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venerdì 8 gennaio 2021

La prof.ssa Brunetto ed il dott. Fialdini, spiegano l'importanza delle vaccinazioni per tornare ad avere una vita normale, senza restrizioni.


Vaccini anti-Sars-Cov-2: una straordinaria opportunità di prevenzione
grazie all'innovazione biotecnologica. Lo dice la professoressa Maurizia Brunetto scopritrice della variante del Virus dell'epatite B che invita alla vaccinazione assieme al vice presidente Professioni Infermieristiche .

Siamo in piena campagna vaccinale per debellare il Covid 19.  In Toscana, stando al sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Commissario Straordinario Covid-19 e  Ministero della Salute: (https://app.powerbi.com/view?r=eyJrIjoiMzg4YmI5NDQtZDM5ZC00ZTIyLTgxN2MtOTBkMWM4MTUyYTg0IiwidCI6ImFmZDBhNzVjLTg2NzEtNGNjZS05MDYxLTJjYTBkOTJlNDIyZiI)-
Il  6 gennaio us alle ore 23.01.31, erano state effettuate 25411 somministrazione di vaccino su 31820 dosi consegnate, in pratica il 79,9%. Nel Paese stessa data ed ora le somministrazioni erano 321,077 su  695.175 dosi consegnate, in pratica il 46,2%. Interessante l’intervento della  Prof. Dott. Maurizia Brunetto Direttore del Dipartimento delle Specialità Mediche e UOC di Epatologia dell'AOUP, Centro di Riferimento della Regione Toscana per le Epatopatie Croniche e il Tumore del Fegato e Professore Straordinario di Medicina Interna, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale 
dell'Università di Pisa, scopritrice della variante del Virus dell'epatite B responsabile della più grave forma di epatite cronica B,  causa di cirrosi epatica e epatocarcinoma.

'' La più avanzata tecnologia biomedica ha permesso a tempo di record di mettere a disposizione della popolazione generale innovativi vaccini anti-SARS-CoV2 – dice la prof. Maurizia Brunetto - mediante piattaforme biotecnologiche che utilizzano direttamente l'informazione genetica virale (sequenza nucleotidica del RNA virale) per la sintesi della proteina dell'involucro virale che a livello dello spike (spina) della corona superficiale del virus costituisce la chiave d'ingresso per infettare le cellule. La produzione di anticorpi contro tale proteina blocca l'ingresso del virus nella cellula. I primi vaccini disponibili –spiega Brunetto -  trasmettono alle cellule del  muscolo del soggetto vaccinato l'informazione genetica che il virus utilizza (mRNA) o trasferiscono direttamente la stessa informazione genetica utilizzando come vettori virus non patogeni nell'uomo (Es, Adenovirus da scimpanzé).  I vaccini più tradizionali trasferiscono nei soggetti vaccinati invece proteine o peptidi (frammenti di proteine) virali prodotti esternamente e richiedono quindi tempi più lunghi sia per la loro produzione che per garantire una accurata verifica di sicurezza per eliminare i contaminanti conseguenti a tale produzione esterna. Per quanto riguarda la sicurezza (incidenza degli eventi avversi) dei vaccini finora autorizzati dalle autorità regolatrici nazionali e internazionali, i dati a breve termine sono confrontabili a quelli di tutti gli altri vaccini.  Per quanto riguarda l'efficacia la produzione di anticorpi dopo la vaccinazione è molto buona e la possibilità che questi neutralizzino il virus è molto alta; i dati sperimentali pre-clinici (non sull'uomo) sono molto positivi e i primi dati sull'uomo identificano nei vaccini un promettente strumento per bloccare la malattia COVID-19 e prevenire la sua forma più grave. Per questo motivo è molto corretto vaccinare prioritariamente le persone più esposte per motivi di lavoro  (personale sanitario in primis) al rischio di infezione e al rischio di malattia severa (anziani e soggetti con patologie croniche). "

 Gli fa eco il dottor Luca Fialdini Vice Presidente Ordine Professioni Infermieristiche di Massa Carrara Infermiere in Terapia Intensiva Adulti Fondazione Toscana Cnr “Gabriele Monasterio”  Ospedale del Cuore – Massa che il 6 us assieme a medici e colleghi all’Opa ha ricevuto la prima dose di vaccino. 

“Sono fiero di tutti gli Infermieri che ci hanno messo la faccia – dice il dottor Fialdini -  come collega e vicepresidente dell’Ordine. 
Grazie al nostro gesto, al nostro esempio, proteggiamo le nostre famiglie, i nostri anziani, le persone più fragili, tutti gli operatori, pazienti e cittadini. 
Non esistono professionisti simbolo di questa pandemia, tutti hanno fatto la loro parte, tutti stanno contribuendo con il loro lavoro e impegno ha sconfiggere questo virus in ospedale e sul territorio (e spesso senza ricevere alcun riconoscimento). 
In questo periodo di emergenza sanitaria e sociale, il Vaccino rappresenta la liberazione e la ripartenza, un gesto da fare con testa e cuore e non con la pancia. 
Il selfie serva a testimoniare i nostri principi e il valore della scienza. 
Una scienza basata su evidenza e non sui “secondo me”, non sulle chiacchiere da corridoio e da bar.
Nel Medioevo le persone credevano che la terra fosse piatta, per la qual cosa avevano almeno l’evidenza dei loro sensi: crediamo che sia rotonda, non perché l’uno per cento di noi potrebbe fornire ragioni fisiche per una credenza così pittoresca, ma poiché la scienza moderna ci ha convinto che nulla di ciò che è ovvio è vero e che tutto ciò che è magico, improbabile, straordinario, gigantesco, microscopico, senza cuore o oltraggioso è scientifico. 
Sopra l'affresco della Scuola di Atene di Raffaello, nella Stanza della Segnatura, troviamo la figura allegorica della Filosofia, della Scienza. Una figura di donna, seduta in trono, accanto a Lei due Putti che presentano un cartiglio, con la scritta latina << Causarum Cognitio >>, conoscenza della causa delle cose. Non è un'opzione conoscere, è un dovere. Un uomo è uomo se conosce, scriveva Dante, "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". Ripartiamo dall’evidenza della scienza per un 2021 pieno di salute, felicità e abbracci. 
Ne abbiamo bisogno, tutti. 
Il Covid19 è riuscito, in molte famiglie e in molte situazioni a toglierci il sorriso, ma non la forza di andare avanti, sempre ricordandoci che l’unione fa la forza e che le battaglie più importanti si vincono sempre insieme. Il virus ci ha tolto la libertà di utilizzare le nostre macchine, confinandoci nelle nostre case, ma non la forza di correre con la mente e le nostre emozioni in tutta la nostra bellissima Italia. Il 2020 sia ricordato come l’anno della solidarietà e il vaccino sia l’arma della scienza per smettere di contare i numerosi morti che ogni giorno cancellano la nostra memoria, il nostro presente e passato. Abbiamo bisogno tutti di un futuro più felice.  A Massa è tradizione che i doni li porta la Befana: oggi ho ricevuto il regalo più bello di questo Natale. Vacciniamoci ''.

Nelle foto: la prof. Dott. Maurizia Brunetto ed il dottor Luca Fialdini mentre si vaccina.


Alberto Ruffini
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