^^L’ictus: colpisce anche i giovani^^ lo dice il prof. Dott. Giovanni Orlandi , studioso e clinico molto famoso, Unità Operativa di Neurologia dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Il professore è Responsabile Clinico Rete Ictus per la Regione Toscana
^^L’ictus colpisce anche i giovani.^^ Così dice il prof. Dott. Giovanni Orlandi , studioso e clinico molto famoso, Unità Operativa di Neurologia dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Il professore è Responsabile Clinico Rete Ictus per la Regione Toscana. Il professore effettuerà le visite neurologiche sabato 4 ottobre con inizio alle ore 9 nei locali della sede del Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra presieduto da Marcello Lo Presti in Via Don Pietro Corsini 77 meglio nota come “ Cittadella della Salute” nel corso di ^^Albiano in salute tutto l’anno^^ mega giornata di prevenzione gratuita sul rischio cardio vascolare ictus e colesterolo a carattere regionale. L’evento ha anche il patrocinio del prestigioso ospedale per la cura dei bambini a carattere europeo Meyer di Firenze La giornata grazie al web ed a questa testata in due giorni ha registrato il tutto esaurito ed ad oggi alla segreteria della Cri sono giunte oltre 800 telefonate di persone di diverse province anche emiliane per poter godere delle prestazioni specialistiche gratuite. ^^ L’ictus giovanile . continua il clinico - è la malattia neurologica più frequente dopo il trauma cranico e la sua frequenza è in crescita perché a partire dall’adolescenza si sta osservando un aumento di giovani che fumano, consumano superalcolici ed altre sostanze d’abuso, tutti fattori che accrescono molto il rischio di ictus. I giovani poi sono più esposti a traumi, per esempio durante attività sportiva, che possono provocare ictus attraverso la dissecazione (rottura) delle arterie che portano il sangue al cervello. Da considerare anche le differenze di genere in cui la donna giovane ha un rischio di ictus aggiuntivo correlato alle modificazioni ormonali che si verificano durante la gravidanza, il puerperio e la menopausa. ^^
Il professore precisa che ^^ l’ictus è una malattia del cervello causata da un disturbo circolatorio che si manifesta in modo improvviso (“ictus” significa appunto “colpo”). In circa l’80% dei casi l’ictus è di tipo ischemico, ovvero il sangue non riesce ad irrorare adeguatamente una porzione del cervello a causa di un trombo o di un embolo (cioè di un “tappo”) che impedisce la circolazione cerebrale; nel restante 15% dei casi l’ictus è invece di tipo emorragico cioè è caratterizzato dalla fuoriuscita di sangue da una arteria cerebrale andata incontro a rottura. In assenza di adeguate e specifiche terapie la parte del cervello colpita è destinata a morire comportando una compromissione irreversibile delle funzioni da essa controllate.^^
Alla domanda: l’ictus rappresenta la principale causa di disabilità permanente nell’adulto. Risponde: ^^ in effetti è la seconda causa di demenza e la terza causa di morte nella popolazione. In Toscana ogni anno vengono ospedalizzati circa 7000 casi di ictus di cui circa 5000 sono di tipo ischemico ed i restanti di tipo emorragico con un impatto di grande rilevanza sanitaria e sociale in termini di costi economici ed umani in cui il ruolo della medicina territoriale e delle organizzazioni di volontariato è di fondamentale importanza sia nella prevenzione che nella gestione dei bisogni assistenziali dovuti agli esiti della malattia.^^
L’ictus ha sempre avuto uno scarso impatto mediatico nell’opinione pubblica?^ ^^ Si. ciò deriva da alcuni pregiudizi da sfatare fra cui quelli che l’ictus non si può evitare, l’ictus non si può curare, l’ictus è una malattia che colpisce solo gli anziani.
Ma oggi ci sono evidenze inconfutabili che queste affermazioni non sono vere.
Infatti, precisa il prof. Dott. Orlandi: L’ictus si può prevenire con un corretto stile di vita: cattiva alimentazione e sedentarietà favoriscono l’ictus. Ideale è la dieta mediterranea con poco sale e prevalenza di pesce, no il fumo, non l’alcool e le altre sostanze di abuso, sì l’attività fisica quotidiana anche nelle persone anziane. ^^
Dunque per prevenire l’ictus? ^^ è fondamentale identificare e curare in modo adeguato i principali fattori di rischio come l’ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale, il diabete e l’ aumento del colesterolo nel sangue che sono particolarmente insidiosi perché possono essere presenti per molto tempo senza provocare disturbi clinici e quindi sono riconosciuti tardivamente. ^^
L’ictus si può curare? ^^ certamente imparando a riconoscerne subito i sintomi principali (perdita di forza in una metà del corpo, deviazione della bocca, difficoltà a parlare) che hanno la caratteristica di presentarsi all’improvviso. In questi casi bisogna chiamare subito il 112 per essere trasportati rapidamente nella struttura ospedaliera di riferimento per il trattamento di elezione che è la trombolisi endovenosa e/o la trombectomia meccanica ed essere ricoverati in aree di degenza con specifiche competenze professionali. ^^
La prevenzione e la cura dell’ictus fondano la loro efficacia sull’organizzazione? ^^ Certamente di un percorso assistenziale integrato e complesso che deve adeguarsi alla continua evoluzione delle evidenze scientifiche e per questo richiede lo sviluppo di una forte coesione professionale ed organizzativa. ^^
Professore che trattamento si deve fare quando uno è colpito da ictus? ^^La trombolisi endovenosa e l’intervento endovascolare di trombectomia meccanica sono i trattamenti che hanno permesso di migliorare in modo sostanziale la prognosi dell’ictus ischemico attraverso la ricanalizzazione delle arterie cerebrali occluse, ma l’efficacia di tali procedure è tempo-dipendente e si riduce progressivamente con il passare del tempo rispetto all’esordio dell’ictus in quanto la sopravvivenza del tessuto cerebrale in condizioni di ischemia è molto breve (poche ore). Per questo è molto importante che nella popolazione si diffonda sempre di più sia la conoscenza dei sintomi con cui può presentarsi l’ictus in modo da riconoscerlo subito sia la consapevolezza che si può curare al meglio solo con un intervento tempestivo (“pochi minuti valgono una vita”) chiamando subito il 112 per accedere all’ospedale di riferimento territoriale più appropriato.^^
Professore cosa ‘è la Rete Ictus Toscana? ^^ è stata istituita con la DGRT 1186/2014, inizialmente focalizzata sui trattamenti tempo-dipendenti per l’ictus ischemico è successivamente evoluta includendo tutte le fasi del processo di cura dal soccorso in emergenza fino al reinserimento domiciliare attraverso lo sviluppo di un percorso integrato che favorisce in modo sostenibile un accesso equo alle cure più appropriate, rende più omogenei i processi di cura e misura le prestazioni per identificare criticità e definire progetti di miglioramento (DGRT 1106/2021). In tale percorso il ruolo della medicina territoriale e delle organizzazioni di volontariato è strategico nella fase di prevenzione e di informazione per l’accesso alla rete, nella fase dell’emergenza-territoriale per il soccorso e la destinazione del paziente e nella fase post-acuta per il contributo alla gestione dei bisogni assistenziali dovuti agli esiti della malattia.
Questi i riferimenti per entrare in contatto con la Rete Ictus Toscana:
In caso di sospetto ictus → chiamare il 112
Per conoscere l’organizzazione della rete: https://www.regione.toscana.it/-reti-cliniche-tempo-dipendenti
Per accedere ai dati della rete→ https://www.ars.toscana.it/ (link)
E’ stata inoltre costituita sul territorio nazionale “ALICe Italia Onlus” (Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale), associazione laica aderente al settore del volontariato costituita da associazioni regionali a cui afferisce anche la Toscana. ALICe ha lo scopo di migliorare la conoscenza della malattia e la qualità della vita delle persone colpite da ictus e dei loro familiari creando un collegamento con i professionisti e le strutture deputate alla loro assistenza in modo da tutelare il diritto dei cittadini a ricevere livelli di assistenza adeguati ed omogenei su tutto il territorio. Attraverso il sito www.aliceitalia.org si accede ad ALICe Toscana che contiene – termina il prof. dott. Giovanni Orlandi - i riferimenti delle sezioni attualmente costituite sul territorio regionale.^^
Nelle foto: il prof. dott. Giovanni Orlandi; il manifesto della Giornata, il Metyer, un gruppo di volontari della Cri di Albiano Magra.