In
questi giorni sono preso da impegni e non posso stare dietro al
Blog,ne approfitto per chiedere scusa ad Andreotti Roberto ed ai miei
lettori.Abbiate pazienza un altra settimana e dovrei rientrare nei
ranghi.
Nei
miei impegni però ho voluto prendere una pausa(che ripagherò
sicuramente con qualche ora di sonno perso)per raccontarvi qualcosa a
mio dire di molto grave che stà accadendo nella montagna pistoiese.
Da
settembre anche nei nostri comuni sono disponibili i moduli per
firmare per chiedere il referendum abrogativo della legge regionale
28/15.Cosa che è molto ostacolata da Rossi e c. che stanno
rapidamente studiando contromosse in regione per rendere vano il
referendum.
Iniziamo
da quello di cui sono stato testimone e protagonista,avvenuto venerdì
scorso,il 25 settembre per intenderci.
Il
giorno prima mi era stato chiesto se potevo aiutare a recuperare i
moduli per la raccolta firme degli 8 referendum di
POSSIBILE.Nonostante appartenga ad un altra idea politica,ho
accettato di buon grado,perchè a prescindere che comunque
personalmente condivido i temi proposti e li ho firmati,una mano non
si nega nessuno e rispetto le idee di tutti.Senza contare che
districarsi
nel comune di San Marcello,per quanto minuscolo rispetto alle grandi
città,può essere ostico per chi non ci si sa muovere.Un perfetto
esempio di burocrazia ostacolativa se mi permettete il termine.
Comunque
non so se sia perchè”le buone azioni vengono premiate”o se
perché il comune di San Marcello abbia un karma negativo,sta di
fatto che è un bene che abbia accettato.
Una
volta arrivato lì insieme alla persona arrivata da Pistoia
incaricata di ritirare le firme di POSSIBILE,la responsabile
dell'anagrafe che doveva autentificare le firme,ci dà i moduli
sbagliati,quelli del referendum del C.R.E.S.T.
A
quel punto fò notare che non sono quelli e che questi debbono
tornare al protocollo perché la gente ha tempo per firmare fino a
fine ottobre.Ricevo una risposta seccata che lei ormai le aveva
chiusi e che comunque non le avevano fatto sapere in che data
scadevano.
A
quel punto siccome aveva autentificato i moduli sbagliati e non
quelli di POSSIBILE,con la persona venuta da Pistoia usciamo e
andiamo a prendere un caffè per aspettare che la responsabile
autentichi quelli giusti.
La
prima cosa che fò una volta usciti è attaccarmi al telefono per
avvertire della situazione.Ma sia Flavio Ceccarelli segretario
del C.R.E.S.T. che Emiliano Bracali presidente dell'associazione Zeno
Colò e colui che ha materialmente protocollato una lettera dove si
indicava chiaramente
la data di scadenza dei referendum(protocollo n.
11332 del 9 sett. 2015)erano
impegnati.
Mezz'ora
dopo,molte telefonate fatte(esaurendo il credito tra le altre cose)e
preso un caffè rientriamo e la responsabile questa volta si rivela
accomodante, anche se dice di non aver mai ricevuto la lettere
protocollata sopra menzionata e mi dice che rimetterà i moduli di
là,aggiungendo però che
tanto noi facciamo i banchini per raccogliere le firme.No
so quanta pazienza mi c'è voluta per non arrabbiarmi,comunque le ho
risposto gentilmente dicendogli che a lei non deve interessare se
noi facciamo i banchini e che i moduli devono stare al protocollo
fino a fine ottobre per chiunque voglia firmare e non abbia tempo di
venire ai banchini.
Ora
se un errore ci può stare,anche se a mio dire questo è PARECCHIO
GRAVE,il
comportamento supponente prima e di leggerezza dopo,non possono non
farmi pensare male,ovvero che sia stato fatto apposta,ma
questa è una mia personale opinione e non supportata da alcuna
prova.Certo è che se non si fosse verificata questa coincidenza
astrale di avere aiutato a riprendere i moduli di POSSIBILE forse
avremmo saputo(sia io sia il C.R.E.S.T.) che erano stati tolti i
moduli quando era troppo tardi.
Altra
nota finale MOLTO GRAVE,anche se scontata per chi conosce il
soggetto,è quando avveniva tutto questo era presente all'anagrafe il
sindaco Silvia Cormio,che sicuramente non può non aver sentito cosa
stava succedendo.
A
volte non so se quella donna sia più sfortunata,arrogante o
incapace,di certo se fosse stata furba,almeno per salvare le
apparenze si sarebbe alazata a chiedere cosa stava succedendo,invece
neanche quello.
Giorgio Fabbri |
E
se al comune di San Marcello levavano le firme per sbaglio(???)al
comune di Abetone correvano il rischio di non arrivarci.Infatti il
consigliere Giorgio Fabbri che si dichiarava d'accordo al
referendum e che aveva dato disponibilità a portare al comune di cui
è consigliere,al 18 settembre non le aveva ancora portate.Sono state
depositate al comune di Abetone da Flavio Ceccarelli solo il
mercoledì successivo(il 23 settembre);complimenti ancora al
consigliere che ha fatto perdere due settimane al referendum,forse
non poteva perdere una giornata di lavoro.Conoscendo non l'ha fatto
con cattiveria,ma per negligenza e comunque non è una scusante di
una cosa MOLTO GRAVE anch'essa.
Insomma
c'è da dire che tra errori e negligenze il referendum del C.R.E.S.T.
incontra molti ostacoli e devo dire che impossibile non pensare
male.Io non posso fare a meno di pensare male e credere ad un opera
di sabotaggio,magari voluta proprio dal Partito
Democristiano
e da Rossi.Sarà l'ennesimo volo pindarico di un polemizzatore quale
mi bollano?sarò un gufo?questo non stà a me dirlo e lascio i
lettori liberi di farsi il proprio pensiero,valutando i fatti che ho
riportato.Questi son veri e ognuno la pensi come vuole.
Distinti
saluti
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