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mercoledì 14 dicembre 2022

Emanuele Lovi: "La Cultura a Camaiore deve diventare una priorità''.


Lovi: "La Cultura a Camaiore deve diventare una priorità"

CAMAIORE - Il maestro Emanuele Lovi, direttore della Filarmonica "Giacomo Puccini" di Camaiore, fa il punto della situazione dopo il successo del Gran Concerto Augurale dello scorso 8 dicembre al Teatro dell'Olivo.

Maestro Lovi, giovedì scorso al Teatro dell'Olivo lei e la Filarmonica "Giacomo Puccini" avere avuto un grande successo. È soddisfatto della serata?

"Sono certamente soddisfatto coi musicisti della Filarmonica, sia quelli stabili che gli illustri ospiti che si sono uniti a noi per il Gran Concerto Augurale. Ho scelto un repertorio che prevedeva anche brani di non semplice esecuzione come "I pini di Roma" di Respighi che la Filarmonica ha eseguito in modo superbo. Sono quindi molto orgoglioso di loro e la calorosa risposta del pubblico camaiorese è stata davvero gratificante ed emozionante".

Tutto bene quindi?

"Tutto bene non proprio purtroppo. Anche quest'anno ci siamo dovuti scontrare con l'organizzazione perché quello che ci è stato proposto è ben lontano dal conoscere quali siano le esigenze musicali di un organico come il nostro". 

Cioè?

"Sa che abbiamo dovuto rinunciare a Ivana Spagna, già pronta a venire a cantare con noi a Camaiore, in quanto siamo stati costretti ad esibirci al Teatro dell'Olivo il quale, ancorché bellissima cornice, non ha le caratteristiche per recepire questo evento. 
Inizialmente avevamo chiesto di poter eseguire il concerto al palazzetto dello sport come l'anno scorso, pur riconoscendo la scarsità dell’acustica sarebbe stato un luogo più capiente sia per il pubblico che per l’organico.
Ritengo anche questa proposta sarebbe stata un’altra bella vetrina per il nostro
Comune".

Non avete pensato ad un’alternativa da proporre? 

"Ero riuscito ad organizzare tramite una delle sue agenzie l'intervento dell'artista Ivana Spagna al Gran Concerto Augurale in qualità di ospite, avrebbe cantato alcune sue canzoni più famose. Per far questo ci serviva obbligatoriamente il palasport, con la cantante le esigenze di spazio sarebbero ulteriormente aumentate. 
Se inizialmente gli amministratori sembravano interessati alla cosa, nei fatti non sono stati capaci di prendere una decisione. 
A seguito della risposta negativa per cui il Teatro dell'Olivo veniva imposto come location deputata al Gran Concerto, abbiamo proposto di eseguire due concerti: uno al Teatro ad organico ridotto ed uno al Palazzetto, non essendo allo stato attuale presenti sul territorio altre strutture idonee, con organico al completo ed alla presenza di Ivana Spagna.
Ecco a questa proprosta non ci è mai stata fornita risposta dalla giunta che come ci era stato detto si sarebbe riunita il giorno dopo". 

Come ha organizzato dunque il concerto in spazi così risicati? 

"The show must go on: siamo un bel gruppo molto unito perciò, preso atto delle decisioni del Comune, ci siamo adattati agli spazi imposti pur consapevoli che il palco sicuramente poteva accogliere non più della metà dei musicisti effettivamente presenti. 
Avevo però chiesto, personalmente e preventivamente, di non essere ostacolato durante la prova d’acustica (eseguita un’ora prima del Concerto) e nonostante tutto gli addetti alla sicurezza, che certamente erano lì per fare il loro dovere, hanno rincarato la dose con atteggiamenti davvero ostili e rigidi nei confronti dei miei orchestrali ai quali è stato proibito anche il poter andare a salutare i propri familiari in platea a spettacolo già concluso.
Ho dovuto addirittura disturbare il Sindaco prima del concerto affinché intervenisse perché fossero placati gli animi e le nostre prove si svolgessero nelle modalità più serene possibili , intervento che di fatto purtroppo è servito a poco". 

Cosa si auspica per il futuro?

“Spero che la gestione del Teatro avvenga in modo professionale, non deve più accadere che se si vuole invitare un ospiti e riservargli un posto, ci si sente rispondere “chi primo arriva primo alloggia”.
Invito queste persone ad andare nei teatri anche vicini e chiedere come sono organizzati loro.
Vi dico solo che in entrambi i teatri dove abbiamo proposto lo spettacolo ci hanno risposto che “se lo spettacolo è gratuito il teatro è gratuito” però la nostra volontà era di far rimanere il concerto nel nostro Comune. Ci abbiamo creduto e sperato.
Manca la cultura musicale. Non possiamo sentirci proporre di suonare 'a gruppi', o di usare un leggìo ogni 3 o 4 persone e di mettere i musicisti nei palchetti se non entriamo sul palco. È deprimente.
Manca la garanzia di quell’equità di trattamento economico promessa già lo scorso anno. Ci sono determine con cifre che triplicano le nostre per attività similari e per la nostra Filarmonica non ci sono mai soldi. Ci è stato detto che era troppo oneroso sostenere un service e i costi del Palazzetto per il concerto e che Ivana Spagna (che veniva pagata attraverso l’aiuto di sponsor locali) costava troppo, quando invece si strapagano cantanti per “PARLARE ” al Festival Gaber. 
E infine consentitemi una battuta: in questi mesi il Comune ha rilasciato più targhe che alla motorizzazione di Lucca al fine di omaggiare musicisti locali; purtroppo molti che lo meritavano sono stati invece ignorati". 

Vuole citarene qualcuno?

“I fratelli Gaspare e Leonardo Bartelloni, talenti riconosciuti in tutto il mondo.
Sandro Paoli che ha suonato all’apertura della tournée di Zucchero Fornaciari anche nella magnifica sede dell’arena di Verona.
Stefano Benedetti prima tromba dell’Ort (orchestra regionale Toscana).
Nicola dalle Luche, figlio del compianto Davino, che ricopre il ruolo di primo violino nelle varie orchestre Italiane.
Diego Mecchi, autore del testo e dell’opera Jack, per cui ha ottenuto l’esclusiva al teatro internazionale di Bucarest registrando ad oggi già tre sold-out consecutivi. Ne cito solamente alcuni ma a me sembrano già tanti per essere dimenticati". 



Emanuele Lovi
direttore filarmonica "Giacomo Puccini" di Camaiore 

di Francesco Speroni.

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