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martedì 3 aprile 2018

BAGNI DI LUCCA: ing.VITIELLO INTERVIENE SUGLI AUMENTI TARI DECISI DALLA GIUNTA MICHELINI !!!

 

Qualche bugia e qualche mezza verità a proposito della TARI

Nel Corso del Consiglio Comunale del 30/3/2018 il Sindaco Michelini ha affermato che per il 2018 la TARI sarebbe aumentata mediamente del 3,5 %.
In realtà questa affermazione è inesatta .
Vediamo perché.

Nel 2017 la TARI ammontava a  euro 1.700.704,27 , nel 2018 ammonta ad euro 1.717.243,97.
Una differenza di euro 16.539,70, pari ad un incremento dello 0,97 % in più, ben lontano dal 3,5 % dichiarato.
Ma allora perché Michelini parla di un aumento del 3,5 %?
Vediamo perché.
L'importo del 2017 veniva caricato per euro  1.417.349,93 alle famiglie ( utenze domestiche) e per euro 283.354,34 alle attività ( utenze non domestiche).
L'importo del 2018 viene invece così suddiviso: euro  1.413.120,06 alle famiglie ( utenze domestiche) e per euro 304.123,91 alle attività ( utenze non domestiche).
Come si vede nel 2018 la TARI applicata alle utenze domestiche diminuisce, mentre aumenta quella a carico delle attività di euro 20.769,57, pario ad un incremento del  7,33 %.
Esaminando poi nello specifico le tariffe determinate per le famiglie e per le attività, si nota che però  esse aumentano .

Come si spiega allora ciò?
Molto probabilmente è stato corretto l'archivio generale dei contribuenti e quindi il totale delle utenze effettivamente tassate.
Come dire che lo stesso costo viene ripartito tra meno persone, e quindi ognuno è chiamato a dare un contributo maggiore.
Una famiglia di 4 persone, ad esempio, passa da una tariffa 2017 per la parte fissa di  euro/mq  0,97724 e per la parte variabile di euro/anno  347,30502 ad una tariffa 2018 per la parte fissa di  euro/mq  1,01590 e per la parte variabile di euro/anno  361,04602. La stessa famiglia che abiti una casa di 100 mq pagava nel 2017 euro 445,029, mentre nel 2018 ne pagherà euro 462,636 , quindi in più euro 17,607, con un incremento di circa il 4 %.
Un ristorante , altro esempio, passa da una tariffa 2017 per la parte fissa di  euro/mq  4,90431 e per la parte variabile di euro/mq  10,61639 ad una tariffa 2018 per la parte fissa di  euro/mq  5,14968 e per la parte variabile di euro/mq  10,98398. La stesso ristorante che utilizzi una superficie di 200 mq pagava nel 2017 euro 3104,14, mentre nel 2018 ne pagherà euro 3226,732 , quindi in più euro 122,592 , con un incremento di circa il 4 %.
Viene da chiedersi a questo punto se la Giunta Michelini fosse a conoscenza di questi errori sugli archivi, errori che hanno determinato un minor gettito rispetto a quanto si stimava.
Michelini & Co. non hanno mai perso un'occasione per dare la colpa all'ex Sindaco Betti di tutte le malefatte che incontravano ( o inventavano).
Ma perché hanno invece taciuto su questo aspetto?
Come mai non hanno inventato chissà quali responsabilità su questi errori?
Probabilmente perchè questi errori erano all'interno di un monte di quasi 500.000 euro che gli uffici avevano inserito come costi generali sulla tariffa 2017.
Una cifra enorme rispetto a quelle che altri comuni normalmente inseriscono nelle tariffe.
Una cifra destinata probabilmente anche a far fronte a costi non necessariamente connessi alla gestione del servizio rifiuti.
Vale un principio fondamentale sulla TARI: il contribuente deve contribuire alla copertura del 100% dei costi del servizio, ma non deve essere utilizzato nessun importo di questa TARI per pagare costi di altra natura, per la cui copertura si deve invece ricorrere ad altri capitoli del bilancio.
La cosa strana è che mentre la Giunta veniva a fare le pulci sui costi di Base ( costi ovviamente  tutti documentati e  finalizzati) nessuno mai ha dato un benchè minimo dettaglio su come si spendevano, o si siano spesi, questi 500.000 euro di costi generali.
Evidentemente Michelini & Co. sapevano benissimo che non era opportuno dettagliare questi costi, e pertanto sapevano che difficilmente avrebbero potuto giustificare un possibile aumento della TARI per coprire gli errori prodotti dagli archivi non corretti.
E allora ecco che inventano la responsabilità di BASE, e del sottoscritto, come capro espiatorio.
Allontanare lo sguardo di tutti per evitare che qualcuno potesse chiedere lumi sul comportamento degli uffici interni, era questo l'obiettivo!
Di qui la necessità di un debito fuori bilancio che giustificasse anche aumenti arbitrari tali da coprire i mancati introiti dovuti agli errori sugli archivi.
Ma commettono un errore fondamentale: attivano inevitabilmente l'attenzione della Corte dei Conti e sollevano un vespaio inaspettato da parte dei cittadini che sono ben consapevoli del valore di Base e del servizio che effettua.
Aver poi revocato l'incarico al sottoscritto è stato un secondo grave errore; anche in questo caso si attiveranno percorsi giudiziari di verifica che finiranno per mettere in chiaro le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti.
Nella revoca il Sindaco ha agito personalmente, senza né la condivisione della Giunta né del Consiglio Comunale.
Una volta resosi conto dell'errore, sta cercando di distribuire questa responsabilità attraverso un consiglio comunale che dovrebbe esaminare la situazione.
Ma oramai la frittata è fatta, e non servirà certo una ratifica del suo operato a posteriori.
D'altronde, si giustificherebbe male un consiglio comunale chiamato a giudicare l'operato del sottoscritto senza che il sottoscritto possa intervenire in nessun modo.
Un ultimo errore poi lo ha commesso a proposito del bilancio 2017 della società Base.
Il tentativo era quello di evitare che si parlasse del bilancio di Base prima del consiglio comunale; per questo bisognava rimuovere Vitiello prima del consiglio. Invece, come prevede lo statuto, Vitiello ha correttamente convocato l'Assemblea con al primo punto dell'ordine del giorno proprio l'approvazione del bilancio 2017.
Non si  può infatti giudicare il comportamento di Vitiello se non sono noti i risultati tecnici ed economici della sua gestione.
E' facile fare accuse non documentate se non esistono dati oggettivi quali appunto quelli contenuti in un bilancio redatto secondo le normative vigenti.
D'altronde, in presenza di un risultato economico positivo, come si potevano giustificare gli aumenti della TARI?
Gli uffici sapevano benissimo che la convenzione sottoscritta tra il Comune di Bagni di Lucca e BASE prevede espressamente che vengano  utilizzati i ricavi per ridurre i costi di smaltimento, operazione che si fa solitamente negli ultimi mesi dell'anno quando questi dati sono oramai consolidati.
E sempre in presenza di un risultato positivo, come si sarebbe potuto negare a Vitiello il premio di risultato previsto dalla legge a suo favore?
Si concilia male un premio di risultato con una revoca per giusta causa che dovrebbe basarsi sulla  presenza di gravi danni nei confronti della società ( e non del socio come impropriamente ha fatto Michelini).
Ho provato a rappresentare in poche righe lo scenario che c'è dietro queste scelte dell'Amministrazione Michelini, disponibile ovviamente a fornire ogni chiarimento a chiunque volesse approfondire questa tematica.

Giuseppe Vitiello

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