ulivi

ulivi
BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

mercoledì 11 marzo 2015

PIANA DI FIRENZE: “Nuovo Aeroporto di Peretola: il MOSE TOSCANO” . di Francesco Fedi .

---------- Messaggio inoltrato ----------
Data: 11/mar/2015 ore 19:50
Oggetto: "Nuovo Aeroporto di Peretola: il MOSE TOSCANO" di Francesco Fedi
A: <capitan.futuro3000@gmail.com>

"Nuovo Aeroporto di Peretola: il MOSE TOSCANO" di Francesco Fedi
 
Che il Coordinamento dei Comitati  NO-Aeroporto/PIANA SANA facesse sul serio, si era capito fin da subito. Forse però non sono molti, Premier Renzie e Presidente Rossi compresi, ad immaginare che questi semplici cittadini di periferia, sarebbero arrivati a solleticare l'interesse della tanto famigerata Unione Europea.
 
"Attendiamo chiarimenti puntuali circa i 150 milioni di finanziamento pubblico previsto per l'infrastruttura.. …Il ministro dei Trasporti deve ora chiarire".
 
Questo si legge in una nota inviata a niente di meno che il Ministro Mario Lupi, e con la quale viene a questi trasmessa tutta la documentazione ricevuta la scorsa settimana, dalla Direzione generale della mobilità e dei trasporti della Commissione europea.
 
Tra le varie cose, si scopre che, diversamente dallo Stato Iitaliano, l'Europa non considera "strategico" l'aeroporto fiorentino, motivo per cui  non potrà essere destinatario di finanziamenti e sovvenzioni dallo Stato.
 
Tutto da chiarire dunque su quali basi normative il Decreto Sblocca Italia, ha già previsto lo stanziamento di 50 Milioni di Euro per quest'opera, che per giunta è e rimarrà di proprietà privata.
 
Il portavoce dei comitati Gianfranco Ciulli, ricorda anche a Lupi la risposta da questi resa al l'onorevole Massimo Artini (Gruppo Misto), dove egli spiegava che  "…i finanziamenti pubblici destinati al potenziamento delle infrastrutture aeroportuali degli aeroporti di Pisa e di Firenze dovranno essere erogati nel rispetto degli orientamenti europei in materia di aiuti di Stato agli aeroporto e alle compagnie aeree…", evidenziandosi così una palese e netta contraddizione con la risposta ricevuta dalle istituzioni europee.
 
Ne consegue che ogni tipo di finanziamento che dovesse essere destinato all'opera potrà essere velocemente bollato come "aiuto di Stato", con ogni conseguenza sul piano sanzionatorio.
 
Tutte conseguenze che, con l'inevitabile condanna per lo Stato Italiano, saranno pagate a caro prezzo dai contribuenti. Così alla fine, Nuovo Aeroporto di Firenze, sarà pagato dai cittadini, una prima volta attraverso il sovvenzionamento pubblico, in parte già previsto, e una seconda, quando ci troveremo tutti a pagare le multe salate, in esito alle procedure d'infazione che saranno avviate.   
 
Un altro appunto contenuto nella nota a firma del capo unità Filip Cornelis e del commissario Violeta Bulc,  vi sono gli aspetti di natura tecniche, che oltre all'Ente Nazionale per Aviazione Civile italiano, spetterebbero anche all'omologo ente sovranazionale europeo.
 
Cosa questa che si va ad aggiungere anche all'omologazione che si dovrà avere anche da parte dell'ulteriori omologo ente internazionale ICAO, con sede a Montreal,del quale da lungo tempo i comitati, nei loro numerosi incontri realizzati sul territorio, hanno sempre spiegato come l'ipotesi di "monodirezionalità" della pista, quella a causa del quale si avrebbero tutti i voli in decollo ed atterraggio nella direzione di Prato, è un'ipotesi che non contemplata da quest'ultimo ed alla quale, in passato, sono state ammesse rarissime deroghe e solo in casi davvero particolari: tanto per fare un esempio, uno di questi è il caso dell'Aeroporto di Gibilterra, dove uno stretto lembo di terra immerso nel Mar Mediterraneo, ubicato circa 2 km dalla piccola città di Gibilterra, e noto in tutto il mondo per il fatto di avere una pista che si incrocia con una trafficatissima strada di città che, in concomitanza di un atterraggio o un decollo, si vede interrompere il traffico da un passaggio a livello (Vedi: Gibilterra, dove gli aerei si incrociano con le auto)
 
Dunque, se così è e sarà come potrà il ministro delle Infrastrutture ostinarsi a dichiarare lo scalo come strategico del Piano nazionale aeroporti?!... Questa domanda che, da tempo serpeggiava nell'ambiente, oggi sembra quasi retorica.
 
Per questo i cittadini si chiedono il "…perchè questo aeroporto lo si vuole a tutti i costi…". Come ha ripetuto Ciulli nei giorni scorsi, spiegando anche di aver roto ogni forma di dialogo con il Sindaco di Prato, Matteo Biffoni: "Con lui non c'è più dialogo. Quando un sindaco non ottempera a quello che il Consiglio comunale all'unanimità gli ha conferito come mandato, ovvero effettuare uno studio di impatto ambientale parallelo da portare alla Conferenza dei servizi nazionale per avere una certificazione dello stato sanitario e ambientale della piana da contrapporre a quello del proponente Adf, e cerca invece di fare cose diametralmente opposte, che possiamo dire? Che dialogo ci può essere? Senza voler mancare di rispetto ai tecnici che forse procederanno allo studio – conclude Ciulli – la delibera del Consiglio comunale dice che ad effettuare lo studio sia un ente multidisciplinare, di provata esperienza internazionale, terzo e non locale. A fronte di tutto questo viene proposto un tecnico del Comune, è la stessa cosa"
Ma chi in questi gironi ha provato a rispondere alla domanda Ciulli e di molti altri è il giovane Andrea Intonti, giornalista freelance non iscritto all'Ordine dei giornalisti e studente di Comunicazione pubblica e sociale a Bologna.
Un lavoro davvero encomiabile quello di Intonti sul suo blog Il Dettaglio – Il blog di Andrea Intonti, che in varie puntate, ha in questi giorni fatto un focus molto evocativo sul caso.
Intonti infatti ci spiega chiaramente come l'obiettivo sia vertice del G8, che si terrà a Firenze nel 2017, né più né meno di come Matteo Renzi aveva promesso in una lettera alla sua città al momento del suo trasloco a Palazzo Chigi. Un'operazione da 600 milioni di euro nei quali rientrano anche i 150 milioni destinati all'aeroporto "Amerigo Vespucci" di Peretola destinati alla realizzazione di una nuova pista da 2.400 metri. Questo  nell'intento anche di porre fine ad una battaglia politica che dura almeno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
In tutto ciò, chi ne godrà i massimi benefici sarà soprattutto l'investitore privato, Eduardo Eurnekian, importante azionista della società Aeroporti Toscani, che da poche settimane riunisce la proprietà dei due aeroporti di Pisa e Firenze..

Da qui a dire che l'"Operazione-G8 2017", dovrebbe essere quella la cui organizzazione permetterà di aggirare il divieto dell'Unione Europea in fatto di concessione di aiuti di Stato. Sembra infatti che non a caso in una dichiarazione dello scorso ottobre, l'ex Vicepresidente e Commissario per la politica alla concorrenza Joaqín Almunia, dichiarava in tal senso che le autorità pubbliche possono fornire sostegno agli aeroporti in casi giustificati, ossia quando l'aiuto è finalizzato a migliorare l'accessibilità di una regione e a contribuire in modo significativo al suo sviluppo economico. Questo però non prescinde dalla necessità di evitare la duplicazione di infrastrutture aeroportuali, creando diseconomie multiple, e finendo così solo per favorire indebitamente certe compagnie, per giunta con spreco di risorse pubbliche ed effetti discorsivi del libero mercato.
Leggendo però le considerazioni di Intorni, mi lascia abbastanza perplesso il dato di 10-15 euro a metro quadro che lui riporta per l'espropriazione dei terreni (…circa 110 ettari di terreno…). Una cifra decisamene troppo bassa, anche se i suoli interessati volessero essere trattati come terreni agricoli…
L'approvazione del progetto del Nuovo Aeroporto, determinerà infatti la "vocazione edificatoria" per qui suoli, con valori che schizzeranno fino a 5 o anche 10 volte tanto.
Chi non fosse convinto di questo, provi a documentarsi sulla vicenda del Nuovo Ospedale di Prato, dove qualche volpe del deserto aveva pensato di espropriare i terreni destinati a quell'opera a cifre di pochi euro al metro quadro. Il risultato è stato uno stillicidio di ricorsi, dove i porpietari espropriati (giustamente!!) facevano notare ai magistrati di turno come l'approvazione del progetto dell'ospedale, avesse innescato i meccanismi che abbiamo appena detto….
Ma questo, poi magari si scoprirò non essere altro che un qualcosa di voluto, visto che in quei 110 ettari necessari alle costruzione della nuova pista e di tutto quello che ne costituirà un necessario contorno, non sono pochi i suoli di prop. Ligresti/Unipolsai…  
Dunque, alla fine, i 600 Milioni di Euro di cui ci spiega Intonti, potranno arrivare anche a 1 Miliardo, motivo per cui, da tempo buon Ciulli, per questa grande manfrina, ha pensato di coniare l'espressione di "MOSE TOSCANO".
—-—-—-—-—-—-—-—-—-—-—-—-—-—-—-—-—

Nessun commento:

Posta un commento