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BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

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lunedì 9 giugno 2014

ANCHE DALLA SICILIA NETTO NO ALLE BIOMASSE, IMPIANTI DA 20MW CONSIDERATI ENORMI

COSA DOVREMMO DIRE NIO IN VALLE DEL SERCHIO DOVE E' PREVISTO UN IMPIANTO DA 48.5MW
E CHE POTREBBE ARRIVARE PURE A 90MW

Sta diventando allarmante la situazione sulle Biomasse in Regione Sicilia !!!!

Gli impianti di Biomassa sono considerati impianti ad energia rinnovabile e bruciano come è noto del cippato che proviene dapotature di alberi. La filiera è semplice, si tagliano gli alberi, si portano nell’impianto che li riduce a cippato che poi viene usato per alimentare i forni. Non entriamo nel merito delle sovvenzioni che girano dietro queste pseudo tecnologie verdi che sono l’unico motivo per far attivare questi impianti, e nemmeno nelle tantissime segnalazioni di allarme sulle emissioni in atmosfera che questi impianti hanno.

Ma lanciamo l’allarme sull’approvvigionamento. Esiste un impianto già attivo al centro della Sicilia a Val Dittaino che già è stato autorizzato per produrre 20 MWe di eneriga. Questo vuol dire, come è riportato nel sito dell’ENEA, che ci vogliono circa 240000 tonnellate anno di cippato. Ad oggi l’Azienda che gestisce questo impianto ha già autorizzato un contratto per tagliare gli eucalipti della nostra Regione. Ed hanno gia iniziato visti i tagli che abbiamo visto in diverse province.

Ci preoccupa parecchio il fatto che conosciamo almeno altri 3 progetti nel territorio Siciliano uno dei quali è già alla conferenza dei servizi (L’impianto di Furnari) e che nella maggior parte dei casi il raggio d’azione di taglio per alimentare questi impianti è sovrapponibile. Ci chiediamo come sia possibile. Vorremmo sapere come si pensa di alimentare questi impianti. La Regione Sicilia può coprire forse la produzione di legna per l’impianto già realizzato. E per gli altri? Come si pensa di volerli alimentare? Il Legno arriverà da fuori? E per gli impianti di compostaggio che dovranno partire dove la frazione secca viene aggiunta per gestire al meglio il processo di compostaggio da dove la prendiamo?

Non vorremmo che nella mancanza di pianificazione ci si ritrovi con degli impianti che ala fine non potranno essere alimentati con un aumento impressionante di camion e di navi che porteranno legna da bruciare, come sta succedendo in altre Regioni. L’asse viario ed i porti della nostra Regione sono già fragili, non possiamo permetterci un tale sovraccarico. Dato che siamo ancora in tempo, fermiamo l’iter autorizzativo per tutti gli impianti Regionali finché non si avrà un quadro chiaro e complessivo della situazione.

Chiediamo allora al PD toscano , ed al PD lucchese di prendere seri provvedimenti contro la possibile realizzazione di questi impianti, sicuramente dannosi per l'ambiente e per la popolazione.
Chiediamo che il sindaco di borgo a mozzano , nonche' segretario provinciale PD , faccia come il sindaco di bagni di lucca
E cioe' chieda a nome del comune l'applicazione della procedura di VIA (valutazioni impatto ambientale).
Le opposizioni si sono gia dichiarate disponibili ad una comune lotta, il PD terra' fede alle promesse elettorali ???

SERVONO FATTI CONCRETI E NON VANE PAROLE.

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