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“Ritorna la sanità in cava a Km……zero!” Questo il tema della giornata evento di prevenzione a carattere nazionale che si terrà sabato 13 novembre a Carrara inizio ore 9 nella cava Bettogli “A” Ditta VF Marmi Località Bettogli bacino di Torano versante settentrionale del Monte Bettogli.
L’iniziativa è dell’Associazione di Pubblica Assistenza e Sezioni di Carrara presieduta da Fabrizio Giromella. Come è noto la “Pubblica” di Carrara effettua ogni anno decine di migliaia di servizi tra sociali e 118, quattro sono infatti le sezioni: Carrara centro; Avenza, Marina di Carrara e Marina di Massa. Ciliegina sulla torta, come si suol dire, il Centro di socializzazione anziani della Pubblica assistenza, "Banca del sorriso" di Sorgnano che rende felici tutti gli anziani frequentatori per averli tolti dalla solitudine donando loro la gioia di vivere, l’importante aggregazione e soprattutto la solidarietà.
La dottoressa Maria Laura Valcelli medico del 118 che da anni si occupa delle giornate di prevenzione cura la parte scientifica della giornata.
Un gruppo di specialisti volontari effettuerà una serie di esami specialistici quali: elettrocardiogramma e lettura ecocolordoppler delle carotidi , determinazione pressione arteriosa; consulto nutrizionale, consulto ortopedico prevenzione patologie grosse articolazioni, test del capello, spirometria, consulto terapia del dolore, consulto interni stico, nefrologico. Non dimentichiamo che il 14 è anche la giornata mondiale del diabete voluta dall'International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata viene organizzata per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete sulla sua prevenzione e gestione e non si poteva non dimenticare in questo evento. Esami e test gratuiti sono riservati solo agli operatori della cava e di cave vicine nel rigoroso rispetto delle norme anti covid, obbligatoria la mascherina, il green pass o un tampone effettuato almeno 24 ore prima. La giornata ha il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Carrara, del 118 Massa-Carrara; Fimmg di Massa-Carrara, della prestigiosa Accademia Italiana Multidisciplinare per l’ Urologia territoriale (AIMUT), A.L.I.Ce. e Associazione Italiana contro le Leucemie e Mielomi Massa-Carrara; Ordine delle Professioni infermieristiche di Massa Carrara, la Feder Diabetici Lazio, e di altre importanti istituzioni.
Testimonial il Prof. Dott. Ferruccio Bonino studioso e ricercatore di fama internazionale Ordinario di Gastroenterologia, Istituto di Biostrutture e Bioimmagini (IBB) del CNR e scopritore dei virus epatici maggiori “B” e “C”. La locandina e l’immagine è stata curata da Daniele Terzoni, la vignetta che appare nei manifesti e brochure è stata donata dal noto vignettista Sergio Staino. La giornata è supportata anche da società e ditte varie: VF Marmi, Best Medical Samsung ed altre. A scanso di equivoci o cattive interpretazioni questa iniziativa, a detta degli organizzatori, non vuole sostituirsi a nessun organismo di sanità deputato alla prevenzione in cava ma gli organizzatori desiderano dare un gratuito contributo in più anche a questi lavoratori in linea con la mission della grande Associazione di pubblica assistenza che opera nel rigoroso metodo del volontariato, nell’educazione sanitaria, nella prevenzione per quanto, ovviamente, gli compete.
“Con entusiasmo e soddisfazione ho accetto di servire da testimonial dell’evento di prevenzione a carattere nazionale – dice il prof. Dott. Ferruccio Bonino - che si terrà in una grande cava di marmo Bettogli a Carrara, bacino di Torano che vedrà, inoltre la presenza, di cavatori delle cave vicine appartenenti a questo bacino. Benessere economico e progresso tecnologico hanno determinato un significativo allungamento della vita media dell’uomo, modificandone profondamente lo stile. La vita oltre i limiti della programmazione biologica per la procreazione si associa alla degenerazione asimmetrica delle funzioni biologiche e espone a nuove condizioni di cronicità tipiche dell’anziano che è oggi la popolazione prevalente in Italia. L’evoluzione delle tecniche diagnostiche permette oggi di andare ben oltre la cura delle lesioni ed è possibile curare anticipatamente le alterazioni anatomiche, biochimiche, genetiche o funzionali quado non sono ancora ma possono diventare lesioni (causa di sofferenza, morbilità o ridotta aspettative di vita), se non curate appropriatamente. Tali condizioni di cronicità nascono dalla preventiva scoperta di alterazioni genetiche, anatomiche, biochimiche o funzionali che non rappresentano malattie, ma iniziali deviazioni dalla normalità e fattori di rischio di malattia se il soggetto non segue specifiche cure e stili di vita. Per tali cronicità pre-sintomatiche la cura deve necessariamente essere personalizzata in quanto la cura preventiva o cura della salute impone attenzioni, canoni e paradigmi molto diversi dalla cura della malattia. Nascono perciò nuovi bisogni di cura della salute e prevenzione che implicano la cura appropriata e tempestiva che può evitare lo sviluppo di lesioni irreversibili con massima soddisfazione del cittadino e minor spesa per il sistema sanitario.
Fino agli anni ‘80 il singolo medico poteva “governare” la maggior parte degli strumenti di diagnosi e cura del singolo malato e rispondere alle domande di cura delle lesioni conclamate tipiche delle malattie acute e degli interventi medici programmati per curare le lesioni non acute. Successivamente il velocissimo progresso delle conoscenze e tecnologico ha reso impossibile il mantenimento di tutte le adeguate competenze in un singolo esperto e indispensabile il lavoro di squadra.” Interessate ancora di più quello che dice ora il Prof. Bonino: “
La miglior cura, ovvero la cura giusta al momento giusto inizia sempre prima della comparsa dei segni clinici e sintomi di malattia, “Cura Preventiva”. La comparsa di segni e sintomi di malattia implica ormai la “rottura” dell’equilibrio fisiologico e ogni cura iniziata a questo punto o dopo, non può avere più carattere preventivo, ma al massimo riparativo. Infatti nella grande maggioranza dei casi la “Cura Riparativa” non restituisce più la condizione di salute completa. Esistono quindi due categorie distinte di cura: “Cura Preventiva e Cura Riparativa”.
Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) provvede con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) alla “Prevenzione di Base” (es. vaccinazioni di massa) e alle “Cure Riparative”, diagnosi e cura delle patologie con evidenza di segni e sintomi di malattia. L’efficacia della Prevenzione di Base rimane assoluta come dimostrato dalla vaccinazione anti-COVID.”
Gli fa eco la dottoressa Rigoletta Vincenti nota pneumologa “ Le malattie respiratorie croniche, in particolare asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) sono tra le principali cause di morbilità e mortalità e si prevede un trend in crescita per i prossimi anni. L’impatto delle malattie respiratorie croniche, oltre a causare morti premature, ha importanti effetti negativi sulla qualità della vita e sulla disabilità dei pazienti. In Italia le malattie respiratorie, dopo le malattie cardiovascolari e neoplastiche, rappresentano la terza causa di morte e si prevede che, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, la prevalenza di tali patologie sia destinata ad aumentare. Le patologie respiratorie insorgono a causa dell’azione di un insieme di fattori di rischio che possiamo classificare in due capitoli: fattori di rischio individuali: genetici e legati alla familiarità fattori di rischio ambientali: fumo di sigaretta, esposizione professionale, inquinamento atmosferico outdoor e indoor, condizioni sociali, dieta, infezioni. Tra le patologie prevenibili oltre all’asma, alla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), dobbiamo considerare le malattie professionali polmonari, la “sleep apnea sindrome” ( apnee istruttive nel sonno) le malattie infettive , la fibrosi polmonare e l’ipertensione polmonare. Benché esistano efficaci misure preventive, tuttavia le malattie respiratorie croniche sono sottovalutate, sottodiagnosticate, sottotrattate ed insufficientemente prevenute. Questo è dovuto per la gran parte alla sottovalutazione dei sintomi da parte dei pazienti soprattutto se fumatori, in quanto attribuiscono all’abitudine tabagica la sintomatologia , e allo scarso utilizzo dell’esame spirometria, fondamentale per la diagnosi .La Spirometria è un esame molto semplice che permette di misurare la funzione dei polmoni, in particolare il volume e/o la velocità con cui l'aria può essere inspirata o espirata da un soggetto. La Spirometria è necessaria per confermare la diagnosi di BPCO e unitamente alla presenza dei sintomi, l’esame permette di individuare la gravità della malattia oltre al trattamento più adeguato ad ogni stadio della stessa. L’esecuzione di questo semplice esame risulta fondamentale per una corretta prevenzione e/o trattamento di una malattia così tanto diffusa, e, soprattutto nelle persone anziane, la vaccinazione anti pneumococcica.”
Nelle foto:la locandina manifesti dell’evento; un gruppo di volontari; il presidente Giromella con volontari e responsabili cava, la dott. Rigoletta Vincenti, il prof Bonino.
ALBERTO RUFFINI
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