Sorprende poco che i lavori per il nuovo ponte sul Serchio siano saltati in questo clima di rincari, giustificati soltanto dalle speculazioni di chi vuole aumentare i suoi profitti su un mercato assolutamente non libero.
Da tempo denunciamo che un sistema economico-produttivo incentrato su queste dinamiche non può essere sostenibile, ma in questo contesto appare ancora più urgente dirigere i fondi pubblici verso opere che siano pienamente in accordo con l'unica direzione possibile, cioè quella di una vera transizione ecologica. Infatti, in uno scenario in cui dobbiamo purtroppo aspettarci che molti progetti vengano affossati dagli ingenti rincari, tutti i fondi destinati a progetti che di ecologico non hanno assolutamente niente, sono letteralmente RUBATI a quei progetti di cui invece abbiamo disperatamente bisogno. Parlando della mobilità a Lucca dovremmo, ad esempio, concentrare tutti i fondi sullo sviluppo della rete ferroviaria, eventualmente di una rete tranviaria e in generale su mezzi e infrastrutture che siano funzionali ad una mobilità dolce e condivisa.
Destinare invece oltre 100 milioni di euro (che probabilmente crescerebbero ulteriormente), a progetti obsoleti e impattanti come gli Assi Viari appare sempre di più una follia che non possiamo permetterci.
Dato che per sviluppare la sempre più necessaria mobilità dolce e condivisa è necessario ragionare a livello di area vasta, proponiamo che venga impostato un tavolo interprovinciale/regionale sull'argomento, sgombrando il campo da progetti anacronistici, anche già approvati, che andrebbero solamente ad aumentare l'entità del traffico attualmente esistente.
La crisi climatica non ci darà certo il tempo di arroccarci su posizioni ormai insostenibili e fuori dal mondo, il momento di agire è ORA!
Luca Fidia Pardini, Marta Glenda Lugano
Co-portavoce Europa Verde - Verdi Lucca
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