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BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

giovedì 5 gennaio 2017

LIBERTA' DI STAMPA E DI PENSIERO


Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro
s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al
buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.


Ma oggigiorno è ancora valido l'articolo 21 della costituzione? La risposta è SI anche se a mio modesto parere andrebbe aggiornato e integrato.
L'Italia è al 77° posto come libertà d'informazione e nessun governo si è mai adoperato per cambiare questo dato.Certo pretendere che lo facessero i governi che controllavano i giornali era troppo,e comunque penso che la situazione non cambierà neanche nei prossimi anni.
Dovrebbe essere previsto in un ipotetico nuovo articolo 21,che nessuno possa possedere così tanti canali televisi e quotidiani nazionali.
Bisognerebbe anche prevedere che almeno un tipo d'informazione,sia completamente gratuita. Per la tv siamo obbligati a pagare il canonre Rai,internet è a pagamento e i quotidiani si pagano.
Senza contare che quest'ultimi sono soggetti ai distributori,che possono decidere di non portarli più nei piccoli paesi,se il guadagno non è nelle loro aspettative.
Negli ultimi anni non solo non ci si è adoperati per il rispetto dell'Art.21 e della liberta d'informazione,ma addirittura si è agito nel senso contrario. Basti guardare che recentemente si pensa a come limitare internet,che seppur a pagamento,è rimasta l'unica fonte d'informazione libera. Pur conscio che ci si trova scritte anche tante cazzate,ma sta a chi legge verificare se l'informazione è corretta...in parole povere si può anche trovare scritta una imbecillata,ma se uno ci crede a scatola chiusa,non è da meno di chi l'ha scritta.
Ricordate quando una persona è informata è meno facile prenderla per il culo.

Distinti saluti


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