Venerdì scorso, come co-portavoce di Europa Verde – Verdi Lucca, ho partecipato all'evento sulla Nature Restoration Law con Edo Ronchi, organizzato dai gruppi consiliari comunali del Centrosinistra.
Un incontro di divulgazione importante su un'iniziativa che rappresenta una vera e propria rivoluzione copernicana nella lotta alla crisi climatica e in generale per le politiche ecologiste. Un cambiamento di paradigma, fortemente voluto dai Verdi Europei e dai Verdi Italiani (che hanno recentemente presentato nel Parlamento Italiano, con Angelo Bonelli, una Legge sul Clima), che si basa sul mettere al centro la conservazione e la ripresa degli ecosistemi che sostengono l'esistenza dell'umanità, piuttosto che gli interessi privati e in generale il solito atteggiamento antropocentrico che alla base della disastrosa situazione in cui ci troviamo.
Dopo gli interventi istituzionali e l'entusiasmante esposizione di Edo Ronchi, mi sono permesso di intervenire ricordando alcuni dei molteplici contesti nei quali la Nature Restoration Law potrebbe e dovrebbe essere applicata, partendo dalla conservazione degli ecosistemi esistenti per arrivare al ripristino di quelli cui l'avidità umana ha, nel tempo, contribuito al degrado. Dai lecci di Villa Bottini, orribilmente capitozzati in fretta e furia per evitare di ricadere nel periodo di nidificazione (e inutilmente, dato che i lavori di raddrizzamento del muro risultato sospesi, probabilmente a causa dei problemi strutturali che il progetto stesso comporterebbe, come già da noi rilevato), al ripristino dei corridoi ecologici sugli spalti delle Mura (eliminati dall'attuale amministrazione in base ad una stantia e devastante idea di "decoro"), al blocco delle cementificazioni previste dal Piano Operativo su San Concordio, alla proposta di acquisto da parte dell'ente pubblico dell'area ex Casina Rossa in stato di totale degrado e collocata nella golena del fiume Serchio ad altissimo rischio idraulico, per poterla bonificare e riportare allo stato originale decementificandola (e riqualificando contemporaneamente la piscina in loco e il parcheggio da utilizzare con funzione di scambiatore). In riferimento alla Piana di Lucca, non possiamo non pensare allo scellerato progetto degli Assi Viari, che andrebbe in direzione totalmente contraria a quella indicata dalla Nature Restoration Law, distruggendo i delicati ecosistemi di una Piana già fortemente urbanizzata e aggravando il problema dell'inquinamento da traffico, come anche al nuovo magazzino previsto da Celtex nella riserva naturale del Lago di Sibolla.
Non da meno sono gli ecosistemi minacciati e degradati della Versilia, le coste quasi completamente artificializzate che potrebbero essere in parte rinaturalizzate anche in considerazione della sempre più presente nidificazione della tartaruga Caretta Caretta e del fratino. Coste che, in provincia di Lucca, esprimono la loro naturalità soltanto nella Riserva Naturale della Lecciona, che dovrebbe essere protetta dalla speculazione della costruzione della Ciclovia Tirrenica, per la quale il tracciato più ovvio è invece rappresentato dal Viale dei Tigli. Come non pensare, poi ai folli progetti di distruzione della Pineta di Viareggio, con la progettazione dell'Asse di Penetrazione, e dei Tigli di Viale Apua, in base alla logica perversa della sostituzione di alberi sani.
E per finire, risulta sempre più impellente la fine dell'inconcepibile sfruttamento delle Alpi Apuane, un ecosistema ricchissimo e unico al mondo, destinato, con l'andazzo attuale, a finire sbriciolato per diventare polvere di carbonato di calcio. Un disastro ambientale, il più grande d'Europa, che testimonia in modo incontrovertibile i danni dovuti all'avidità umana.
In questo contesto, faccio un accenno, anche, alla mozione sulla gestione del verde urbano (n. 101, presentata dal Consigliere Cecchini) che doveva essere discussa ieri (martedì 3 Ottobre) in consiglio comunale: tale mozione, pur contenendo alcune omissioni e inesattezze, rappresenta un passo avanti per Lucca rispetto allo stato attuale, un passo nella giusta direzione, cioè quella di trattare il verde urbano come un elemento fondamentale della città, e non come un semplice orpello decorativo. Ci dispiace che la discussione e l'approvazione della mozione siano state rinviate, e ci auguriamo che si possa giungere alla sua approvazione al più presto.
La Nature Restoration Law, insomma, è ai nostri occhi ecologisti uno strumento irrinunciabile per cambiare verso, per evitare progetti scellerati che ci spingerebbero ancora di più sull'orlo del baratro e per svoltare invece verso il vero progresso, che deve avere al centro gli ecosistemi e l'equilibrio degli umani con essi.
Luca Fidia Pardini
Co-portavoce Europa Verde – Verdi Lucca
Nessun commento:
Posta un commento