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lunedì 24 marzo 2014

TAGLIASACCHI DOPO IL FLOP DI LUCCA , CI RIPROVA A CASTELNUOVO

A LUCCA RINNEGO QUASI LE SUE ORIGINI GARFAGNINE
SE LO RICORDERANNO I CASTELNUOVESI ???
CANDIDATURA CHE SA TANTO DI GIOCHETTI POLITICI DA VECCHIA CASTA
NON FATEVI FREGARE UN ALTRA VOLTA , SCEGLIETE CHI NUOVO LO E' DAVVERO !!!!!

ECCO COSA SUCCESSE A LUCCA NEL 2007:
(intanto ha girato per fondazioni varie e l'aeroporto di tassignano, ma un lavoro vero no??? Solo e sempre sulle spalle dei cittadini)
........anche altre cose fan così.........

LUCCA 2007:

ELEZIONI AMMINISTRATIVE Sindaco, si va al ballottaggio Favilla stacca Tagliasacchi Il candidato della Cdl ha ottenuto il 48,02% dei voti, quello dell'Unione il 42,8%: saranno loro a vedersela al secondo turno. La lista dell'ex sindaco Pietro Fazzi, che appoggiava Marco Brancoli Pantera, ha ottenuto il 3,9%

Lucca, 29 maggio 2007 -
Grande successo di Mauro Favilla e del centrodestra, mezzo flop di Andrea Tagliasacchi e dell’Unione. E’ la fotografia del primo turno delle elezioni amministrative di Lucca. Impensabile fino a pochi mesi fa, a testimoniare che comunque (onda nazionale o no) la città è moderata e guarda con più simpatia alla Cdl che non all’Ulivo.

Ma la cosa più clamorosa è che tutti i sondaggi commissionati dai Ds e dall’entourage dell’ex presidente della Provincia erano clamorosamente sbagliati. Come è possibile che abbiano dato Tagliasacchi vincente quando la realtà era completamente alla rovescia? Mistero. Quello che esce dalle urne è un mezzo schiaffo anche per l’ex sindaco Pietro Fazzi, che colleziona non tantissime preferenze personali: una lista, la sua, che peraltro non sarà così determinante al ballottaggio, o almeno non nel modo in cui si pensava.

Forza Italia attrae meno consensi rispetto alle previsioni e paga su di sè l’exploit della lista 'Governare Lucca', la sorpresa più grande della competizione. Ma gli azzurri avevano comunque messo in conto di doversi sacrificare per la causa. Lista, quella ideata da Angelini, che succhia consensi anche all’Ulivo, in evidente crisi. Peggio del previsto il candidato sindaco Giovanni Pierami e 'Per Lucca e i suoi paesi'. Un vero e proprio crollo appare quello di Rifondazione e dei Comunisti Italiani, che forse non hanno capito l’operazione di creare la lista «Il Centro», con cui Tagliasacchi ha voluto strizzare l’occhio a personaggi di solito collocati nel centrodestra.

Tuttavia ad apparire chiaro è che l’ex presidente della Provincia (dopo le travagliate primarie) non ha tirato lo schieramento bel al di là degli steccati dell’Unione: un campanello d’allarme. Di Delusione in delusione: nella maggior parte dei seggi le operazioni di scrutinio sono andate avanti fino a tardissima notte, praticamente con una raffica di contestazioni, quando dall’una quando dall’altra delle parti politiche.

Presidenti e scrutatori, soprattutto quelli meno esperti, hanno dovuto ricorrere continuamente all’ufficio elettorale del Comune e in qualche caso addirittura alla Prefettura. I manuali del Ministero non erano infatti sufficienti per risolvere immediatamente le singole contestazioni. D’altra parte il voto non ha presentato particolari difficoltà, essendo identico a quello delle precedenti elezioni comunali. L’unica novità è stata il numero delle liste, complessivamente 24, in particolare per la presenza di ben 11 simboli a fianco di Mauro Favilla e di 8 simboli accanto ad Andrea Tagliasacchi, e quindi una scheda di formato maxi per la scelta di sindaco e consiglio comunale. Anche il numero delle schede dichiarate nulle non si è differenziato troppo da quella che è ormai una media: alle elezioni di domenica e di ieri siamo arrivati infatti nell’ordine del 2,7 per cento contro il 2,6 delle provinciali dello scorso anno. Alla fine si può tranquillamente affermare che parte dell’estrema sinistra non è andata a votare, e che la vecchia Dc ha avuto un exploit. Innegabile...

IL BALLOTTAGGIO:

Mauro Favilla torna a essere il sindaco di Lucca dopo 18 anni e mezzo. Con 24.408 voti ovvero il 52,47 per cento, ha vinto il ballottaggio di domenica e lunedì. Andrea Tagliasacchi si è fermato a al 47,53 per cento

Lucca, 12 giugno 2007 - Mauro favilla torna ad essere il sindaco di Lucca dopo 18 anni e mezzo. Ha vinto il ballottaggio di domenica e lunedì con 24.408 voti ovvero il 52,47 per cento. Andrea Tagliasacchi si è fermato a quota 22.112 voti ovvero al 47,53 per cento. Entrambi i candidati hanno aumentato il numero dei loro voti rispetto al primo turno: Favilla il 27 e 28 maggio scorsi aveva ottenuto 23.403 voti, dunque ne ha conquistati 1.005 in più al ballottaggio, mentre Tagliasacchi al primo turno si era fermato a quota 20.851, dunque al ballottaggio ne ha avuti 1.261 in più. Si è chiusa così, nel segno della tradizione e della Lucchesità, la più lunga campagna elettorale della storia del Comune capoluogo.

Una sfida che di fatto è durata quasi un anno e che in alcuni momenti ha assunto i toni di una vera e propria crociata, di cui si sono visti gli ultimi fuochi proprio ieri pomeriggio, con momenti di forte tensione tra le opposte fazioni politiche quando ormai erano evidenti i dati e dunque chi era il vincitore e chi lo sconfitto. Anche il segno più evidente della voglia di Lucchesità si è visto ieri pomeriggio a Palazzo Orsetti dove, al di là dei più vivaci supporter dei partiti, moltissimi cittadini commentavano semplicemente: «I lucchesi vogliono un sindaco lucchese, che faccia solo gli interesse della nostra città». Il riferimento alle origini non lucchesi ma anche ai rapporti stretti di Tagliasacchi con la Regione e con centri di potere esterni al territorio lucchese è stato evidente.

Fin dal primo pomeriggio di ieri, a cominciare dalla prima simulazione di voto delle ore 15,01 diffusa dall’istituto Piepoli che lo dava al 52 per cento, è apparsa netta la vittoria di Mauro Favilla che anzi alla fine ha aumentato il distacco dal rivale di ben 4,94 punti percentuali. Ci sono volute esattamente tre ore per arrivare al dato definitivo delle 80 sezioni elettorali, che questa volta hanno chiuso senza troppe sorprese né inceppi: con 223 schede bianche, 528 nulle e solo 7 contestate. Ora non resta che attendere, questa mattina, l’ufficialità dei dati e quindi la proclamazione.

Un risultato che annulla le ipotesi che circolavano poco più di un anno fa, quando molti pensavano a un semplice cambio di poltrone tra Pietro Fazzi (da sindaco a presidente della Provincia) e Andrea Tagliasacchi (da presidente della Provincia a sindaco). Sia Fazzi come Tagliasacchi oggi sono usciti di scena. Entrambi hanno ora soltanto una poltroncina di consigliere di minoranza; mentre ai vertici dei due Enti ci sono persone che, al di là dello schieramento politico, richiamano una tradizione di Lucchesità e di moderazione e addirittura comuni radici, quelle della Democrazia cristiana che guardava al centro-sinistra. Stefano Baccelli è figlio e nipote di ex sindaci e il padre è stato anche presidente della Provincia, Mauro Favilla è il sindaco dei primati: è stato infatti primo cittadino dal 18 dicembre 1972 al 31 luglio 1985, e nuovamente dal 30 marzo al 30 novembre 1988.

Dopo un anno esatto da stamani Lucca ha nuovamente il sindaco. In mattinata Favilla è tornato ufficialmente a Palazzo Orsetti, per salutare il commissario straordinario Francesco Lococciolo. Un ritorno in tutti i sensi: sia perché segue al prolungato bagno di folla di ieri pomeriggio, quando è stato al centro di una prima festa degli elettori; sia perché è stato sindaco per molti anni; sia perché è stato il sindaco che nei primi anni settanta ha portato la sede comunale da Palazzo Santini (dove oggi resta il consiglio comunale e alcuni uffici tecnici) a Palazzo Orsetti dove oggi ritorna da sindaco.

IO CREDO CHE CASTELNUOVO SI MERITI BEN ALTRO
IO CREDO CHE CASTELNUOVO NON DEBBA CADERE DALLA PADELLA NELLA BRACE !!!!
IO CREDO CHE SERVA DAVVERO UN GRANDE ED INNOVATIVO CAMBIAMENTO
UNA NUOVA ARIA DEVE SOFFIARE SU CASTELNUOVO GARFAGNANA.......

LA POLITICA DEVE ESSERE UNA MISSIONE E NON UN MESTIERE A SCOPO DI LUCRO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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