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Lunedi 4 febbraio alle ore 15:00 abbiamo avuto un incontro privato con l'investitore che vorrebbe riconvertire l'ex-impianto di compostaggio di Tana Termini, in un nuovo e moderno impianto di produzione di Biogas, in questo caso Metano.
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Ho richiesto questo incontro, perché l'impianto si trova si nel comune di San Marcello Piteglio, ma al confine con Bagni di Lucca, ed i problemi legati al vecchio impianto nuocevano molto di più sul mio comune.
Ho partecipato a questo incontro con Marco Poli con cui da sempre abbiamo seguito la vicenda, presentando anche gli esposti che hanno dato il via al procedimento di chiusura, il primo incontro con visita dell'impianto fu fatto quando c'era ancora il Betti come Sindaco e Luca Marmo era Sindaco dell'ormai estinto comune di Piteglio.
L'incontro era necessario per fugare i dubbi che mi sono sorti a leggere certe sparate sui social, anche da parte di qualche esponente politico che forse manco sa di cosa si parla.
E qualche bufala era pur girata, in primis il fatto che questo tipo di impianto fosse paragonato a quello di KME, e che l'investitore fosse pure il solito, un'altra panzanata era quella dell'alta ciminiera che avrebbe sparato fiamme altissime......
Siccome qualcosa ne capisco, mi parevano assai strani entrambi i fatti.
1) Paragonare un impianto di produzione di BIOGAS ad un Pirogassificatore è un segno di una completa ignoranza in materia.
2) Ho chiesto, ed ho avuto certezza che non vi sono interessi comuni.
3) La ciminiera sputafuoco è un controsenso palese, uno il gas lo produce per venderlo e ricavarne utili, mica per bruciarlo in Atmosfera, oltretutto l'impianto, non genererà corrente elettrica, in quanto non potrebbe poi godere degli incentivi governativi che invogliano gli imprenditori ad investire in queste produzioni.
Lo stato ed il Governo hanno formulato questi incentivi per incrementare il riciclo e la valorizzazione dei rifiuti per trarne ricchezza e non farli conferire in discarica.
Certo che dopo l'esperienza tragica dell'impianto di compostaggio dubbi e paure permangono indelebili in chi ha sentito quei puzzi nauseabondi.
Ma è pur vero che il precedente impianto era fatto male e la sovrintendenza non dava i permessi per i necessari ampliamenti atti a limitare la fuoriuscita pestilenziale, costringendo la ditta in essere a fare tanti lavori in esterno, quali lo scarico ed il trasporto in esterno dalle biocelle.
La nostra principale richiesta è stata proprio questa: ''QUANTO PUZZERA'?''
La risposta è stata che parte dell'autorizzazione richiesta per concedere i permessi verte proprio sul fatto che non dovrà puzzare, e che saranno messi ''nasi'' elettronici di ultima generazione per permettere costanti rilievi......
Io come in ogni cosa non sono contrario a prescindere e credo che ogni cosa vada studiata e valutata per bene, per questo abbiamo chiesto di seguire le varie fasi di progettazione ed i vari incontri che si terranno sul tema, e su questo abbiamo trovato piena disponibilità.
Personalmente non esprimo pareri, se favorevole o meno, ma ho piena fiducia nella competenza di chi dovrà valutare il progetto, ma farò tutto ciò che posso, per tutelare in primis la salute ed il buon vivere dei cittadini, perché se è certo che il puzzo non inquina, di certo da moltissimo fastidio, causando pure un danno economico alle attività ricettive locali.
L'incontro si è svolto con la massima puntualità, e con cordialità, abbiamo parlato di dettagli tecnici, e della conformazione della zona circostante includendo anche i fenomeni metereologici ed i venti predominanti.
Una domanda particolare è stata fatta sul cedimento franoso sulla scarpata a sud verso il torrente Lima, ci è stato risposto che non riguarda ne la struttura ne il piazzale, ma che l'investimento prevede la messa in sicurezza del versante.
In riguardo alle ricadute occupazionali, si è parlato di una decina di posti di lavoro.
Il gas si prevede di distribuirlo in zona ad uso riscaldamento e pure per autotrazione.
Sul trasporto del Materiale, non avverrà più con grossi camion, perché dovendo scaricare al coperto, non è possibile l'uso di ribaltarori che arrivano a parecchi metri di altezza, ma sarà trasportato da mezzi chiusi che verranno fatti scaricare in locali a pressione negativa atti ad evitare emissioni odorigene fastidiose.
Altro punto toccato è il Biofiltro, che sia secondo me, che secondo l'ingegnere era fatto male e con nessun intento che funzionasse bene, sarà ripristinato con varie stratificazioni differenziate atte a far si che funzioni a dovere.
LA VERA DIFFERENZA CON IL PRECEDENTE IMPIANTO E' CHE PER TIPOLOGIA DI PRODUZIONE ANAEROBICA (senza ossigeno) , LA PRODUZIONE DEVE OBBLIGATORIAMENTE VENIRE TUTTA AL CHIUSO.
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APPROFONDIMENTI:
COS'E' IL BIO GAS ?
Il biometano è il risultato di un processo di upgrading del biogas che a sua volta si ottiene dalla digestione anaerobica di biomasse agro-industriali, quali sottoprodotti agricoli, reflui zootecnici, colture di integrazione, dalla frazione organica dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata. In Italia sono operativi quasi 2000 impianti di biogas, dei quali l’80% in ambito agricolo, equivalente a una produzione di biometano pari a 2,8 miliardi di metri cubi all’anno.
Le potenzialità - Secondo stime Cib, potenzialmente il nostro Paese potrebbe produrre fino a 10 miliardi di m3 di biometano al 2030, di cui almeno 8 da matrici agricole, pari a circa il 15% dell’attuale fabbisogno annuo di gas naturale e ai due terzi della potenzialità di stoccaggio della rete nazionale. La filiera del biogas-biometano risulta inoltre il settore a maggiore intensità occupazionale tra le rinnovabili con 6,7 addetti per MW installato e ha già favorito la creazione di oltre 12mila posti di lavoro stabili e specializzati.
Un esempio generalizzato:
Per vedere l'immagine nella versione ingrandita clicca qui:
http://en.planet-biogas.com/wp-content/mediathek/AEE-biogas-plant-functional-overview.jpg
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Conclusioni:
Parlare e cercare di capire porta sempre vantaggi, essere contrari senza comprendere è una mancanza di responsabilità dei politici nei confronti della gente che rappresentano, che siano tutte rose e fiori non credo, ma le normative sono cambiate e migliorate, e ho fiducia piena negli enti preposti per legge a tutela della salute e del benessere della gente, e spero che le cose vengano fatte bene, se così non fosse, ha chiuso il precedente impianto, dopo un parere negativo proprio di questi enti, chiuderebbe anche questo......
Andreotti Roberto.
Fatti non fummo per viver come bruti, ma per professar virtute e conoscenza..... Per etica ed onesta', per la gente tra la gente con la gente. In memoria di Albano Fini. capitan.futuro3000@gmail.com
mercoledì 6 febbraio 2019
TANA TERMINI, RICONVERSIONE DELL'AREA IN IMPIANTO A BIOGAS, tra bufale e mezze verità cerchiamo di fare chiarezza.
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