oltre che di una logora sottana, è munita anche di un'arma sovraumana. Ma che tipo di arma sia non ce lo hanno ancora raccontato!

Alla prossima cantata e suonata:

la Vostra Befana ......
Chiara Franceschini.

NOTE:
(*)Coelho dal libro "Sulla sponda del Fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto"

Nessun commento:

Posta un commento